Nuovo look per i confini di Stato
San Marino. “Il progetto dei portali nasce per segnalare a chiunque entri nel nostro territorio, in tutti i suoi ingressi, che finisce un Paese, l’Italia, e si entra in un altro Stato, la Repubblica di San Marino, e per esaltare eventualmente la nostra storia e la nostra presenza e non, come viene maldestramente detto, per perdere un pezzo della nostra storia”. A dirlo in una nota è il segretario di Stato per il Territorio, Augusto Michelotti.
L’idea “nasce per eliminare un evidente stato di degrado di un vecchio portale e per dare un’immagine di apertura e innovazione verso tutti i nostri visitatori; per tale motivo sono stati scelti dei “totem”, simboli molto differenti dalle semplici insegne pubblicitarie”. Frecciata nei confronti di coloro che hanno criticato il progetto dei portali: “Naturalmente per chi è reazionario per costituzione mentale e di mestiere, risulta difficile accostarsi al nuovo e al bello con un minimo di positività, c’è sempre quella persistente paura di staccarsi dal passato che viene vissuto come un momento di sicurezza e sull’onda del più becero perbenismo si caldeggia una buona riverniciata dell’esistente demonizzando le nuove idee che avanzano. E così facendo non si fa nulla di nuovo e si parla male anche del bello. I tecnici dell’Ufficio Progettazione hanno rappresentato al meglio quanto richiesto, riuscendo con eleganza a mantenere il significato storico degli ingressi, studiando una forma che ricorda “il cippo”, pietra di confine utilizzata in passato come segno di limite territoriale, mantenendo lo stemma della Repubblica e la frase “Benvenuti nell’Antica Terra della Libertà” come nei portali d’origine, di ben chiaro impatto visivo e culturale per chi sopraggiunge a San Marino. Vorrei quindi fare i complimenti ai progettisti”. Tutti gli ingressi carrabili in territorio, ne sono previsti 20 in totale, “saranno dotati dei ‘totem’ e quindi tutti gli accessi in territorio avranno la loro segnalazione di confine; i modelli che verranno adottati saranno di tre tipologie diverse in rapporto alla dimensione e all’importanza della strada interessata.
Gli interventi dovrebbero cominciare dal confine di Gualdicciolo, che versa in grave stato di degrado e per il quale c’è una precisa richiesta dei cittadini tramite istanza d’arengo. Non ci saranno invece interventi per il confine di Dogana, dove verrà mantenuto il portale realizzato dall’architetto De Carlo.