Politica

Il PS dopo la visita di Lavrov: quali sono le scelte della politica estera?

Giochi del Titano

San Marino. La politica estera rappresenta il modo in cui, all’interno di ogni singolo paese, viene elaborata una specifica concezione della modalità con cui proiettarsi verso l’esterno ed agire nel contesto internazionale. Tale processo porta alla definizione dell’interesse di ciascun paese, in un mondo di relazioni. E’ quindi un punto nevralgico, per non dire vitale, per la storia e la prospettiva di uno Stato.

La visita di ieri del Ministro degli Esteri della Federazione Russa ci obbliga, a questo punto, ad interrogarci rispetto quali prospettive ed interessi intraprenderà il nostro Stato.

In attesa di capire meglio – nelle sedi istituzionali –  i riflessi politici ed economici che l’accordo siglato ieri con la Federazione Russa andrà a determinare ci sono alcuni aspetti, solo apparentemente slegati ma in realtà strettamente interconnessi, che riguardano scelte di politica estera con inevitabili conseguenze  sulla vita della nostra comunità.

Ci riferiamo in particolare a: un anno fa abbiamo registrato, da parte del Segretario agli Esteri, la volontà di addivenire alla revisione dei trattati italo – sammarinesi del 1939. Una presa di posizione, legittima e ambiziosa, che però si è trovata a fare i conti con problemi di evidente contingenza (si veda per esempio il caos targhe e lo stallo sul memorandum d’intesa con Banca di Italia);

L’imminente accordo di associazione con l’unione Europea in parafatura e da siglarsi «entro giugno» allo scopo di integrare San Marino in maniera più efficace nel contesto europeo, perché oltre alle ragioni geografiche, storiche e culturali, è il nostro mercato di riferimento, sia per quanto riguarda le esportazioni, sia per le opportunità che esso offre alle nostre aziende e ai nostri concittadini. Un percorso complesso perché finora è avvenuto senza l’adeguato coinvolgimento di tutti gli attori. Indispensabile, in questo senso, una reale trattativa in cui si tenga presente la mole e la complessità delle regole che San Marino dovrà recepire;

La sottoscrizione nell’agosto del 2018 tra ZTE Italia e la Repubblica di San Marino di un protocollo per lo sviluppo di tutte le infrastrutture di telecomunicazioni ad alta tecnologia necessarie per ottimizzare e ampliare i servizi sul territorio sammarinese. Si tratta di un altro tema delicato in cui subentra una ulteriore   grande Nazione.

Siamo uno Stato sovrano che si è sempre dichiarato neutrale e nostro compito è continuare a difendere la nostra identità statuale, seppur in un mondo in cui le cui relazioni fra Stati sono ritenute sempre più fondamentali, pena l’isolamento. Nel contempo occorre, però, essere in grado di capire fino a quanto è possibile erigersi a crocevia internazionale e centro di interessi economici in un già complesso scenario internazionale dagli equilibri molto delicati, conoscendo, a priori, i rischi e benefici che ci aspettano. Non potendo, stando alla realtà delle cose, disporre di questa premessa i timori e le perplessità sono inevitabili.

Partito Socialista

 

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