Politica

Commissione Consiliare Permanente: dagli impianti sportivi al contrasto alla violenza sulle donne

Commissione Consiliare Permanente Igiene e Sanità, Previdenza e Sicurezza Sociale, Politiche Sociali, Sport; Territorio, Ambiente e Agricoltura

Sessione 13-14-15 Novembre

Giovedì 14 novembre, mattina 

I lavori della IV Commissione Consiliare mettono al centro i riferimenti dei Segretari di Stato competenti sui provvedimenti adottati a seguito dell’approvazione delle Istanze d’Arengo.

Si parte dal comma 16 con il riferimento del Segretario di Stato Rossano Fabbri in merito all’Istanza d’Arengo per il ripristino del campo da basket nel parco Ausa (Istanza n.31 dell’8 ottobre 2023). Spiega il Segretario Fabbri: “La questione coinvolge anche la Segreteria al Territorio oltre che quella allo Sport. Sono stati effettuati degli accertamenti: i lavori sono già iniziati ed è stata calendarizzata la seconda parte. Sul punto abbiamo ampia ragione di credere che nell’arco di qualche mese verranno ultimati i lavori. Abbiamo iniziato un confronto con tutte le federazioni per quanto attiene gli impianti. Al momento abbiamo messo mano alla necessità di ampliamento della quinta pista del tiro a volo, alla pista da sci con un progetto che potrebbe eventualmente trovare dei sovvenzionamenti internazionali, abbiamo messo mano al campo da golf per renderlo conforme. Stiamo anche cercando una collaborazione con l’azienda primaria nel settore del wellness per cercare di ampliare l’offerta dei nostri parchi in termini di attrezzature”. Apprezzamenti vengono espressi dai Commissari di tutte le forze politiche. 

Al comma 17 si parla della realizzazione di una pista di pattinaggio artistico e freestyle (Istanza n.28 dell’8 ottobre 2023). Dice il Segretario Fabbri: “Qui siamo un po’ più indietro rispetto al progetto precedente. Stiamo parlando di una struttura nuova, ma sarà certamente mia premura fare in modo che questa Istanza venga inserita nella programmazione per l’anno venturo. Si è proceduto alla manutenzione della piccola pista di pattinaggio al Bruno Reffi anche se non è adeguata al recepimento di questa Istanza. Devono essere rispettati determinati format”. Osserva Michela Pelliccioni (D-ML): “Sono venuta a conoscenza del fatto che alcuni atleti per partecipare alle gare internazionali devono pagare di tasca propria l’iscrizione ai campionati mondiali, il certificato antidoping e, mi pare, anche la trasferta. Com’è possibile questo? Sarebbe dunque utile capire anche quali sono gli investimenti sulle Federazioni”. Dice Paolo Crescentini (PSD): “Il Segretario ha sottolineato l’importanza dello sport rispetto al tema della sanità. Più ci si allena, più si fa prevenzione. Ho sentito che il 50% dei ragazzi sammarinesi non pratica sport e non è iscritto a federazioni: questo è un dato che a mio avviso ci deve far riflettere. Avere più strutture a disposizione potrebbe consentirci di ampliare la platea di chi pratica sport”. Conclude il Segretario Fabbri: “E’ il CONS che in base ai criteri stanzia i finanziamenti pubblici. E’ sufficiente? No, non è sufficiente, sono molti i problemi. E sono molti i ragazzi con delle speranze che si rivolgono direttamente alla Segreteria. Si sta pensando alla destinazione di risorse direttamente alla Segreteria, in attesa che la revisione della legge sullo sport trovi la sua esecuzione”. 

Spazio quindi, al comma 18, al dibattito sull’istanza d’Arengo affinché sia introdotto il divieto di manifestazioni sportive di tipo automobilistico e motoristico nelle zone limitrofe al rifugio APAS a Faetano (Istanza n.10 dell’8 ottobre 2023). 

