Politica

Consiglio Grande Generale, sessione 15-23 maggio. Report integrale Agenzia SMNA

CONSIGLIO GRANDE E GENERALE, SESSIONE 15- 23 MAGGIO

GIOVEDI’ 23 MAGGIO- seduta pubblica

 +++Il Progetto di legge “Variazione al Bilancio di Previsione dello Stato e degli Enti del Settore Pubblico Allargato per l’esercizio finanziario 2019” è APPROVATO con 32 voti a favore, 20 contrari e un non votante+++

            Nell’ultimo giorno dei lavori consiliari, si conclude l’esame dell’articolato del Pdl Variazione al Bilancio di Previsione 2019 con la sua approvazione. I lavori in pomeriggio ripartono con l’esame degli emendamenti del governo: viene ritirato l’articolo 6 ter “Revisione organica della normativa in materia di assicurazioni private”, su cui si era interrotta la seduta di ieri notte. Si apre un breve dibattito sull’emendamento “Articolo 6 quater, Disposizione attuative degli articoli 13 e 14 della Legge 21 gennaio 2004 n.5”, che interviene sulla legge sul diritto allo studio. L’intervento – che prevede un contributo per studenti che svolgono attività di lavoro volontario- viene criticato dai consiglieri Pasquale Valentini, Pdcs, e Denise Bronzetti, Ps. Per il consigliere Pdcs il riferimento alla legge sul diritto allo studio non è corretto: “Se piuttosto si vuole, con questo articolo, aprire a lavori temporanei, vanno specificati”. Per Bronzetti è un “articolo chiaramente dal sapore clientelare”.  Respinge l’accusa il Sds Guerrino Zanotti: “Non vedo elementi che possano fare pensare questo sia emendamento di carattere clientelare”, puntualizza. La proposta, chiarisce, è in linea con il principio perseguito dalla Segreteria di  razionalizzazione delle spese: “Si dà la possibilità a studenti- spiega- tramite bando pubblico, di essere impiegati in servizi -quali possono essere musei o di altra pubblica utilità- e allo stesso tempo, si mette lo Stato nelle condizione di risparmiare risorse, perché questi inserimenti lavorativi evitano l’assunzione del personale da liste avviamento lavoro, oltretutto l’attività ha evidenza formativa”. Nessuno scandalo poi per il compenso , chiosa, che è solamente “una sorta di rimborso delle spese sostenute”.

            Si prosegue in maniera celere con l’esame e l’approvazione dei successivi emendamenti presentati dal governo: “l’Articolo 7 bis Collaborazione nazionale nell’ambito delle nuove iniziative imprenditoriali e degli investimenti esteri” riguarda la possibilità di sancire convenzioni per collaborazione e scambio di informazioni tra Aif e uffici pubblici, enti o società partecipate dello Stato che si occupano di attrazione degli intestimenti. E ancora, l’Articolo 10 ter, “Interventi sul sistema bancario, Variazioni straordinarie e registrazioni contabili al Rendiconto Generale dello Stato”, per la ricapitalizzazione di Cassa di Risparmio, per cui “il Congresso di Stato è autorizzato ad emettere, in una o più soluzioni, entro il 31 dicembre 2019, Titoli del debito pubblico, sino ad un ammontare complessivo di 34 mln di euro”. L’opposizione interviene per presentare alcuni suoi emendamenti: respinte tutte le proposte Pdcs e anche l’emendamento Ps-Psd 10 Octies “tutela del risparmio” , malgrado la dichiarazione di voto a favore, sebbene a titolo personale, del consigliere di maggioranza Matteo Ciacci, C10. L’emendamento Ps-Psd – respinto con 27 voti contrari e 21 favorevoli- chiedeva, in sostanza, di anticipare i contenuti del progetto di legge della maggioranza sul rimborso delle obbligazioni subordinate Asset, in attesa di approdare in seconda lettura in Aula.   Accolto invece l’emendamento Ps-Psd  “Articolo aggiuntivo 10 VICIES, Integrazione della legge di edilizia sociale n,110 del 1994”, condiviso con la maggioranza. Rete ritira tutti i propri emendamenti, per favorire- motiva- la conclusione dell’esame dell’assestamento e consentire di passare al comma successivo dedicato all’attualità del sistema finanziario. Terminato l’esame di emendamenti e dell’articolato, l’Aula procede con le dichiarazioni di voto sull’assestamento e al voto: il provvedimento è approvato con 32 voti a favore, 20 contrari e un non votante.

