La mozione di sfiducia a Beccari incendia il Consiglio Grande e Generale
La sessione consiliare straordinaria si apre con l’annuncio degli incentivi per alberghi e bed & breakfast portati in congresso di Stato dal Sds al Turismo Federico Pedini Amati e con le richieste di informazioni- e con le critiche- sulla campagna vaccinale da parte dell’opposizione. Il comma Comunicazione si chiude infine con l’impegno dei gruppi a condividere a fine lavori un Ordine del giorno sul terremoto in Croazia, su proposta del consigliere di Libera Giuseppe Maria Morganti.
Si apre quindi il comma ‘clou’, quello dedicato alla mozione di sfiducia presentata dai gruppi di opposizione, Libera e Rf, nei confronti del Segretario di Stato per gli Affari esteri Luca Beccari che interviene per primo, seguito a ruota da tutti i componenti del congresso di Stato, tutti pronti a difendere il collega e a stigmatizzare una mozione di sfiducia etichettata come politica, inopportuna, grottesca. Per lo stesso Sds Beccari “la mozione passerà alla storia per essere la più temeraria e contradditoria nella storia della Repubblica”. Per il Segretario di Stato agli Estreri l’iniziativa dell’opposizione di fatto è “un’operazione politica, fatta nella mia persona per cercare di creare tensione in maggioranza- sottolinea- si scrivono 4 pagine su pseudo responsabiltià su altri Rappresentanti di governo. E’ un tentativo di mettere il governo in condizione di tensione”.
Replica Nicola Renzi, Rf, uno dei primi consiglieri ad intervenire nel dibattito: “Questa mozione era purtroppo necessaria, dovete spiegare alcuni errori clamorosi che sono stati compiuti”. In particolare, Renzi si rivolge a Beccari e ai Segretari del Pdcs, “partito che più di altri ha vinto le elezioni”, puntualizza: “Volete onorare la fiducia data dai cittadini- manda a dire- esercitare un ruolo guida in maggioranza ed evitare le ridicolaggini che qualcun altro va a fare in giro e che fanno fare figura pessima a voi e al Paese?”.