Sanatoria edilizia straordinaria, proposta la proroga al 31 maggio 2019
San Marino. Si torna a parlare di Testo unico sull’edilizia nella Commissione consiliare convocata ieri pomeriggio e sera, in cui il Segretario di Stato per il Territorio Augusto Michelotti presenta nuove modifiche normative ai commissari e ai presidenti degli ordini professionali interessati, presenti in Aula.
In primis, già in comma Comunicazioni, per rispondere all’Ordine del giorno delle opposizioni, (presentato dal consigliere Stefano Canti, Pdcs) in favore del posticipo della dead line della sanatoria straordinaria al 30 giugno, il Segretario anticipa la proposta di prorogarne la scadenza di sei mesi, dall’attuale 31 novembre al 31 maggio, “con la possibilità di portare i documenti integrativi anche entro tre mesi successivi”. Altre proposte di modifica sono più tecniche, tra queste, l’interpretazione delle tolleranze sulla misurazioni degli edifici volte a “non produrre equivoci”. Da parte dei rappresentanti degli Ordini professionali si prende atto con favore della proroga, ma vengono esposti dubbi sull’interpretazione delle tolleranze. Duro invece il giudizio del commissario Pdcs Stefano Canti che sottolinea come a monte di tutti gli interventi correttivi successivi vi sia una norma errata: “Bisogna avere il coraggio di dire che il provvedimento è sbagliato- sostiene- e che si deve tornare in Aula: questa è onestà intellettuale”. Nel corso del dibattito, emerge anche il dato relativo alle pratiche depositate per la sanatoria straordinaria: in totale sono state 270 circa.
Di seguito un estratto degli interventi della prima parte dei lavori.
Comma 1. Comunicazioni
Stefano Canti, Pdcs
Rispetto alla richiesta avanzata da opposizioni per le audizione , dei tre punti richiesti all’ordine del giorno della convocazione ne è stato accolto solo uno, ovvero non ci sono le audizioni sollecitate, ma solo il riferimento del Segretario. Entrando in Aula invece troviamo sia il dirigente dell’ufficio Edilizia, sia i rappresentanti degli Ordini professionali. Non capisco sinceramente cosa sta succedendo e le motivazioni per cui non è stata accolta richiesta. Aggiungo poi un’altra cosa, relativamente al Comma 2 sulle problematiche del Testo unico. Proprio per facilitare questo dibattito ho chiesto il 9 di ottobre scorso all’ufficio per la Pianificazione Territoriale il materiale presentato da uffici pubblici e categorie su chiarimenti e interpretazioni del nuovo Testo unico. Se questo materiale fosse stato messo a disposizione dei consiglieri avremmo potuto fare una chiacchierata più approfondita, ma a due giorni dalla richiesta non ho ricevuto alcun materiale. Ho sollecitato il dirigente anche questa mattina e non ho ricevuto il materiale. Perchè ai consiglieri non viene messo a disposizione il materiale necessario all’approfondimento? Pongo poi domande al Segretario: noi come Dc abbiamo già presentato un Odg dove si chiedeva il posticipo per i progetti in concessione di sanatoria straordinaria. Primo perché entro ottobre c’è il pagamento della patrimoniale, poi la prima rata Igr… si sono accavallati diversi pagamenti e il posticipo può favorire òe adesioni. Quindi oggi rinnoviamo la richiesta di posticipo, con un Odg che presentiamo come tutta opposizione. La motivazione è dettata dal fatto che ad oggi presso l’ufficio Pianificazione territoriale sono state depositate circa 270 pratiche che hanno portato all’incasso di più di un milione di euro. Questo aspetto va preso in debita considerazione, visto che le pratiche da presentare crediamo siano ancora molte e il mese che manca non è sufficiente. Una proroga dunque è necessaria per dare più tempo agli studi per organizzarsi. Do lettura dell’Odg:
La Commissione Previdenza , Sanità, Territorio, (….) delibera di proporre il posticipo del termine per la presentazione delle domande di concessione edilizia in Sanatoria straordinaria dal 15 novembre al 30 giugno 2019 e dà mandato al segretario di Stato per il territorio e ambiente di provvedere ad emettere un nuovo decreto legge che preveda il posticipo di suddetto termine; di effettuare presso gli uffici preposti una verifica circa le responsabilità o quant’altro utile a comprendere se i progetti di sanatoria straordinaria debbano essere esclusivamente a carico dell’attuale proprietario o ripartite in maniera differente.
