Politica GDC: “Aumento dell’occupazione? Sì, ma per chi?” 10 Luglio 2019 monica.goracci 39 Views aumento occupazione frontalieri, GDC, Segretario Zafferani Il Segretario di Stato Zafferani, fautore della Legge sullo sviluppo ed incentivi per promuovere il lavoro, ha presentato i dati sull’occupazione che, a primo acchito, sembrano incoraggianti: ma dobbiamo chiederci: è davvero tutto oro quel che luccica? Se analizziamo assieme i dati, aprendo il sito ufficiale delle statistiche di San Marino (www.statistica.sm), confermiamo quanto detto dal Segretario, ovvero che i lavoratori dipendenti del settore privato sono passati da 14.888 nel 2016 a 15.684 nel 2018 (quindi un aumento di 796 persone) e questo fatto non è contestabile. Abbiamo controllato sul sito sopraindicato per un ulteriore approfondimento e i dati parlano chiaro: nello stesso periodo i lavoratori frontalieri sono passati da 5.252 a 5.777, registrando un aumento di 525 occupati. Ora è facile calcolare che il peso dei lavoratori frontalieri assunti (525) sul totale delle assunzioni (796 ) è equivalente al 65,9%, da cui si può dedurre che solo il 34,1% dei nuovi occupati sono sammarinesi e/o residenti. In un periodo complesso e delicato come quello che sta vivendo il nostro Paese è indispensabile introdurre politiche a sostegno dell’occupazione; ma non è positivo che solo 1 assunto su 3 sia sammarinese o residente. Questo non per una chiusura nei confronti dei frontalieri che hanno sempre rappresentato una parte integrante del nostro sviluppo economico, quanto piuttosto per evidenziare che c’è qualcosa che non va nelle politiche per lo sviluppo se ad usufruirne sono soprattutto i non residenti. Fatto ancor più grave, sul quale urge un intervento, riguarda poi l’assunzione dei più giovani. Ad oggi ancora persistono ostacoli che non permettono l’ingresso nel mondo del lavoro dei più giovani, spingendo gli stessi, sempre più spesso, ad intraprendere percorsi lavorativi all’estero. Noi crediamo invece che, per far riprendere l’economia del nostro Paese, occorra partire dalla valorizzazione e dal coinvolgimento del capitale umano in esso disponibile, sostenendo in particolare i giovani a diventare protagonisti del loro futuro. Segretario Zafferani, quando, numeri alla mano, potremo dire che è di questo che il Governo si sta occupando? c.s. Giovani Democratico
Il Segretario di Stato Zafferani, fautore della Legge sullo sviluppo ed incentivi per promuovere il lavoro, ha presentato i dati sull’occupazione che, a primo acchito, sembrano incoraggianti: ma dobbiamo chiederci: è davvero tutto oro quel che luccica? Se analizziamo assieme i dati, aprendo il sito ufficiale delle statistiche di San Marino (www.statistica.sm), confermiamo quanto detto dal Segretario, ovvero che i lavoratori dipendenti del settore privato sono passati da 14.888 nel 2016 a 15.684 nel 2018 (quindi un aumento di 796 persone) e questo fatto non è contestabile. Abbiamo controllato sul sito sopraindicato per un ulteriore approfondimento e i dati parlano chiaro: nello stesso periodo i lavoratori frontalieri sono passati da 5.252 a 5.777, registrando un aumento di 525 occupati. Ora è facile calcolare che il peso dei lavoratori frontalieri assunti (525) sul totale delle assunzioni (796 ) è equivalente al 65,9%, da cui si può dedurre che solo il 34,1% dei nuovi occupati sono sammarinesi e/o residenti. In un periodo complesso e delicato come quello che sta vivendo il nostro Paese è indispensabile introdurre politiche a sostegno dell’occupazione; ma non è positivo che solo 1 assunto su 3 sia sammarinese o residente. Questo non per una chiusura nei confronti dei frontalieri che hanno sempre rappresentato una parte integrante del nostro sviluppo economico, quanto piuttosto per evidenziare che c’è qualcosa che non va nelle politiche per lo sviluppo se ad usufruirne sono soprattutto i non residenti. Fatto ancor più grave, sul quale urge un intervento, riguarda poi l’assunzione dei più giovani. Ad oggi ancora persistono ostacoli che non permettono l’ingresso nel mondo del lavoro dei più giovani, spingendo gli stessi, sempre più spesso, ad intraprendere percorsi lavorativi all’estero. Noi crediamo invece che, per far riprendere l’economia del nostro Paese, occorra partire dalla valorizzazione e dal coinvolgimento del capitale umano in esso disponibile, sostenendo in particolare i giovani a diventare protagonisti del loro futuro. Segretario Zafferani, quando, numeri alla mano, potremo dire che è di questo che il Governo si sta occupando? c.s. Giovani Democratico