Rf: “Dal festino al festone”
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di RF:
Dal festino al festone, è proprio il caso di dirlo. Mentre l’attenzione sui fatti di via Gino Giacomini era scemata, il Governo ha fatto di tutto per riportarceli alla mente con il super evento dell’estate… ogni stagione ha l’evento che si merita. Intendiamoci: il fatto che il Signor Sting e sua moglie siano Ambasciatori della Repubblica per noi è una cosa positiva. Ricordiamo ancora gli strali che qualche forza politica oggi al Governo aveva riservato alla nomina di un altro grande della musica (Bocelli) e le caustiche battute di qualche benpensante di allora. Ricordiamo anche gli attacchi a viso aperto portati nel tempo da Rete a diplomatici e consoli non di carriera, come appunto Bocelli. Per decenza non ripetiamo qui alcune affermazioni pubbliche di esponenti retini come Zeppa e Tonnini. Ci chiediamo solo: quanti retini duri e puri della prima ora erano presenti all’evento sabato sera? Già, perché la metamorfosi pare ormai definitivamente completata: dal rifiuto delle brioches del Consiglio, nella legislatura 2012-2016, al buffet gratuito con Sting in sottofondo. Dallo sdegno per i posti auto riservati ai consiglieri – sempre nel 2012 – al party esclusivo e privato – in mezzo a tanti rappresentanti del corpo diplomatico e consolare rigorosamente non di carriera – passando, ovviamente, per il festino di via Gino che, ormai, pare sempre più essere stato un vero lavacro, una sorta di fonte battesimale dal quale è uscita la nuova Rete.
Scherzi a parte. Siamo molto contenti che persone note, artisti di fama internazionale, abbiano legato il proprio nome al nostro Paese. Siamo contenti anche che persone di successo si siano impegnate partecipando ad un evento per il rilancio del turismo a San Marino. Solo ci sfugge a cosa possa servire una raccolta fondi per rilanciare il turismo sammarinese. Quanti fondi sono stati raccolti? Come saranno impiegati? Francamente questa finalità ci pare un po’ riduttiva, non perché il turismo non abbia bisogno di risorse per ripartire, ma perché non comprendiamo come esso possa essere rilanciato attraverso il ricavato di una serata di gala. Infine una cosa proprio ci risultata incomprensibile: il segreto che ha ammantato tutto l’evento fino al suo svolgimento. Ci riferiamo ovviamente ai cittadini, esclusi tanto dalle informazioni preventive sulla serata tanto dalla serata stessa. Se questo doveva essere “la prima boccata d’aria dopo il Covid”, ci sarebbe piaciuto davvero che potesse essere una boccata d’aria condivisa, della quale tutti i sammarinesi che avessero voluto, potessero sentirsi partecipi, in presenza o a distanza. Ma ormai, lo capiamo, il nostro Governo poderosamente sostenuto da Rete, ha imboccato una via nuova, una strada che – mentre indebita il paese per mezzo miliardo di euro, chiude le scuole, fa terra da ceci in Tribunale – passa dai festini ai festoni, per giunta rigorosamente esclusivi.