Elena Tonnini su dimissioni Celli: l’ultimo atto di deferenza ai suoi padroni
San Marino. Intanto ci tengo ad esprimere come consigliere, la sensazione di imbarazzo che provo rispetto al fatto che Celli torni in quest’aula come consigliere. Egli ha dimostrato di NON essere privo di quella “passione di odio e amore” che caratterizza il giuramento di ogni consigliere della repubblica.
Celli a parole dice che si è dimesso per favorire il dialogo, nei fatti alimenta uno scontro tra poteri in questo paese. Attacca pesantemente gli attuali vertici di bcsm, e attacca apertamente il magistrato che sta lavorando alle indagini su Confuorti e sull’operazione titoli.
Celli dà un Consiglio ”si prosegua nell’azione avviata… Non possono bastare alcuni condizionali per interrompere il percorso avviato”. Ecco l’ ultimo atto di deferenza ai suoi padroni. Celli si dimette, ma preparando il messaggio di continuità cui il governo DOVEVA rispondere. Il governo risponde: anziché prendere distanza dal suo delirio conferma “rispetto al percorso che abbiamo intrapreso non ci sarà alcun cambio di rotta”
Può essere inteso in vari modi. Non si capisce bene se sia una minaccia, una rassicurazione o una promessa.
o forse è tutto questo insieme:
una minaccia -non bastano i danni fatti da Celli, continuerete quel lavoro! Se Celli ha lavorato così bene, viene da chiedersi perché si dimetta.
una rassicurazione – verso una maggioranza che inizia ad esprimere dubbi, come a dirgli: non abbiamo sbagliato proprio nulla.
Continuiamo a stare sul nostro piedistallo di creta.
Una promessa. Se ne va Celli, chi garantisce per i suoi padroni? Ci vuole una continuità.
Celli dice che “Banca Centrale è una multiforme e rissosa accozzaglia di persone”: lo dice all’attuale governance, rea di aver allontanato prima delle indagini chi stava usando Banca centrale per fare gli interessi di Confuorti e di Grandoni.
Celli non si è mai espresso cosi né verso Savorelli e Siotto, quelli che hanno eseguito l’operazione titoli, nemmeno verso i successori Moretti e Mazzeo che, dopo che BCSM li ha allontanati, l’ordinanza conferma: hanno usato il loro ruolo per favorire interessi particolari.
Mimma Zavoli dice che le cose non sono poi cosi nette:
lei ritiene dunque irrilevante ad esempio che Moretti abbia autorizzato l’apertura del conto interbancario in favore di un privato in Banca Centrale. Ed in particolare un conto chiesto dal CIS il 19 febbraio 2018, ed autorizzato il giorno stesso, ma intestato al soggetto acquirente del CIS. L’arabo Turki.
Non volete fidarvi dell’ordinanza? la maggioranza da marzo 2018 è a conoscenza dell’apertura illegale di quel conto, perché è stato ammesso apertamente proprio da Moretti e Mazzeo in una commissione finanze in cui c’eravate anche voi.
Per Mimma Zavoli non è poi possibile che siano coinvolte società di consulenza del calibro di Boston Consulting o RIA Grant Thornton (GT)
In effetti, e viene scritto, la legge sammarinese non permetteva che il lavoro dell’AQR fosse affidato ad una consulenza esterna, ma Siotto si fa fare un parere legale da tale Alessandro Giuliani, gli suggerisce proprio cosa deve scrivere affinché il lavoro venga dato a un consulente esterno (che poi sarà la Boston Consulting). E chi è Alessandro Giuliani? L’avvocato di Confuorti. Lo ricordate l’articolo di Advantage sul Corsera a firma dell’avvocato Giuliani?
Il paradosso incredibile è che dopo aver letto questo, il vostro problema non è che i dati sammarinesi delle banche sono arrivati fino in Lussemburgo a Confuorti che ora può usarli contro di noi, no. Per voi il problema è che l’ordinanza ce lo abbia scritto nero su bianco!
Giorgetti poi minimizza: l’opposizione parla di colpo di stato e l’ordinanza indaga solo il reato di amministrazione infedele – come se fosse poco comunque che un alto funzionario dello Stato tradisca il mandato di fiducia del paese che lo ha ospitato – ma le indagini sono estese alla relazione di segreto d’ufficio, all’ interesse privato in atti d’ufficio…ma a voi non preoccupa che tutti i dati del sistema sammarinese in questo momento siano in mano a Confuorti? Il problema sarà la pubblicazione dell’ordinanza o è la privacy di dati estremamente sensibili che ora sono in mano a Confuorti per aggredire il nostro paese? È dall’ordinanza che dobbiamo proteggerci, o da Confuorti?
Matteo Fiorini ieri ha detto: la pubblicazione delle ordinanze favorisce una parte politica o l’altra, le ordinanze alimentano la bagarre politica.
Se fossimo in un sistema politico sano, se emerge che una persona sta agendo in modo infedele, che sta agendo non al servizio del paese ma contro il paese, e la politica avesse la fortuna di venirlo a sapere non dopo, ma mentre la persona sta operando, in una situazione sana dovremmo essere tutti d’accordo che si dovrebbe intervenire subito per evitare che quella persona faccia ulteriori danni.
Qui invece, in un ambiente infiltrato, non solo non si interviene, ma anzi chi segnala è colpevole, chi chiede tutela per il paese cerca lo scontro.
