DIM sulle Tlc: il Segretario Zafferani deve chiarire il suo progetto
San Marino. A seguito di incontri istituzionali e dell’intervista rilasciata dal Segretario di Stato alle Telecomunicazioni il 30 gennaio 2019 a SMTV, il Movimento Rete e Movimento Democratico San Marino Insieme rimangono perplessi e preoccupati sulle modalità di gestione del tema Public NetCo ed evoluzione del settore delle Telecomunicazioni sammarinesi. Qualsiasi operazione finanziata dallo Stato deve seguire logiche di investimento trasparenti, sostenibili e documentabili. Fino ad ora alcuni di questi elementi non ci sembrano trasparire con chiarezza.
Lo Stato di San Marino, per mezzo di AASS, ha creato un soggetto privato con il 100% di capitale pubblico, la Public NetCo. Questa scelta, da un lato condivisibile per snellire procedure e processi che ingessano la macchina pubblica, rappresenta di contro un rischio: quello di diventare uno strumento spregiudicato non sottoposto ad oggettivi controlli.
Premesso ciò, si chiede al Segretario una volta per tutte di chiarire pubblicamente 2 aspetti:
- Quali pratiche competitive sono state impiegate per arrivare a definire la partnership tecnologica tra Public NetCo e ZTE. É stato fatto un bando pubblico? É stata fatta una procedura negoziata tramite manifestazione di interesse? Di quali strumenti si è dotata la Segreteria per essere certi che ZTE rappresenta il miglior compromesso tecnologico sul mercato?
- Di quali strumenti Public NetCo si è dotata per diventare uno strumento flessibile utile, ma controllabile, non semplicemente atto a bypassare le Regole che lo Stato ha per acquistare beni e servizi. Quale set di policy AASS ha dotato la NetCo in termini di acquisto materiali, assunzione del personale e gestione ordinaria?
Domande del genere paiono banali ma, a quanto ci è dato sapere, nessuna di queste cose è stata fatta. Public NetCo è una azienda privata ma i soldi, fino all’ultimo centesimo, sono dei cittadini sammarinesi.
Le domande sopra poste richiedono una risposta chiara e puntuale, perché se da un lato è vero che San Marino ha bisogno di nuove infrastrutture per essere competitiva nel mercato moderno, dall’altro è altrettanto vero che le scorciatoie per ottenere più velocemente i risultati sono pericolose. E qui la NetCo corre il rischio di diventare una scorciatoia di Stato per spendere soldi pubblici, bypassando le regole della spesa pubblica. E se ci sono regole, quasi sempre è perché sono utili.
Fiduciosi di avere pubblicamente una risposta chiara e documentata, rimaniamo in attesa.
Movimento RETE – Movimento Democratico San Marino Insieme