Riccardi: finalmente i primi segnali di fine legislatura
San Marino. La politica è in estremo fermento sono iniziati finalmente i privi veri segnali della fine di questa legislatura, infatti, fra chi dai banchi della maggioranza fornisce dichiarazioni sibilline in trasmissioni pubbliche, fra chi, invece, dopo aver seriamente contribuito a spingere ancora più a fondo un Paese, ora abbandona la nave, sta crescendo in maniera costante la consapevolezza che questo Paese, questa cittadinanza, ha bisogno di una nuova classe dirigente. Una nuova maggioranza che proietti la nostra Repubblica nel prossimo decennio con idee più chiare su cosa fare e cosa voler essere nel prossimo futuro, dove sicuramente si sentirà l’esigenza di non fare più la politica dettata esclusivamente all’ottemperamento delle scadenze, ma quella che riesca ad avere una lungimiranza prospettica, fondamentale per uno Stato millenario che deve assolutamente ripartire. Per fare questo, invito la nostra cittadinanza a non ragionare più in maniera asettica sui simboli o sulle ideologie, li invito a soffermarsi e riflettere sui problemi, cercando per quanto possibile di tenersi costantemente aggiornati sui temi, sulle questioni, sulle persone che ruotano attorno al panorama politico, perché al di la delle sigle e delle modalità di espressione dei singoli concetti, ci aspetta una grande sfida, ci dovremo sobbarcare una serie di vicissitudini che nel corso della nostra storia sono state affrontate in maniera decisamente infelice, dovremo sforzarci di capire che solo tramite un serio e radicale confronto fra tutti noi potrà esserci un deciso cambiamento culturale, che ci porti a ragionare in maniera sistemica e non più sui tornaconto personale o oligarchico, uno sforzo decisamente importante, ma dal mio punto di vista fondamentale nonché necessario per imprimere una svolta epocale, dove le riforme si fanno e si affrontano tenendo conto della difficoltà del sistema, dove la tutela del welfare e di alcuni pilastri dello status quo devono essere alla base per ripartire, dove il riassetto del sistema bancario deve essere prioritario per ridare ossigeno alle nostre aziende, dove un eventuale debito non possa essere contratto solo ed esclusivamente per ripianare perdite pregresse, solo così nel prossimo decennio il nostro Paese riuscirà ad affrontare questa enorme sfida di riequilibrare la macchina pubblica e sistemica della nostra Repubblica. Non possiamo più aspettare i problemi sono tanti, ma con queste consapevolezze, con questa volontà, con questa voglia di tornare a sentirsi orgogliosi della nostra sovranità ed indipendenza, tutto sarà possibile, sicuramente non facile, ma alla fine del tunnel si vedrà la luce.
Dalibor Riccardi Consigliere Indipendente appartenente al Soggetto politico RES