Politica

RF: “Inaccettabile pensare che tutto funzioni senza dare indicazioni chiare alle aziende”

Giochi del Titano

Da Repubblica Futura il punto sulle Commissioni consiliari permanenti riunite nei giorni scorsi. Dopo aver passato in rassegna i temi affrontati nel corso dell’ultima Commissione Istruzione – dalla relazione del Segretario Belluzzi, alla discussione sulle linee guida per la ripresa della scuola a settembre -, Katia Savoretti si sofferma sull’ordine del giorno unico approvato sul finale, che fissa alcuni impegni per il Governo, tra cui gli esami in presenza per i ragazzi di terza media, quinta superiore e Cfp, l’attivazione dei centri estivi e la verifica degli edifici per tornare tra i banchi in sicurezza, “tutto condivisibile – dice – ma non soddisfa il fatto che non sia stato preso in considerazione come richiesto da RF, un punto fondamentale: il riconoscimento totale del lavoro in teledidattica che gli insegnanti stanno portando avanti”.

Miriam Farinelli si concentra, invece, sui lavori della Commissione Sanità: “Scrivere in un ordine del giorno, non votato dal nostro movimento – sottolinea – che Governo e Segretari di Stato hanno messo in atto nel corso dell’emergenza Covid-19, misure efficienti per la cura dei pazienti, significa attribuire o attribuirsi compiti e meriti che sono solo degli operatori sanitari. Poche righe – scandisce – che hanno sconfinato nell’assurdo”. Per la Farinelli, invece di autoincensarsi, “la politica dovrà concretamente riprogettare una nuova fase e trovare risorse adeguate: serve riorganizzare la medicina di base, valorizzare la sanità pubblica, mantenere un reparto infettivi e non ultimo nominare con urgenza il Comitato Esecutivo per dare all’Istituto punti di riferimento. “Non è più possibile – conclude – navigare a vista”.

Infine da Sara Conti una riflessione sulle criticità e la confusione in questo inizio di fase 2, generate dal decreto n.68. “Inaccettabile pensare che tutto funzioni, che si applichino le norme – afferma – senza dare indicazioni chiare alle aziende, in più con l’aggravante di intervenire a gamba tesa con sanzioni immediate”. Contraddizioni che, tra l’altro, si manifestano ad esempio quando si concede “ad una famiglia di recarsi al ristorante con autocertificazione – precisa – e di mangiare senza mascherina ma non ad un parrucchiere di lavare i capelli alla propria clientela, indossandola ”. “Non è neppure chiaro, infine, – aggiunge – se lo Stato voglia intervenire in aiuto delle attività che dovranno accollarsi costi ingenti per gli adeguamenti strutturali necessari e l’acquisto di materiali monouso”.

Testo San Marino RTV