Alessandro Mancini, Ps
Mi trovo costretto a riaffrontare questa audizione con un intervento e considerazione già fatte sul Testo unico, tra prima e seconda lettura, che trovo oggi con evidenza cristallina. Ovvero non si può fare un TU dell’edilizia con norme che incidono sull’edificato. Oggi ci troviamo in una situazione estremamente delicata, per un settore già pesantemente colpito dalla crisi economica e che oggi si trova ingessato perché in molti casi gli atti di compravendita non possono essere fatti. Sono già stati posti correttivi, il Segretario ci ha posto l’ennesima interpretazione normativa, saremo costretti ogni 15 giorni a fare interpretazioni alla legge. Non credo fosse quello che colleghi di maggioranza vi aspettavate. Al di là che oggi ci siano gli ordini professionali, non credo si faccia bel servizio al lavoro. Bisogna che il legislatore si faccia carico di proporre al Consiglio Grande e generale una modifica della legge in materia urbanistica.
Elena Tonnini, Rete
Volevo soffermarmi anche io sulla richiesta da parte dei commissari di opposizione sulle audizioni a cui era stata data risposta che non è possibile eseguire audizioni perché l’unico interlocutore deve essere il governo. Le nostre richieste di audizioni sono state tutte puntualmente trasformate in semplici riferimenti del Segretario di Stato. Così oggi, fino alle 15.15, si sapeva che al comma 2 ci sarebbe stato solo il riferimento del Segretario e non degli Ordini e degli uffici competenti. Faccio un plauso al Presidente di aver rivolto gli inviti e di aver accolto le richieste dell’opposizione. Sappiamo tutti che sulla legge sono stati commessi e reiterati errori, prendo atto che ad oggi le Commissioni possono audire non solo i membri del congresso di Stato ma anche i presidenti di Ordini professionali e i tecnici. D’altra parte però le opposizioni sono state tenute all’oscuro fino alle 15,15 del fatto che ci sarebbe stata la loro audizione.
Iro Belluzzi, Psd
In farmacia vedo persone prendere tranquillanti a seguito dei provvedimenti della sanatoria, persone che pensavano di vivere in dimore rispettose di tutte e regole. Purtroppo per buona fede, affidandosi a tecnici e studi, acquistavano casa, magari non conformi e i cittadini ne restavano ignari. Quanti cittadini sono stati turlupinati e si trovano oggi nelle condizioni di dover sanare edifici abbastanza recenti?
Gian Carlo Venturini, Pdcs
Ringraziamo per la convocazione della Commissione su richiesta dei commissari di opposizione e per òa presenza degli Ordini. Il Testo unico è stato approvato quasi un anno fa e ancora ci sono discussioni sulle modifiche, non c’è ancora una soluzione definitiva alle problematiche di applicazione. Credo bisogna prender atto delle conseguenze del ‘non aver ascoltato’ da parte del Segretario in fase di discussione della legge e a oggi il risultato è che sono stati fatti solo una decina di rogiti, causando mancanza di entrate allo Stato e il blocco dell’attività immobiliare in un momento di difficoltà del settore.
Emanuel Gasperoni, Rf., Presidente
Nessuna presa in giro sugli ordini, al momento della convocazione non era giunta la loro risposta sulla loro presenza.
Eva Guidi, Ssd
In una precedente convocazione della Commissione c’era la richiesta dell’audizione del comitato esecutivo Iss e Fondiss e con i segretari Celli e Santi e avevamo fatto una riflessione se vi era effettivamente la possibilità di audire gli organismi richiesti. E ricordo che Comitato esecutivo già venuto in audizione più volte. Ed era programmato di lì a breve incontro con studio Boeri sul Prg. A me pare che la mancanza di disponibilità per le audizioni non corrisponde a quanto avvenuto. Per la convocazione di oggi ringrazio il presidente che ha fatto il possibile per avere gli ordini qui per consentire un dibattito approfondito per l’ennesima volta sull’articolo 79. E penso che il segretario Michelotti con numerosi incontri e riunioni abbia dimostrato tutto l’impegno e la volontà di riuscire a superare un problema, senza abbandonare il principio sacrosanto dell’articolo 79, che si possa trovare una strada operativa che dia la possibilità a chi acquista un immobile di sapere se vi gravano illeciti.
