Problema badanti e lavoro nero in ospedale
Famiglie imprigionate in un sistema di illegalità; pazienti non tutelati; lavoratrici sottopagate e private di ogni dignità; ingressi in ospedale senza alcun controllo.
Sono solo alcune delle complicazioni che ruotano intorno al problema delle badanti e del lavoro nero in ospedale. Dopo tre anni di sollecitazioni da parte del nostro Movimento, l’occasione è dettata dalla recente approvazione di un emendamento alla legge di assestamento del bilancio, che ha proposto di abrogare l’articolo 86 della legge finanziaria. Il quale, a suo tempo aveva introdotto la possibilità di gestire l’assistenza privata non sanitaria attraverso la costituzione di cooperative. Un intervento spot, calato dall’alto, a forte rischio di illegalità. Ma la medicina non è stata migliore della malattia, perché con l’approvazione dell’emendamento sono comparse di nuovo le liste di disponibilità dentro l’ospedale. Cioè si è tornati al vecchio sistema.
Il fenomeno del caporalato in ospedale non è nuovo, ma ben conosciuto da oltre 15 anni e si configura ormai come un sistema istituzionalizzato dove nessuno vede e nessuno parla.
Invece, si conoscono i nomi, le procedure, le quantità delle regalie. Tante sono le segnalazioni da parte delle famiglie e delle stesse badanti raccolte in un esposto alla Magistratura, verso la quale ripongono e riponiamo la massima fiducia.
Ma come si può intervenire efficacemente per contrastare questo enorme problema sociale?
Con una risposta di sistema, ovvero coinvolgendo tutte le Segreterie di Stato. A cominciare dalla Sanità, che ha competenza e doveri all’interno dell’ospedale; il Lavoro, perché ogni tipologia lavorativa deve avere dignità e riconoscimento; le Finanze, perché ci troviamo di fronte a decine di migliaia di contributi non pagati; gli Esteri, perché ci sono tante persone che non si sa da dove arrivino e in quali condizioni (anche sanitarie).
Basta con il caporalato e l’illegalità. Basta con il lavoro nero!
Occorre lavorare insieme con tutti gli organismi Istituzionali per una risposta di sistema, articolata su una regolamentazione chiara e trasparente dell’assistenza agli anziani, a tutela delle famiglie sammarinesi, ma anche di chi lavora.
Movimento RETE