Politica

Gerado Giovagnoli, PSD, sulle gaffes e i veri errori

San Marino. In qualità di Segretario del PSD non ho nessuna difficoltà ad ammettere, come capita in qualsiasi organizzazione, che qualcosa sia sfuggito nelle comunicazioni tra me ed il Capogruppo Belluzzi e siano emerse apparenti posizioni divergenti.

Vista la preoccupazione dimostrata in un comunicato sguaiato e non degno delle ottime penne che scrivono per Adesso.SM siamo a rassicurare loro e la cittadinanza che il PSD non ha alcuna bega interna o differenza di vedute sulla vicenda dell’Accordo di Associazione con l’UE.

A differenza di questo, di cui nessuno si ricorderà più tra poche ore, le responsabilità vostre e del governo invece rimarranno a lungo.

Perché la verità fattuale è che a giugno sarà parafato l’Accordo ed ancora a fine marzo non c’è stato un vero e proprio dibattito ed il tema continua ad essere trattato con sufficienza, ritardato e lasciato ai margini del discorso pubblico e le cosiddette ed importantissime linee rosse sempre richiamate ma mai rese note.

La cosa paradossale è che, come tutti sanno, l’insistenza del PSD è perché siamo europeisti e non contro l’Accordo che si sta negoziando, coerentemente con la nostra storia e convintamente pure ora. Saremmo anzi soddisfatti se quanto prodotto dal governo, ammesso che siano vere le rassicurazioni sui contenuti dell’Accordo, fosse divulgato in aula e soprattutto fuori.

Siamo talmente convinti dell’importanza del progetto, che pur stando all’opposizione abbiamo lavorato per migliorare per San Marino, tramite nostri referenti europei, il testo dell’ottimo Rapporto Aguilar, in parti richiamate pure dal governo in un recente comunicato.

Il problema che è sommamente politico, ed affatto personale, e che soprattutto il Segretario agli Esteri continua ad ignorare, è la portata storica dell’Associazione all’UE e dei cambiamenti che dovremo applicare al nostro sistema, che richiedono un processo di digestione e di accettazione, senza il quale i nostri concittadini, su un tema notoriamente delicato come quello dell’integrazione EU e della sovranità, potrebbero opporsi ai detti cambiamenti.

È necessario sapere il prima possibile se saranno risolte con l’Accordo le vicende economiche sottolineate dall’ANIS e dai sindacati, se ci sarà o meno un referendum, quanto i cittadini e le imprese sammarinesi saranno equiparati ai corrispondenti europei.

A proposito di inaffidabilità, come fidarsi di un Segretario di Stato che cita nella relazione in Consiglio il fatto che il lavoro dei negoziati è visibile sul sito ufficiale degli Affari Esteri e la realtà, come si può vedere qui di seguito, indica che nulla è pubblicato e che gli ultimi incontri negoziali a Bruxelles sarebbero avvenuti a dicembre 2015? Non volendo dare del bugiardo al Segretario di Stato, pensiamo che sia comunque una bella gaffe, più grossa della nostra.

Il Segretario del PSD, Gerardo Giovagnoli