Politica

Vaccini, da Rf critiche al Segretario Ciavatta

Giochi del Titano

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di Rf:

Quello che potremmo ormai definire “il Governo dei segreti”, capitanato dal Segretario Ciavatta, anche sul tema dei vaccini non si smentisce.
Ieri ci aspettavamo di avere informazioni dettagliate dal Segretario nel suo riferimento in Commissione IV, pensavamo che finalmente fosse arrivato il momento di svelare i contenuti del protocollo d’intesa per l’approvvigionamento dei vaccini, e di illustrare il piano vaccinale con tanto di date certe per l’inizio.
E invece niente. Tante parole ma nulla di concreto, a parte dirci il numero di dosi destinate a San Marino, suddivise in due tranche trimestrali.
Non sappiamo ancora quando si potrà iniziare, non abbiamo una data certa di arrivo delle prime dosi se non il solito generico “fine gennaio”, con la specifica che se ci fossero ritardi nella consegna all’Italia, questi si ripercuoterebbero anche su San Marino.
Il Segretario Ciavatta ha inoltre ribadito che la scelta è stata volutamente quella di entrare nel progetto di approvvigionamento dell’Unione Europea, anche per una valutazione di tipo economico. Sembra infatti che questo abbia consentito di avere una scontistica particolare; ma anche su questo aspetto non è stato fornito nessun elemento in più o mostrato alcun documento.
Evidentemente la segretezza ha preso il posto della trasparenza nella linea politica di questo Governo, e alla maggioranza sembra piacere, considerando gli apprezzamenti che anche ieri si sono ascoltati in Commissione. Ma apprezzamenti per cosa? Per essere l’unico paese al mondo che non vaccina la sua popolazione?
Noi continuiamo invece a pensare che sarebbe ora di conoscere i contenuti precisi dell’accordo per l’approvvigionamento dei vaccini e quelli del piano vaccinale, e di sapere cosa hanno combinato i nostri solerti governanti visto che siamo arrivati al 14 di gennaio col triste primato di essere fra i pochi paesi in cui i vaccini sono ancora un miraggio. E cominciamo a pensare che accordi e contratti così rilevanti per la salute di tutti non possono essere gestiti da una squadra di inadeguati.
Infine, continuiamo a pensare che si sarebbero dovute vagliare tutte le strade per il reperimento dei vaccini e non sceglierne una soltanto col rischio di rimanere col cerino in mano.
Non ci servono segreti, ma certezze!
Il vaccino è l’unica arma di cui disponiamo: i cittadini hanno il diritto di sapere quando potremo finalmente iniziare con le prime somministrazioni.
Abbiamo tutti bisogno di poter pensare alla possibilità di intraprendere quanto prima il lento cammino che ci potrà restituire la normalità.

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