Augusto Michelotti, Sds Territorio
Questa è una commissione consiliare, non è il suo ruolo dare pareri tecnici che è quanto spetta alla Commissione politiche territoriali. Le pratiche richieste da Canti sono richieste tecniche inserite all’Odg della Cpt. Ci è sembrato non corretto inserirle nei lavori di una commissione politica e non tecnica. Non c’era volontà di nascondere niente a nessuno, i tecnici degli Ordini sono stati invitati ma le loro risposte sono arrivate in ritardo, la loro presenza è dovuta alla facoltà del congresso di Stato di invitare esperti e consulenti su norme specifiche e mi è sembrato corretto farlo.
Sull’Odg: lo rigetterei, tra le mie proposta di modifica vi è quella di portare la scadenza della sanatoria al 31 maggio, con possibilità di portare i documenti integrativi anche entro tre mesi dopo. Quindi, visto che il termine attuale è al 31 novembre, si porta la scadenza a sei mesi dopo.
Comma 2. Riferimento del Segretario di Stato per il Territorio in merito alla Legge 14 dicembre 2017 “Nuovo Testo Unico delle Leggi Urbanistiche ed Edilizie” e al Decreto – Legge 25 giugno 2018 n.70
Augusto Michelotti, Sds Territorio
Illustro la proposta di modifiche al Testo unico in particolare all’articolo 86 bis, proroga sanatoria, all’articolo 84 sulle definizioni norme finali transitorie, sul termine della prescrizione delle violazioni, all’articolo 78…
Rispetto alle pratiche presentate, che sono 270 circa, naturalmente, essendo la sanatoria una materia complessa dove si verificano continuamente casi diversi, le soglie di interpretazione e valutazione di tutta una serie di criteri sono un lavoro ponderoso. Poiché la variabilità è tale di situazioni eterogenee, è molto difficile incappare in due pratiche con stesso livello di interpretazione. Per questo si sono verificati negli ultimi mesi bisogni di chiarimenti e interpretazioni ed il perché dobbiamo fare delle modifiche di norme. Verrà consegnato un testo per aiutarvi nel capire su cosa stiamo intervenendo: in primis sulle tolleranze alle interpretazioni relative alla misurazioni degli edifici, del 2 e 4%, che vanno gestite per non produrre equivoci. Proponiamo di considerarle riportando gli elaborati del progetto originario approvato.
Maurizio del Din, Presidente Ordine Architetti
E’ al vaglio dell’Ordine l’interpretazione sull’articolo delle tolleranze, la proposta appare comunque migliorativa, l’abbiamo ricevuta oggi è da studiare. Purtroppo è vero quello che dice il Segretario, ogni pratica è un caso particolare e difficilmente la norma che dovrebbe aver carattere di generalità si può applicare ai singoli casi. Noi abbiamo rilevato difficoltà in tal senso, anche per questo ci si aspettava un numero di pratiche depositate maggiori, forse si va a rilento per la difficoltà tecnica delle pratiche. Cerchiamo che con le modifiche fatte si applichi meglio l’impianto normativo. Sulla proroga ne prendiamo atto, sicuramente sarà utile per portare a compimento le pratiche in corso.
Fabio Francioni, Presidente Collegio Geometri
Su tolleranze, riportare nella pratica la misura originale ci pare sbagliato, ci viene chiesto di riportare una misura anche se non corrisponde alla realtà. Il nostro indirizzo è che se la misura rientra nel 4% , la richiesta rientra in sanatoria, diversamente no.
Stefano Canti, Pdcs
Dal suo intervento Segretario non si è capito nulla. Il problema è la conformità edilizia, le misure che rileviamo sul posto devono essere conformi al progetto, ma nell’articolo 79 avete introdotto tolleranze per dire che, se c’è difformità, anche se lieve, la tolleriamo. Questo è il problema. Sono provvedimenti sbagliati- sia l’art. 79, sia il decreto successivo- e oggi torniamo con una proposta di modifica sulle tolleranze non condiviso con gli Ordini. Noi ci abbiamo messo tutta la buona volontà per venire qui oggi, ma la sua disponibilità non c’è. Questa è la realtà. Bisogna avere il coraggio di dire che il provvedimento è sbagliato e che si deve tornare in Aula: questa è onestà intellettuale, non dire che si va in Cpt a portare una interpretazione. E sono altre le modifiche che lei vuole portare in Decreto legge. Quello su cui pone l’attenzione il geometra Francioni è giusto: noi dobbiamo indicare la veridicità del progetto di sanatoria, la misura reale, poi le tolleranze si applicano sul momento, ma io come tecnico devo registrare il vero.
SMNA