Spiega il Segretario Fabbri: “L’Istanza è diventata parte del nostro ordinamento. Devo dire per trasparenza verso la Commissione che è stata recepita tout court l’Istanza d’Arengo con una piccola aggiunta: le Segreterie, in casi eccezionali e per comprovate esigenze legate a manifestazioni particolari, si riservano di valutare un’eccezione che possa soddisfare entrambe le esigenze, rispettando certi limiti di distanza e di rumore”.  Interviene Emanuele Santi (Rete): “Questa Istanza ci dà l’opportunità di parlare di una situazione che viene fuori ogni volta che c’è un rally o una manifestazione sportiva. L’istanza nel merito va a chiedere che non vi sia un passaggio di gara vicino all’APAS. Non possiamo permettere che una manifestazione come il Rally Legend venga meno. Ben vengano manifestazioni che portano gente e risultati economici. Però qui si parla di una categoria, gli animali, che è una categoria debole. Quindi ben venga normare questi aspetti”. Rileva Matteo Casali (RF): “Sui social ho notato una certa lamentela rispetto a manifestazioni motoristiche e il disagio che esse possono causare. Vorrei chiedere al Segretario riferimenti specifici di questi regolamenti. L’eccezione che è stata introdotta, un pochino forse bypassa l’intero disposto. Senza nasconderci dietro un dito, stiamo discutendo di poche manifestazioni motoristiche durante l’anno e forse di una in particolare che è il Rally Legend”. Per Aida Maria Adele Selva (PDCS) “quella riserva a mio avviso è necessaria perché bisogna contemperare le esigenze. Bisogna valutare i pro e i contro: non solo il discorso economico. Queste manifestazioni hanno sì un ritorno economico, ma anche un ritorno sportivo. E’ una socialità buona e positiva”. “Io sono per sostenere questi eventi, dall’altra parte per contemperare gli effetti collaterali dell’economia reale. So che c’è molta soddisfazione da parte dell’Ente che ha proposto l’istanza” dice in conclusione il Segretario Fabbri. 

Spazio alla relazione del Segretario di Stato Mariella Mularoni sull’istanza d’Arengo affinché sia attuato un piano d’azione nazionale globale contro la violenza sulle donne (Istanza n.20 del 2 ottobre 2022). “Il Piano – dice il Segretario – è stato predisposto in collaborazione con l’Authority per le pari opportunità. Il Piano coinvolge le istituzioni tutte per potenziare le misure preventive del fenomeno, offrire supporto e sostegno alle vittime. E’ previsto un programma spalmato su triennio 2024-2026. Il Decreto Delegato 2024/161 si inserisce in questo panorama. Per contrastare adeguatamente il fenomeno della violenza è necessario dotarsi di norme giuridiche sempre più efficaci unitamente ad un forte cambiamento culturale. Vanno fatti investimenti in progetti educativi, formativi, e in servizi di accoglienza e sostegno sul territorio. Il piano triennale di azione si propone di attivare un circolo virtuoso che contribuisca a creare una società libera dalla violenza e dalla violenza domestica. Il Piano e il Decreto sono interventi volti a dare risposte concrete. Una delle finalità è ispirare il legislatore nell’implementazione della normativa a supporto delle vittime e della gestione del fenomeno. Con questi atti normativi crediamo di aver adempiuto alla richiesta degli istanti”. 

