Libera: “La legislatura è finita: governo se ne renda conto”
Libera si è caratterizzata, dalla sua nascita, come forza altamente responsabile. Dall’opposizione, alla lecita critica è ogni volta seguita una proposta concreta. Abbiamo sempre messo il bene dei sammarinesi al primo posto, anche a dispetto della perdita di poltrone. Non sono solo parole. I fatti dimostrano che è stata Libera a porre fine alla scorsa legislatura, per così permettere di avviare una fase di condivisione delle scelte che fosse la più ampia possibile, proponendo tra l’altro un tavolo istituzionale aperto a tutte le forze politiche, sociali ed economiche per trovare le sintesi necessarie per gli interessi del Paese. Ma allora si preferì far prevalere gli interessi particolari di qualcuno e i fatti sono sotto gli occhi di tutti. Anche oggi però preferiamo non fare polemica, né puntare il dito su gestioni più o meno oculate della cosa pubblica. Non possiamo tuttavia non prendere atto di aumenti indiscriminati di luce e gas, ai quali, purtroppo, si affianca ora quello dell’acqua. Non possiamo tacere sulla situazione del nostro settore socio-sanitario che si ritrova in una crisi senza precedenti percepita da tutti i cittadini. Non possiamo non accorgerci dell’assoluta mancanza di una qualsiasi proposta riformista.
Al di là dello sterile rimpallo di responsabilità, crediamo che tale situazione sia ormai insostenibile per tanti sammarinesi, soprattutto per quella parte di loro che gode di meno tutele. Lo stesso sindacato denuncia un possibile ulteriore aumento delle tasse, tutto ciò nonostante un ingente debito pubblico contratto dal nostro Paese, e recentemente cresciuto in sordina di ulteriori 50 milioni, che peserà sulle prossime generazioni.
Abbiamo parlato di responsabilità: è evidente che il governo è chiamato a scelte impopolari e difficili, parecchie delle quali sono anche figlie non solo della crisi mondiale, ma dell’incapacità dell’attuale maggioranza, la quale invece di proporre soluzioni, preferisce litigare su ogni cosa.
È incredibile commentare l’escalation di contrasti che, solo nell’ultima settimana, hanno visto due Segretari di Stato denunciare la maggioranza, o una parte di essa, di pensare più alle proprie strategie politico-elettorali che alla soluzione dei problemi della nostra Repubblica. Considerazioni, tra l’altro, che possono essere anche condivisibili.
Dobbiamo dircelo con franchezza: se è vero che il governo perde quasi quotidianamente autorevolezza e dignità, è altrettanto evidente come nel Paese si sia ormai del tutto consumata quella fiducia che aveva salutato l’inizio di questa legislatura.
Per dirla in maniera ancora più chiara, difficilmente l’attuale assetto del parlamento rappresenta la reale situazione odierna e risulta decisamente incapace di risolvere le criticità del momento. Basterebbe fare qualche chiacchierata con i nostri concittadini invece di arroccarsi nelle “segrete stanze” per rendersene conto.
La legislatura è finita: comprenderlo, come fece a suo tempo Libera, potrebbe evitare ai sammarinesi altri difficili mesi di agonia.