            I lavori procedono quindi in notturna e in seduta segreta con l’atteso comma 28, “Riferimento del Segretario di Stato per le Finanze e Bilancio sul sistema bancario e finanziario e successivo dibattito”.

Di seguito un estratto delle dichiarazioni di voto al comma 26.

Comma 26. Progetto di legge “Variazione al Bilancio di Previsione dello Stato e degli Enti del Settore Pubblico Allargato per l’esercizio finanziario 2019 e modifiche alla Legge 24 dicembre 2018 n.173″/approvato con 32 voti a favore, 20 contrari e un non votante.

Dichiarazione di voto

Gian Matteo Zeppa, Rete
Dal nostro punto di vista si è sbagliato completamente il metodo. Sono stati consegnati gli emendamenti del governo a inizio del comma in modo del tutto inappropriato, ciò ha generato una mancata concertazione con parti datoriali e sociali, con prese di posizioni sprezzanti da parte di coloro che si sono sentiti bypassati da un governo autoreferenziale che ha stravolto la legge dalla prima alla seconda lettura con emendamenti che demandano a decreti delegati che non c’entrano nulla. Condanniamo l’ulteriore discrezionalità data al governo con la decretazione. Abbiamo ritirato i nostri emendamenti per dovere civico e politico, perchè c’è l’impegno in Aula di affrontare qualcosa di molto più urgente, un tema molto reale e cogente. Non possono esserci altre variazioni di bilancio e altre finanziarie che non tengano conto di quanto sta succedendo in ambito finanziario. Matteo Ciacci C10
Siamo particolarmente soddisfatti di questo assestamento che contiene una serie di interventi che abbiamo più volte approfondito con la cittadinanza, cercando la giusta dose di politiche di carattere espansivo, più che mai necessarie. Ricordiamo i regime agevolato transitorio e il pacchetto crescita e tutta una serie di interventi che danno una visione espansiva e di crescita e di ripresa per il Paese. Dopo anni di spending review e sacrifici- che devono sì continuare- abbiamo bisogno che i cittadini possano vedere la luce fuori dal tunnel. Incentivare la piccola impresa e gli investimenti doveva essere priorità della maggioranza e crediamo si sia concretizzata. Ci sono una serie di deleghe da esplicarsi a breve e lì ci sarà esigenza di confronto del dettaglio. Sono stati messi tasselli importanti e irrinunciabili per il rilancio.
Lorenzo Lonfernini, Rf
Ringraziamo la Segreteria per le Finanze e i tecnici, riteniamo ci siano due aspetti in questa legge di bilancio da sottolineare: dare risposte necessarie all’esigenza di sostenere sotto il profilo finanziario Cassa di risparmio e poter andare avanti nel suo processo di risanamento; e in secondo luogo si sono voluti dare dei segnali perla possibilità per le aziende che operano nel nostro territorio di vedere che ci sono anche un governo e una maggioranza che pensano a come favorire i loro investimenti e a sostenere il loro ampliamento e, perchè no, di attrarre investimenti nuovi. Ci sono state incomprensioni con categorie e sindacati, dovute anche a carenze nel metodo, su questo bisogna lavorare ulteriormente per poter marciare tutti nella stessa direzione.
Alessandro Mancini, Ps
Essere soddisfati di aver in 5 mesi raddoppiato deficit e che nell’arco di 24 ore categorie e sindacati si sono scagliati contro con i loro comunicati… o io non ho capito niente, o la politica sta cambiando. Faccio fatica a omologarmi alle vostre soddisfazioni. Si fanno provvedimenti che hanno bei titoli, ma nel concreto non portano nulla. Non ce la faccio ad essere soddisfatto, sono piuttosto preoccupato di come questo assestamento, ancora una volta, certifichi il fallimento dell’attività di questo governo e di questa maggioranza di oltre due anni. Ci sono interventi spot, dal tipico sapore elettorale, niente per lo sviluppo.  Mi illudo siano le battute finali di un’esperienza che non può dare nulla al Paese. Il voto del PS sarà voto contrario.
Alessandro Cardelli, Pdcs
