Rf esprime perplessità sull’accorpamento della Scuola di Città
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di Rf:
Nella serata dell’8 giugno, tre Segretari di Stato (istruzione, interni, territorio) sono intervenuti ad una assemblea pubblica, da essi appositamente convocata, per spiegare le ragioni del trasferimento della Scuola Elementare di Città a Murata e della utilizzazione dell’edificio che ospita la scuola “La Sorgente” a beneficio dell’Istituto Musicale. Erano stati invitati i Direttori di Dipartimento, il Presidente e il Direttore dell’Istituto Musicale, il Capitano di Castello di Città; non invitati il Direttore delle Scuole Elementari, i docenti e nemmeno i cittadini che hanno costituito il gruppo “per La Sorgente”.
Dopo le prime battute in cui i membri di governo hanno giustificato la scelta con la denatalità e la vetustà dell’edificio di Ca’Caccio non più idoneo ad ospitare la scuola, mettendo forzatamente in contrapposizione due realtà – scuola e istituto musicale – ugualmente essenziali per la crescita dei nostri giovani, e sorvolando sul fatto che la decisione è maturata in un momento molto delicato per le famiglie e il mondo della scuola da un anno e mezzo ostaggi della pandemia, è venuta alla luce la confusione e il pressapochismo con cui è stata affrontata l’intera questione. In particolare, quando i Segretari sono stati costretti a rispondere ad alcune domande del pubblico presente.
Nascono meno bambini? Intanto si comincia col chiudere la scuola di Città poi vedremo… lasciando chiaramente percepire come non esista un progetto complessivo che affronti seriamente un problema che riguarda tutti i plessi scolastici della Repubblica. Silenzio sulla tempistica di trasferimento di tutte le classi de “La Sorgente”; silenzio sui lavori e sui tempi che saranno necessari per adeguare l’edificio di Ca’Caccio alla collocazione dell’Istituto Musicale; silenzio sulla capacità, per la scuola di Murata, di ospitare la scuola di Città senza compromettere gli spazi necessari alle diverse attività che attualmente si svolgono e che sono rispettose dei distanziamenti imposti dal pericolo Covid. E, a parte la curiosità del fatto che l’edificio di Città venga abbandonato, fra le altre ragioni, perché ci sono le barriere architettoniche (che non vanno bene per gli scolari ma vanno bene per gli allievi dell’Istituto Musicale), nessuna risposta ai rilievi che le barriere architettoniche sono presenti anche nell’edificio di Murata…
Rispetto a dati e numeri, poche informazioni sono state fornite – come ha sempre fatto il Governo da quando è iniziata questa storia – se non quelle relative alla prima classe elementare del prossimo anno. Anzi, di fronte alle previsioni di un cittadino, uno stizzito Andrea Belluzzi ha osservato che era il cittadino a dover fornire dati e numeri se erano in suo possesso…
L’imbarazzante figura dei Segretari di Stato presenti, incapaci di spiegare cosa ne sarà del futuro della Scuola Elementare nel suo complesso e della sua riorganizzazione sulla base delle criticità evidenziate e dei problemi di cui non si sono degnati di parlare, ha trovato la sua sintesi quando ci si è rifugiati nella polemica con chi ha governato prima, inevitabile conclusione di chi non sa più come raccontarla. Abbiamo così saputo che questo sarebbe il Governo che fa le scelte e non ha paura di farle, a differenza di quello precedente che non combinava nulla.
Degna conclusione della serata.