Lavoro occasione e Decreti Covid, se ne discute in Consiglio
Nel pomeriggio il Consiglio Grande e Generale prosegue nell’esame e nella ratifica dei decreti. Via libera con voto unanime dell’Aula al Decreto-Legge del 30 giugno 2021 n.124 “Proroga delle disposizioni per l’allentamento delle misure di gestione dell’epidemia da Covid-19 e ulteriori misure”. Il provvedimento, in particolare, pone fine all’obbligo di indossare la mascherina anche nei luoghi al chiuso. Il governo presenta inoltre un emendamento per prorogare al 30 settembre 2021 il primo acconto Igr, per andare incontro ai problemi di liquità delle imprese, conseguenza sull’economia dell’emergenza sanitaria.
I lavori si oncentrano poi sul Decreto Delegato 30/06/2021 n.123 “Interventi riguardanti il lavoro occasionale, l’armonizzazione e l’efficientamento dell’ingresso nel mondo del lavoro”, presentato dal Segretario di Stato per il Lavoro Teodoro Lonfernini. Il decreto è l’esito di una mediazione raggiunta con le associazioni sindacali e “ha un duplice obiettivo- spiega la relazione al provvedimento- rivedere lo strumento del lavoro occasionale, renderlo efficiente nonché equilibrare le procedure per l’avvio di personale”. Diverse le novità: “Si introduce un nuovo strumento di flessibilità a tutte le imprese, utile in un periodo di ripartenza economica caratterizzata da forte instabilità e difficoltà di programmazione”. Ovvero, “rispetto la legge originaria si amplia questa tipologia di lavoro a quasi tutti i settori economici, introducendo dei limiti per lavoratori, tradotti in ore e non più in giornate, e un monte ore massimo per impresa”. Altro aspetto di novità sono “le procedure per l’avvio che diventano più snelle, senza più obbligo di preiscrizione, rimandando tutti i controlli in una fase successiva, inasprendo però le sanzioni”. Sono ampliati anche i possibili fruitori, includendo anche lavoratori autonomi, titolari di impresa individuale e lavoratori a tempo pieno “al fine di permettere a coloro che hanno subito una riduzione di personale un’integrazione del reddito”. Infine “si è deciso di permettere la possibilità di essere avviati con questo strumento anche ai percettori di ammortizzatori sociali, senza prevedere una riduzione dell’ammortizzatore”. Nel dibattito, gli interventi rilevano a livello bipartisan come la proposta del governo sia migliorativa rispetto all’introduzione di maggiore flessibilità e all’estensione in più settori del lavoro occasionale. Non mancano i rilievi da parte dei consiglieri di opposizione sull’esigenza di maggiore libertà nelle assunzioni per le imprese e sulla necessità che comunque si evitino abusi nel ricorso a questo strumento, anche attraverso un maggiore costo a carico del datore di lavoro.
Nel corso dell’esame dell’articolato, diversi sono gli emendamenti dell’opposizione concordati con il governo e approvati. Tra questi, all’articolo 7 “Retribuzione e versamento dei contributi” sono approvati entrambi gli emendamenti di Libera e di Rf, volti a “far costare un po’ di più” il lavoro occasionale. In dettaglio, Libera propone di incrementare dell’1% la contribuzione a carico del datore di lavoro, quota da destinarsi alla Cassa ammortizzatori sociali. Mentre Rf propone un extra compenso “a compensazione della maggiore precarietà e dei minori diritti connessi a tale tipologia di prestazione, pari al 5% della tariffa oraria”. A riguardo, interviene Giovanni Maria Zonzini di Rete per proporre un accordi di mediazione: “Tenere l’1% di aggravio da destinarsi alla Cassa ammortizzatori sociali proposto da Libera e portare l’extracompenso di Repubblica futura al 4%, di aggravio per il datore, in modo che resti un 5% in più”, a disincentivo del ricorso a questo strumento. Il Segretario Lonfernini si esprime a favore della mediazione, anche se precisa: “La parte di divieto di salari di ingresso già di per sé è superiore al valore del 5% che si propone”, come forma di tutela. Matteo Ciacci, Libera, ratifica l’accordo che “sintetizza il principio sposato dal mio gruppo su questo decreto: rendiamolo più flessibile, apriamo le maglie al lavoro occasionale, ma facciamolo costare un po’ di più- sottolinea- sarà interessante vagliare il trend dell’uso di questo strumento”. Anche Andrea Zafferani, Rf, si dice in favore della mediazione, “portando l’extracompenso al 4% si ha un risultato medesimo”. Alla fine il decreto viene ratificato senza voti contrari: 33 a favore 5 astenuti.
Prima di chiudere la seduta del pomeriggio l’Aula inizia la discussione sul Decreto delegato 17 maggio 2021 n.90, Modifiche alla Legge sulle società, presentato dal Segretario di Stato per l’Industria e il Commercio, Fabio Righi. “Il decreto è frutto di una delega previsto nelle norme in materia societaria- precisa il Segretario- la vera e propria riforma è in fase di definizione”. Più che altro l’intervento“mira a colmare delle lacune pratiche per andare incontro alle esigenze degli operatori- prosegue- l’emergenza sanitaria ha poi imposto un intervento di urgenza”, l’introduzione del Tnotice per la trasmissione di tutti gli atti per cui è prescritto il deposito presso l’ufficio Attività Economiche, “per far sì che per la consegna della documentazione agli uffici, in modo banale, potesse essere utilizzata l’email”. E’ un provvedimento che in definitiva “mira a risolvere aspetti pratici in un’ottica di sburocratizzazione”. Infine “è consentita la visualizzazione on line del Registro delle Società ai soggetti vigilati ai sensi della Legge 17 Novembre 2005 n. 165, nonché ai Professionisti Abilitati e ad altri soggetti indicati in apposito regolamento approvato dal Congresso di Stato”.
La ratifica dei decreti proseguirà in seduta notturna.