Anis, Unas e Csu hanno emesso comunicati dai toni molto duri su questo assestamento. Lorenzo Lonfernini ha fatto notare che i provvedimenti che state portando in campo sono a favore di investimenti e impresa. Ma allora come vi spiegate che chi fa impresa e investimenti invece vi attacca più dell’opposizione? Vi hanno detto di fermarvi con le forzature e che quello che state facendo è inutile, anzi dannoso al Paese. Gli artigiani chiedono di non reintrodurre il forfettario, per chi li fate questi strumenti? Perchè con arroganza istituzionale andate avanti e non ammettete invece di aver sbagliato? Questa maggioranza non sta facendo nulla di buono per il Paese, c’è lontananza totale dal Paese, questo assestamento è una sconfitta. Non solo non doveva essere portato, ma non doveva essere portato con questi contenuti di cui opposizione, sindacati e categorie erano all’oscuro. Noi abbiamo provato a dare un contributo con i nostri emendamenti ma siamo rimasti inascoltati, voteremo contro.
Iro Belluzzi, Psd
E’ un primo assestamento, ce ne sarà un altro, ma già ha aumentato il debito pubblico rispetto alla legge bilancio, i 34 mln di debito pubblico non si sa dove saranno collocati. E’ la fotografia che manifesta la debolezza dell’attuale governo e della maggioranza, con tutte le contraddizioni che ogni giorno portano avanti. Il paese è fermo e in questa situazione viene portato ad affossarsi. Si chiede un moto di orgoglio a chi ancora crede di far politica per il bene collettivo, un moto d’orgoglio a quelle forze politiche che ragionano per convenienza di parte. Non si può aspettare la finanziaria prossima per sfilarsi dal governo, avremo un debito ancora maggiore, ci sarà un punto di non ritorno e saremo costretti a vendere il debito pubblico a qualche paese non compliance con l’Ue. Al di là debito pubblico, i vostri emendamenti, che ci avete venduto come volti al rilancio paese, non avranno alcun risultato. Se ancora in maggioranza c’è qualcuno che ama la Repubblica più del potere, dia i primi segnali.
Dalibor Riccardi, Gruppo Misto
Noi riteniamo di non poter votare in maniera favorevole l’assestamento, le ragioni sono diverse, è stata inserita una miriade di intenti, qualcuno li ha definiti spot elettorale, altri risposte agli impegni presi, in realtà le risposte sono poche. Ci sono provvedimenti scritti, tutti ancora da contestualizzare in decreti delegati demandati con un pericolo molto grave, il rischio è infatti che aumenti il dislivello sociale che già esiste. I forti saranno sempre più forti e i deboli sempre più deboli e resteranno fasce deboli. Abbiamo assistito uno scontro ai minimi storici, dando la giusta importanza ai comunicati delle categorie sul provvedimento e alla richiesta di incontro del sindacato che ha manifestato grande dissenso. Ci sarebbe invece bisogno di coesione e pace sociale.
Giuseppe Maria Morganti, Ssd
Nonostante il dibattito sia stato approfondito, non tutti hanno compreso le risposte date dal Segretario a problematiche anche gravi, in una fase così anticipata per l’Assestamento, in una situazione determinata dalla crisi impellente non causata dagli ultimi due anni, ma generata in almeno 12-13 anni di assoluta attività spericolata nel settore finanziario e che ha coinvolto in modo grave le finanze pubbliche. A chi parla di aumento del debito, ricorderei che i debiti si riconoscono molto dopo a quando si sono contratti. Poi c’è chi dice che non ci sono interventi espansivi o sociali, eppure l’Aula si è confrontata per ore su un provvedimento che darà nuove possibilità a più a persone che restano fuori dal settore privato, con un’età in cui diventa impossibile ritrovare collocazione. Volete dire che non è una priorità del nostro Stato?Che  non è equità? Questo è invece un intervento di sinistra. Poi l’Assestamento necessario per ricapitalizzare Cassa di risparmio, che ricade sullo Stato, ma lo Stato non molla per dare tutela alla più grande istituzione finanziaria del territorio, non la lascia sola e l’accompagna nel piano di rigenerazione che deve essere al più presto riformulato. Esorto il Segretario di Stato a usare la sua capacità di convinzione e competenza affinchè dentro Cassa di risparmio si portino organi tecnici e amministrativi da una fase conflittuale a una fase in cui si operi tutti nella stessa direzione, per il bene di questo istituto pubblico. Il provvedimento ha caratteristiche anche legate allo sviluppo, sono state criticate anche queste, qualcuna avrà efficacia, altre lo vedremo, ma almeno si va avanti e si determinano condizioni perchè le cose possano accadere. Dichiaro il voto positivo e convinto di Ssd.

Repubblica di San Marino, 23 Maggio 2019/01