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Segreteria Esteri: non abbiamo alcuna intenzione di costruire una centrale elettrica

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San Marino. “Tutto si è svolto nella massima trasparenza, sia per gli atti di Governo e sia per l’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi e il Governo non ha alcuna intenzione di realizzare una Centrale Elettrica a San Marino”.
Il Segretario di Stato agli Affari Esteri, Nicola Renzi, ha fornito precisa risposta a tutti i punti contenuti nella interrogazione presentata dai consiglieri del gruppo Rete-MDSI, sui rapporti con l’Azerbaiijan e la SOCAR, la compagnia petrolifera di Stato dell’Azerbaijan.
Fra i due Paesi è stato sottoscritto un Memorandum d’Intesa nel maggio scorso, in occasione della visita ufficiale a Baku del Segretario di Stato Renzi, in cui si sono gettate le basi per una serie di collaborazioni in campo politico, economico, agricolo, finanziario, educativo, scientifico, tecnologico, culturale, turistico, sanitario e consolare.
Del Memorandum, che ha valenza di carattere generale ed è preliminare ad eventuali negoziazioni future, è stata data ampia comunicazione in sede di Commissione Consiliare Permanente Affari Esteri, nella seduta del 25 giugno 2018.
Successivamente, nel mese di novembre, il Presidente Federico Crescentini ha sottoposto al Consiglio di Amministrazione dell’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi, un Accordo con la compagnia energetica azera SOCAR, considerato che il Memorandum tra i due Paesi prevedeva anche la cooperazione nei settori dell’energia, compresa l’energia rinnovabile, e dei trasporti.
Tenuto conto che non prevedeva alcun impegno economico e nessuna eventuale penale in caso di recesso, il CdA dell’AASS ha autorizzato il Presidente a sottoscrivere il documento, sottolineando la necessità di compiere adeguate verifiche di fronte ad una eventuale proposta economica e commerciale.
In merito alla richiesta dei consiglieri di Rete-MDSI sulla opportunità di collaborazione fra le due Aziende energetiche, il Segretario Renzi ricorda la partecipazione di SOCAR al progetto TAP, il gasdotto trans-adriatico, che sarà operativo nel 2020 e che fornirà circa 10 miliardi di metri cubi di gas naturale all’anno a numerosi Paesi, fra cui l’Italia, consentendo loro una maggiore diversificazione delle fonti di approvvigionamento. “Gli attuali azionisti del progetto – sottolinea Renzi – sono Snam (italiana, per il 20%), Bp (inglese, per il 20%), Socar (azera, per il 20%), Fluxys (belga, per il 19%), Enagás (spagnola, per il 16%) e Axpo (svizzera, per il 5%).

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