La politica dei no e della polemica a prescindere
Non possiamo che riscontrare per l’ennesima volta come il coordinamento occulto delle opposizioni funzioni a meraviglia. Come ormai di consueto, dopo settimane di silenzio di tomba, ecco che Democrazia in Movimento, Partito Socialista e Partito dei Socialisti e dei Democratici rispolverano la classica strategia dell’attacco congiunto su più fronti, spartendosi da buoni amici gli argomenti su cui sbraitare.
Ecco allora che un PS ormai produttore certificato di fake news parte all’attacco sventolando una fantomatica intenzione, da parte di maggioranza e governo, di retrocedere sulla volontà, chiaramente espressa e votata con un articolo in finanziaria dalla maggioranza, di non permettere la conversione del credito di imposta delle banche sammarinesi in titoli di debito pubblico. Una falsità totale, che dimostra – semmai ce ne fosse bisogno – la malafede di chi ha potuto anche solo pensare la possibilità di una simile presa per i fondelli dei nostri cittadini.
Prosegue poi il PSD, che nel richiamare quanto già annunciato da esponenti di maggioranza nei giorni scorsi in merito al titolo Demeter già venduto da BCSM, non resiste alla tentazione di esternare le solite insinuazioni in merito alla posizione della maggioranza sull’attività di BCSM relativamente alla quale si ritiene necessario ribadire piena autonomia in tutti gli ambiti, nonostante si rendano necessarie riflessioni sulla sua struttura pensata per un sistema decisamente ben più ampio, realtà che non esiste più e della quale bisogna ora tenere conto.
È importante che oggi Bcsm, per quanto di sua competenza ed in sinergia con le istituzioni, metta in campo soluzioni valide a risolvere i problemi da cui dipendono le sorti future della nostra Repubblica.
Vale la pena, poi, ricordare che ad un anno e mezzo dalla apertura di indagini giudiziarie sulla famigerata vicenda dell’acquisto da parte di Banca Centrale dei titoli DEMETER non vi è un ancora un quadro chiaro dell’accaduto e un provvedimento di rinvio a giudizio degli eventuali responsabili di violazione di legge. Sarebbe più che mai utile fare chiarezza su questa vicenda, fonte di discussioni e polemiche ormai protratte per troppo tempo, da parte del tribunale. L’unico elemento certo è che i famigerati titoli DEMETER non erano affatto titoli spazzatura come qualche personaggio politico, auto nominatosi tribuno del popolo, ha a lungo proclamato. Erano certamente titoli a rischio, in merito ai quali è più che mai necessario che il tribunale faccia immediatamente chiarezza sugli accadimenti e sulle responsabilità.
Conclude poi il comunicato di Democrazia in Movimento che, nell’ormai certificato delirio bipolare, passa dal sostenere l’originaria decrescita felice, alle recenti esternazioni del suo leader sulla necessità di prevedere debito a sostegno dello sviluppo, ad un triplo carpiato che, pur di dar contro alle proposte – peraltro non ancora ufficializzate – della maggioranza sull’assestamento di bilancio, parte all’attacco contro le politiche espansive annunciate nei giorni scorsi. E’ veramente paradossale questo atteggiamento, che mentre da una parte chiede il dialogo, dall’altra continua ad approfittare di ogni opportunità, anche quelle più strumentali, per sparare a zero su tutto e tutti.
Detto questo per puro dovere di risposta, la maggioranza rimane concentrata sull’individuazione delle iniziative, da inserire nel prossimo assestamento di bilancio, per facilitare la vita alle imprese sammarinesi. Su questo ci confronteremo volentieri nelle prossime settimane. Il resto lo lasciamo volentieri alla politica dei no e delle polemiche a prescindere, di cui il nostro Paese non ha certamente più bisogno.
Adesso.sm