Politica

Il CUP (centro unico prenotazione) non funzione: il PDCS interpella

San Marino. Vista la delibera del Comitato Esecutivo dell’Istituto per la Sicurezza Sociale n.2 del 28 agosto 2017 con la quale è stata autorizzata la costituzione del Gruppo denominato “Centro Unico di Prenotazione (CUP)” per la gestione delle agende di prenotazione per le prestazioni ISS ed accettazione Ospedaliera;

Vista altresì la delibera del Comitato Esecutivo dell’Istituto per la Sicurezza Sociale e n.22 del 12 luglio 2018 con la quale ha attivato il progetto sperimentale di Centro Unico di Prenotazione presso l’Ufficio Prestazione – Prenotazioni Sanitarie e Socio Sanitarie e Portineria ed all’interno del quale è stato distaccato del personale interno dell’ISS;

Valutato che l’attivazione del CUP (peraltro in contro tendenza assoluta con l’Italia) nella nostra realtà di poco più 30.000 assistiti, sta creando un notevole disservizio e disagio ai cittadini poiché, anziché ricevere l’appuntamento e/o la prenotazione tramite il sistema informatico o contattando le segreterie di servizi devono recarsi presso un ufficio preposto (tra l’altro lontano dall’area sanitaria) o contattare telefonicamente il personale amministrativo preposto, senza che lo stesso personale, sia a conoscenza delle reali situazioni di salute del richiedente e quindi non idoneo ad effettuare una opportuna valutazione dell’urgenza delle prestazioni richieste;

alla luce delle suddette delibere del Comitato Esecutivo dell’ISS, si INTERPELLA il Congresso di Stato per conoscere:

  1. le motivazioni che hanno addotto il Comitato Esecutivo dell’ISS ad attivare il CUP;
  2. qual’è la procedura predisposta per l’attivazione del CUP o meglio, quale tipo di miglioramento in qualità ed efficienza dell’assistenza sanitaria è stata registrata finora e quale tipo di risparmio si preventiva di effettuare tramite il Cup;
  3. le motivazioni per cui non sono stati utilizzati gli operatori già formati all’erogazione di tale servizio, peraltro già collocati presso uffici preposti alla prenotazione;
  4. quali figure e qualifiche professionali sono state collocate presso il CUP e quale  formazione o training hanno ricevuto per essere idonei all’esercizio di tale professione;
  5. se le liste d’attesa sono sotto monitoraggio da parte della Direzione Generale e da parte della Direzione Sanitaria e quale tipo di intervento o correttivo è stato preso formalmente e sostanzialmente per ridurre i tempi d’attesa di ecografie, Tac, Rm, visite specialistiche,  indagini diagnostiche, tipo gastroscopie e colonscopie; prestazioni tra l’altro, aumentate senza esservi stata riduzione di specialisti dedicati;
  6. per quale ragione ci sono liste d’attesa bloccate nella pubblicazione on line sul sito dell’Istituto per la Sicurezza Sociale;
  7. se sono stati stabiliti i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), ovvero, i tempi massimi entro cui le richieste di visite di controllo devono essere evasi;
  8. chi verifica gli adempimenti per l’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) in condizioni di appropriatezza ed efficacia nell’utilizzo delle risorse (brevemente rinominato come Comitato LEA).

Il Gruppo Consigliare del Pdcs  

 

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