Faccio un altro esempio: dall’ordinanza pare emergere che il Presidente di Cassa di Risparmio Zanotti favorisca pressioni indebite su chi può decidere che il prestito Leiton a Cassa non venga restituito alla scadenza. Si può reagire in due modi: come fanno Celli e Fiorini, dicendo che il tribunale è politicizzato e che cosi l’ordinanza offre all’opposizione un appiglio per attaccarci, oppure vedendo l’opportunità per tutta la politica insieme (e noi saremmo al vostro fianco per farlo) per intervenire ed avere in capo a strutture così importanti, in questa fase delicata, solo persone al di sopra di ogni sospetto. E non sarebbe giustizialismo, sarebbe prevenzione.
Se quindi un attacco dell’opposizione c’è, non è a causa della ordinanza di Morsiani, ma a causa del silenzio e della noncuranza.
Capite che il problema non è Morsiani o l’ordinanza, non è banca centrale, ma è chiunque non si immoli per la causa di alcuni segretari di stato, anche quando questa fa male al paese?
Il problema è che tra l’intervenire per tempo di fronte ad una nomina sbagliata, tra l’evitare che un progetto ormai palesemente infiltrato raggiunga il suo scopo (come nella cessione dei crediti che volete votare), scegliete invece di omettere ogni soccorso a questo paese pur di tutelare egoisticamente la sopravvivenza politica di qualcuno, tra la tutela del paese e la tutela di ogni vostro appartenente, scegliete l’appartenenza politica. E allora o si è col governo, in tutto quello che fa, oppure si è da abbattere.
Giorgetti ripete sempre: nell’ordinanza il CCR se ne esce bene perché ad esempio coi decreti di luglio 2017, in realtà non abbiamo fatto mica quello che ci ha chiesto Confuorti.
In parte è vero. Coi decreti scritti da Confuorti ed approvati qui in aula, non avete fatto TUTTO quello che voleva, non dite che molte cose sono state fatte (il togliere il potere al gestore dei fondi pensione ha permesso la distrazione di risorse pubbliche ad es).
Quello che non è stato fatto esattamente come voleva Confuorti, non è mica perché il governo si è rifiutato di farlo, e nemmeno perché avete scelto di bloccare l’operatività degli uomini di Confuorti. No. Semmai in quel periodo la cricca è andata in crisi tra di loro, e iniziando a litigare tra di loro, non ha dato più alle istituzioni che teneva in pugno delle indicazioni univoche.
Un po’ quello che emerge dagli sms di tale “Dotting Marino”, verosimilmente Marino Grandoni, quando lui invia a Celli la bozza di una interpellanza parlamentare…poi effettivamente depositata. Certo, i due testi non sono esattamente identici ma la gran parte del testo, il contenuto, e quindi lo scopo di quell’interpellanza è raggiunto. Luca boschi, Roger zavoli, michele muratori, sottoscrittori di quell’interpellanza l’avete scritta di vostro pugno, oppure Celli se l’è fatta scrivere da Grandoni?
Altra cosa che dite: “eh ma non vi basta celli adesso dite che è colpa del CCR, volete alzare il tiro”. Ma noi non stiamo mica parlando di un capriccio dell’opposizione c’è un’infiltrazione in atto nel paese ed il problema è che nessuno del governo ha dato retta, segretari del CCR in primis perché loro avevano e hanno un rapporto più diretto con banca centrale, nessuno ha mai ascoltato chi vi sta dicendo che con le vostre negazioni state favorendo la colonizzazione di gente che è qui per saccheggiare il nostro paese.
In diversi, Vanessa d’ambrosio, Matteo Fiorini, hanno detto: al centro di adesso.sm c’è il progetto politico. In questi 2 anni, il potere del gruppo dell’Advantage si è infiltrato in ogni progetto di adesso.sm sulle banche, le scelte non le ha indirizzate il programma di governo di adesso.sm ma Confuorti (il commissariamento asset) I commissari (mirella sommella , roberto venturini, pedrizzi, erano uomini di confuorti) il bilancio cassa (gli uomini messi da celli erano in costante contatto con confuorti), Aqr (societa di consulenza con dentro uomini di confuorti), la vigilanza dirottata in favore del CIS (dove Confuorti aveva debiti), fino agli appetiti sulla cessione dei crediti (il centro degli obiettivi di Confuorti). Cos’ha fatto Adesso.sm se non ignorare ogni avviso che arrivava rispetto a questa colonizzazione? E ignorandolo lo favorite, incoraggiate chi vuole depredare il nostro paese. Confuorti denuncia chi parla di lui in aula, perché vuole che non si parli di lui ed è esattamente quello che fate.
Di fronte al silenzio, finalmente alcune prese di distanze che iniziano ad esserci. In maggioranza, di fronte all’omissione di soccorso al paese, c’è qualcuno che ha dimostrano quantomeno di non voler alimentare questo progetto criminale che è ancora in atto e prende le distanze.
Ieri qualcuno in maggioranza per la prima volta lo ha detto: Ciacci si è rivolto ad una parte di maggioranza e non alle opposizioni quando ha detto che c’è qualcuno che appositamente vuole alimentare un clima di scontro.
E voi volete continuare a prendere decisioni di impatto sistemico per il paese, sulla base delle relazioni e consulenze di queste persone? Se noi diciamo di fermarci un attimo non è per cercare lo scontro ma perché chiediamo di tutelare il paese fermando le infiltrazioni affinché non interferiscano, più di quanto abbiano già fatto, come rischia invece di avvenire con la cessione dei crediti di Cassa. L’Ordinanza spiega i meccanismi usati per alterare, anche attraverso relazioni e consulenze, le decisioni da prendere istituzionale. E voi volete prendervi questa responsabilità, quando invece esiste una scelta, esiste sempre una alternativa.