Paride Neri confermato alla guida della FLIA-CDLS
Riceviamo e pubblichiamo da CDLS:
“Dopo 3 milioni di ore di cassa integrazione il settore manifatturiero sta uscendo con slancio dall’incubo Covid, è questo il momento di raccogliere le grandi sfide dell’innovazione tecnologica e marciare spediti verso l’ingresso nell’Unione Europea”. Appena confermato segretario della Federazione Industria della CDLS, Paride Neri tiene il punto sull’orizzonte programmatico indicato il mese scorso nel 14° congresso di federazione e con uno sguardo all’agenda ricorda gli impegni più ravvicinati della riforma del mercato del lavoro e del rinnovo del contratto.
La conferma di Neri alla guida della FLI-CDLS è arrivata oggi, lunedì 8 novembre, nella prima riunione del direttivo. Durante i lavori è stata designata anche la nuova segreteria, che risulta così composta: Paride Neri, Angela Tamagnini, Alessandro Stacchini, Massimo Rosti, Alessandro Semprini, Giovanna Gobbi e Luigi Giardi.
A proposito di contratti, il segretario FLI-CDLS ha sottolineato che “non ci sono più scuse per rinviare l’apertura dei tavoli di rinnovo dei contratti scaduti, a partire da quelli fermi da oltre dieci anni, come quello della PA e delle banche. Anche e soprattutto di fronte a una energica ripresa dell’inflazione”.
Ma il tempo stringe pure per il contratto del settore industria, in scadenza a fine anno: “Il comparto manifatturiero – spiega Neri – è oggi l’avamposto dell’innovazione, proprio per questo non abbiamo tempo da perdere e dobbiamo avviare il confronto negoziale con l’Anis. Confronto con al centro il tema della formazione continua, per garantire ad una platea sempre più ampia di lavoratori l’accesso alle nuove competenze digitali. Con l’auspicio che in occasione del rinnovo del contratto “possa anche aprirsi con l’Assoindustria una serrata discussione sulle prospettive di sviluppo dell’economia sammarinese”.
Sul fronte europeo il segretario industria della CDLS ha ricordato le grandi risorse messe a disposizione dal Recovery Found: “Una enorme manovra economica, superiore al Piano Marshall del secondo dopoguerra. Risorse in larga parte destinate alla trasformazione digitale e alla formazione È chiaro che San Marino non può continuare a stare in mezzo al guado di un accordo di associazione con l’UE che non arriva mai”.