Massimo Montanari nuovo presidente del Partito Socialista
San Marino. Diversi gli argomenti all’ordine del giorno della direzione del Partito Socialista di ieri, convocata alle ore 18 e terminata in tarda serata . Prima di affrontare il dibattito sulla situazione politica e sulle prospettive del Partito, sono stati affrontati alcuni passaggi previsti dallo statuto.
Entrano in direzione: Roberta Canarezza – Virginia De Angelis – Claudio Gasperoni – Bruno Macina. Per acclamazione viene eletto presidente del Partito Socialista il dott. Massimo Montanari. Con un riferimento del Capogruppo Alessandro Mancini sulla attualità politica e come da impegni presi nell’ultima direzione il confronto si è poi sviluppato sul futuro del Partito Socialista e sulle linee di indirizzo della linea politica da attuare.
I dati macro-economici interni fotografano purtroppo una triste marcia verso la recessione, senza nessun segnale di crescita e di ritrovata fiducia nel sistema San Marino. I contraccolpi dell’azione governativa assieme allo scontro in atto senza precedenti nella storia della nostra Repubblica tra potere legislativo e potere Giudiziario si sono riverberati in maniera significativa sul Tribunale e sulla percezione dello “stato di diritto” .
I pericoli di un rischio al ribasso che il Fondo Monetario Internazionale aveva prospettato nel suo ultimo rapporto si sono purtroppo concretizzati e la visita del FMI appena conclusa, evidenzia in maniera ancor più robusta la necessità di dare urgentemente alla Repubblica di San Marino un modello economico sostenibile per far tornare il Paese a crescere e a prosperare.
Lo sforzo fatto in questi mesi dalle forze politiche di opposizione anche con le categorie economiche e le forze sociali, va in questa direzione, l’opera di ascolto di tutti – al contrario di quello che ha fatto la maggioranza – ora va tradotta in un progetto per il Paese, che sappia superare le diversità e che indichi chiaramente obiettivi, soluzioni e priorità .
San Marino ha bisogno di una politica migliore e l’impegno dei Socialisti in questa difficile fase deve essere più forte che mai, i Socialisti per storia – cultura – capacità di analisi e reazione hanno l’obbligo di dare a questo Paese una politica vera. Non basta andare nella direzione della riaggregazione dell’area riformista, serve un progetto politico con un messaggio più forte, un progetto politico che sappia caratterizzarsi per un forte appello alla società civile ed a tutte quelle risorse umane che desiderano riaccendere una speranza e dare un futuro a questo Paese, pertanto è giunto il momento di consentire a quei tantissimi cittadini che si riconoscono negli ideali propri della tradizione centrista, laica e moderata di trovare un nuovo spazio politico.
Un progetto politico in grado di riaccendere la speranza verso tutte le generazioni, un progetto politico con una base programmatica concreta in grado di dare risposte immediate sul piano economico in termini di sviluppo e stabilità , un progetto politico che dovrà inevitabilmente anche affrontare le riforme istituzionali .
C’è un vasto corpo elettorale, che corrisponde alla maggioranza di questo Paese, che ha di fronte a se un enorme vuoto politico di rappresentanza. Occorre gettare le basi per creare uno spazio politico nuovo e per certi versi, inedito per la storia sammarinese.
Un nuovo spazio aperto alla cultura moderata e a quella riformista, questa deve essere la sfida, o se preferiamo la scommessa, certo una scommessa non facile, lo sappiamo, perché dovrà avere connotati positivi, di apertura e di inclusione: parole dimenticate dalla politica odierna, ma che è l’unica strada percorribile per riconsegnare la credibilità spesso perduta alla politica stessa. Essere protagonisti con la gente e insieme alla gente ridare una speranza a questo Paese.
Non è affatto nostra intenzione rinnegare il passato o peggio ancora nasconderne gli errori e le responsabilità che invece ci assumiamo – ma è tempo di ripartire e anche in fretta!
La Direzione del Partito Socialista