Dice Matteo Casali (RF): “C’è ancora tanto lavoro da fare. L’iniziativa dev’essere ancora completamente sviluppata. Il percorso è ancora lungo. Anche l’approvazione del recente Decreto non è esente da nei. Ricordo il passaggio sulla procedibilità d’ufficio e il dibattito ampio sul mantenimento della riprensione. Questa è l’Istanza che ha scatenato il famoso ordine del giorno per la verifica della procedibilità degli istanti. Recentemente la CEDU ha ripreso San Marino rispetto a questa formula utilizzata. Un Congresso di Stato che utilizza la giustizia come una clava contro i cittadini: mi auguro che questa stagione per la nostra Repubblica sia passata”. Interviene Massimo Andrea Ugolini (PDCS): “Il Decreto ratificato nell’ultima sessione consiliare è un grande passo in avanti fatto dalla nostra Repubblica. Sono raccomandazioni del GREVIO rispetto alle quali la nostra Repubblica si è fatta trovare pronta. C’era stata una discussione in Consiglio e si era parlato di dati che non corrispondevano a verità. Dopo quell’Ordine del giorno, non ci fu alcun esposto da parte del Congresso di Stato nei confronti dei cittadini. C’è un aspetto di rilevanza politica rispetto a situazioni che non hanno trovato verifica: non risultano centinaia di archiviazioni processuali. Ha fatto bene la Repubblica a dare impulso per contrastare la violenza sulle donne e i minori. Dal 2020, il tribunale ha posto ancora maggiore attenzione rispetto a questi reati per essere solerti e rispondenti al fenomeno”. Guerrino Zanotti (Libera) esprime soddisfazione “sull’aggiornamento della normativa e l’inasprimento delle pene. Il contrasto alla violenza di genere deve comunque prevedere iniziative che abbraccino gli ambiti nei quali si può fare prevenzione e informazione, ponendo le basi per una crescita culturale. Noi riteniamo che su un tema sensibile e critico come questo, la politica deve fare molta attenzione a come si muove e quali messaggi veicola. Dobbiamo fare attenzione quando arrivano Istanze da parte della cittadinanza per quanto magari non abbiano fondamenti precisi e reali, evitando di stigmatizzare”. La parola al commissario Emanuele Santi (Rete): “Rispetto all’attuazione dell’istanza, accogliamo favorevolmente il passo in avanti che si è fatto. Rimangono due aspetti di rilievo. Uno è quello della procedibilità d’ufficio per le molestie. E quello legato alla possibilità che venga data la riprensione come pena. In particolare sulla riprensione va posta l’attenzione dell’Aula. Questa Istanza arriva a ottobre del 2022 e chiede che sia attuato un piano nazionale contro la violenza sulle donne. Pone l’accento sul fatto che il nostro Paese, in quel momento, non stava facendo a sufficienza. Ciò che fu posto all’attenzione era il fatto che l’Authority evidenziava che nella relazione del GREVIO c’erano dei dati che non avevano corrispondenza. Nella relazione che alcuni tecnici avevano dato al GREVIO si parlava di 500 e passa casi di prescrizione. Quell’ODG a mio avviso era uno strumento che poteva essere inadeguato, però il dispositivo doveva essere di dare un mandato alla PA di fare l’indagine su chi era andato in quegli organismi a dire quelle cose. C’è stata una figuraccia a livello internazionale”. Per Aia Maria Adele Selva (PDCS) “il collega Santi ha detto tutto. Continuare a strumentalizzare questo fa molto male. Mi permetto di aggiungere che ci si stupisce del comportamento del tribunale in certi anni, non ci si stupisce del comportamento quando viene contestata l’associazione a delinquere ad un commissario della legge. La Segreteria compiutamente ha risposto all’Istanza d’Arengo mettendo in atto questo piano. Questo è un tema che richiede di interiorizzare la gravità dell’azione”. Michela Pelliccioni (D-ML): “Sulla procedibilità d’ufficio: ritengo che il focus da cui si deve partire sia sempre la sensibilità della vittima. Sono reati fastidiosissimi e che incidono sull’aspetto personale, ma anche sul tema culturale. Lasciare la possibilità a soggetti terzi di incidere rischia di diventare una violenza nella violenza. Il lavoro da fare è di tipo diverso, in primo luogo culturale, affinché la vittima si trovi in una situazione di libertà mentale e non abbia paura di denunciare. Mi permetto di sollevare un aspetto relativo all’argomento violenza: dobbiamo anche puntare sull’ausilio che la tecnologia può dare in termini di aiuto contro la violenza. Voglio ricordare che sono in aumento i casi di stupro di donne che assumono inconsapevolmente delle sostanze nei locali”. Pelliccioni solleva quindi un tema legato “all’introduzione del braccialetto elettronico” come forma preventiva. Marinella Loredana Chiaruzzi (PDCS) afferma: “L’argomento è molto attuale. E’ passato un anno dalla morte della giovane Giulia Cecchettin. E’ un problema trasversale, che riguarda purtroppo anche i giovanissimi. Questo ci fa capire che dobbiamo ancora lavorare tanto e non abbassare la guardia nemmeno un momento”. “Senza autonomia economica certi organismi non sono in grado di lavorare appieno – rileva Denise Bronzetti (AR) -. Su questa tematica occorrerebbe un impegno fin da oggi. Un grazie all’Authority e alle forze dell’ordine che sono quotidianamente impegnate sul campo”. “Il braccialetto elettronico è stato previsto nell’ordinamento giudiziario: mancato gli accordi che sono fondamentali per dare attuazione a questo aspetto, ci stiamo lavorando” dice in conclusione il Segretario di Stato Mariella Mularoni. 

Al Comma 6 si tiene il riferimento sulla Istanza d’Arengo affinché sia introdotta la possibilità per le donne di ricorrere all’anestesia epidurale durante il parto (Istanza n.14 dell’8 ottobre 2023). Dice il Segretario di Stato Mariella Mularoni: “Si informa la Commissione che nonostante le numerose difficoltà a causa della carenza di personale specialistico assegnato alle UOC coinvolte, il direttore generale sta predisponendo tutti gli adempimenti necessari per l’attivazione del servizio con il supporto degli uffici. Per il completamento dell’iter è previsto circa un semestre”. “Il fatto che viene riscontrata una carenza di personale non sta più in piedi: siamo fermi al Medioevo” è la critica di Emanuele Santi (Rete).