La campagna di riciclaggio elettorale
In questo periodo, a pochi giorni dalla presentazione ufficiale delle liste elettorali, assistiamo tristemente a questo grottesco carosello politico: proliferare di nuovi partiti e movimenti confezionati in fretta e furia (come si evince dagli stessi loghi); alleanze o tentativi di alleanze (alcuni finiti in rissa a quanto pare) tra soggetti che nulla hanno da spartire; la solita generale manovra di “riciclaggio dell’immagine”, che vede come protagonisti gli stessi individui da un abbondante ventennio.
Se alcuni soggetti fossero abili a riciclare rifiuti quanto a riciclare il proprio nome, gli operatori ecologici non avrebbero più lavoro probabilmente. I motivi per i quali certi personaggi siano spinti costantemente ad aspirare ad un ruolo politico rimangono per me un mistero: un ego tale da avere la convinzione di essere indispensabili oppure il bisogno di mantenere la poltrona per fini meramente personali? Questa domanda, che alberga nella mia mente da anni, non ha ancora trovato risposta.
Comunque, per quanto io ritenga che questi comportamenti siano in parte dettati da inettitudine e codardia, credo anche che possano avere l’obbiettivo di confondere il corpo elettorale. Questa mancanza di serietà e trasparenza dimostra ulteriormente la bassezza a cui la politica è giunta: ritenere i cittadini così sciocchi e smemorati è indice dell’arroganza e della presunzione di alcuni politici. A tutto ciò si aggiunge l’evidente distacco dalla realtà di alcuni individui, tutt’ora concentrati unicamente ad un proprio tornaconto personale o a quello di pochi, piuttosto che alla cura della res publica.
Io penso che San Marino meriti di meglio, che meriti un governo prodigo nel tentare di uscire dal vischioso pantano in cui, purtroppo, siamo costretti a vivere oggi.
Il cambiamento passa necessariamente attraverso le persone, con la certezza che, finché verremo governati dagli stessi soggetti (seppur camuffati da nuove sigle e nomi), nulla muterà mai.
Alberto Giordano Spagni Reffi