MIS: intervento di Rossano Fabbri al XXI Congresso Generale del PDCS
Presidente e Segretario, Gentili Delegati,
Movimento Ideali Socialisti è lieto di portare un indirizzo di saluto alla Vostra assise
congressuale.
Certi che, durante il Vostro dibattito, emergeranno spunti e riflessioni d’interesse generale.
Così com’è indubbio il riconoscimento, alla Vostra forza politica, di un ruolo di primaria
importanza nel dibattito politico sammarinese.
La Repubblica di San Marino si trova davanti alla crisi dei diversi settori, quali quello
dell’economia, quello finanziario, la scuola, le politiche del lavoro, dello sviluppo che
coinvolgono da diverso tempo le Istituzioni e il Paese.
Vivendo due grandi contraddizioni.
L’attuale legislatura, da un lato, rappresenta la prova più tangibile che in politica a grandi
numeri non sempre corrispondono buoni risultati.
Così come non è sempre utile, sul versante dell’opposizione, ricercare uno scontro fine a se
stesso.
Il dibattito sulla mozione di sfiducia, relativo alla posizione del Segretario di Stato alla
Giustizia Ugolini, ne è stato l’esempio più lampante.
Si è chiuso – come ampiamente previsto – con il rigetto da parte della maggioranza.
Un voto compatto che non ha nascosto le precarietà dell’azione della compagine
governativa sempre più incerta nel mettere in campo azioni utili a stabilizzare la situazione
economico – finanziaria del Paese.
E così in aula si è assistito al solito schema: quello dei fronti contrapposti.
Schema che, a partire dell’azione del Governo precedente targato Adesso.sm, ha solo
prodotto una forte contrapposizione a scapito del buon funzionamento della giustizia
privandola di quel necessario percorso di riforme da più parti auspicato.
Alla vigilia del dibattito Consiliare avevamo auspicato emergesse un ragionamento sulle
“cose da fare” per mettere in sicurezza il nostro Tribunale.
Sotto questo punto di vista gli interventi sono stati insufficienti e sono stati schiacciati da
una sterile contrapposizione.
Rimane, però, fermo il nostro auspicio – e cioè che dopo il dibattito della scorsa sessione
consiliare ma, soprattutto con la nomina del nuovo Magistrato Dirigente – si chiuda
definitivamente una fase che non ha giovato in alcun modo alla credibilità della Repubblica
di San Marino.
Spallate, su argomenti così delicati e stringenti per la vita del Paese, non servono.
Ma se, in questo momento drammatico per la Repubblica, governo e opposizione
trovassero invece, nel rispetto dei ruoli, uno strumento di permanente consultazione e
condivisione delle scelte fondamentali ?.
Ci sono contingenze, nella storia di un Paese, in cui le ragioni di parte dovrebbero essere
superate dagli interessi generali. Da forza di opposizione assistere quotidianamente allo scontro tra esponenti degli opposti
schieramenti, denigrarsi, insultarsi, è persino offensivo.
In primo luogo per lo sforzo immane che stanno facendo da mesi cittadini, famiglie,
lavoratori, imprese. Non va bene.
E lo diciamo senza confusione di ruoli
In questi giorni è stata divulgata una indagine demoscopica sul sentimento degli italiani di
fronte al virus.
Il tasso di incertezza è salito da marzo ad oggi dal 49 al 60%, la rabbia è salita dal 17 al 23%
e la paura di perdere il lavoro è aumentata dal 48 al 55%.
Non crediamo che a San Marino sia tanto diverso.
Sarebbe folle se, sul versante politico, si pensasse di cavalcare questo stato d’animo.
Se esplode, travolge tutti.
Lo ribadiamo.
Pensiamo che la cosa giusta sarebbe creare subito un tavolo permanente di consultazione
tra tutte le forze consiliari.
Un luogo di scambio di dati e di preventiva informazione sulle scelte fondamentali.
Senza confusione di ruoli, senza chiedere, all’opposizione, di condividere scelte che sono
appannaggio dell’esecutivo. Ma i dati, le scelte fondamentali, i rischi devono essere
condivisi.
Tutti devono essere chiamati a esercitare senso di responsabilità: governo e opposizione.
E’ in gioco il futuro del Paese e la nostra millenaria storia di indipendenza, sovranità e di
Libertà.
Grazie e buon lavoro.
ROSSANO FABBRI (M.I.S.)