Politica

Libera: “Contribuenti, nuovi regali in vista?”

Giochi del Titano

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di Libera:

Come emerge dalla circolare del tributario n. 9906/2021 del 26/01/21, ci troviamo di fronte ad una discutibile possibilità di poter rivalutare il costo storico del portafoglio finanziario o delle partecipazioni societarie, eventualmente imponibili di imposta sul capital gain in sede di loro vendita.
Questa possibilità è data in maniera evidentemente vantaggiosa a chi vuole rivalutare, pagando il 2% sul differenziale tra costo storico e valore di mercato al 31.12.20, i suoi investimenti.
Facciamo un esempio pratico: anno scorso una persona ha comprato 10 azioni Tesla pagandole 20 euro ognuna e quindi ha speso 200 euro. Le azioni Tesla sono arrivate a valere 100 euro l’una e quindi il patrimonio e’ arrivato a valere 1000 euro rispetto ai 200 di spesa iniziale.
Se le vendesse ora dovrebbe pagare l’8% sul differenziale di valore di 800 euro, se aderisce all’aliquota agevolata paghi 2% su 800 euro (ma non vende il titolo)
Da oggi in poi è come se le azioni le avesse pagate 1000 euro e quindi questo diventa la nuova base di partenza per il calcolo di plusvalenze o minusvalente quando deciderà di venderle.
Non capiamo il motivo per cui venga data questa possibilità, la quale è vero permette di fare ‘cassa’ immediata su posizioni ancora in essere (il capital gain si applica solo alle posizioni vendute con aliquota del l’8%), ma verosimilmente preclude la possibilità di riscuotere ben 4 volte la somma percepita ora, in un periodo futuro.
Dal momento che questa tassa va a colpire i guadagni e quindi viene applicata solo nel caso in cui gli investimenti diano dei frutti, non vediamo il motivo per cui dovrebbe essere inserita questa finestra di affrancamento ad aliquote pressochè ridicole, soprattutto in un momento storico dove le entrate tributarie sono diminuite notevolmente.
Non vorremmo che sia la solita situazione in cui, a guadagnarci, siano sempre quelli che hanno già guadagnato e non vogliono nemmeno pagare le tasse!
Alla faccia della certezza del diritto e di norme chiare e trasparenti.
Servirebbe mettere mano all’intera materia anziché procedere con interventi “regali per qualcuno” che oltre a generare confusione e disparità di trattamento fra i contribuenti riducono i futuri introiti dello Stato.

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