Il debito pubblico e la strategia di copertura secondo Celli
San Marino. Il Segretario di Stato Simone Celli illustra in commissione finanze il debito pubblico, il suo ammontare e le linee di indirizzo in materia finanziaria. Ecco la sintesi del suo intervento nel report diramato da SMNA.
Simone Celli, Sds Finanze
In base alle linee di indirizzo della Strategia per il Settore Finanziario, l’intervento dello Stato si concentrerà sulla Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino e sull’eventuale polo bancario a forte partecipazione pubblica che potrebbe prendere forma a seguito del processo di consolidamento del settore creditizio auspicato dal Governo e dalla Banca Centrale.
L’ammontare dell’intervento pubblico sarà orientativamente dell’importo di 500 milioni di euro e potrebbe essere così configurato:
– 330 milioni di euro circa derivanti da emissione di bond statali al tasso di interesse del 2% da destinarsi a conversione assets non performanti Cassa di Risparmio;
– 120 milioni di euro liquidi da destinarsi a conversione assets non performanti Cassa di Risparmio ;
– 50 milioni di euro liquidi derivanti da destinarsi a aumento di capitale Cassa di Risparmio nel rispetto dai parametri sammarinesi attualmente vigenti (Tier1 all’11%) e a copertura della perdita di esercizio 2018 (10 milioni di euro del piano “5ter”).
Con l’intervento sopra descritto il debito pubblico in valore nominale raggiungerebbe la cifra di circa 840 milioni di euro. A Pil nominale attuale (circa 1,45 miliardi di euro) il rapporto debito/Pil si attesterebbe intorno al 60%.
Per ritenere sostenibile il livello di indebitamento pubblico, il Fondo Monetario Internazionale suggerisce di gestire le finanze pubbliche in modo oculato e rigoroso, mantenendo su base annua un ragionevole surplus di bilancio (spesa in conto interessi + avanzo primario) che potrebbe essere identificato nel 2% circa del Pil, cioè in valore nominale circa 28 milioni di euro.
Sulla base dei dati attualmente disponibili e delle previsioni per l’esercizio finanziario 2018, il quadro generale della finanza pubblica presenta un deficit strutturale di bilancio di circa 32 milioni di euro. Perciò, al fine di raggiungere l’obiettivo del surplus di bilancio pari al 2% del Pil, occorrerebbe reperire risorse finanziarie per circa 60 milioni di euro. Non si può ipotizzare di conseguire tale risultato già partire dall’esercizio finanziario 2019, in quanto richiederebbe l’adozione di misure eccessivamente depressive in un arco temporale troppo breve. Va impostata una strategia di medio periodo, che sia in grado di assicurare il raggiungimento dell’obiettivo del surplus di bilancio pari al 2% del Pil nel corso del triennio 2019-2021.
Si potrebbe prevedere una evoluzione del rapporto surplus di bilancio su Pil (a valore nominale attuale) di questo genere:
– 2019: 0,83% pari a 12 milioni di euro circa; (avanzo primario 0)
– 2020: 1,5% pari a 22 milioni di euro circa; (avanzo primario circa 10 mln €)
– 2021: 2% pari a 26 milioni di euro circa. (avanzo primario circa 15 mln €)
Quale informazione preliminare va puntualizzato che la spesa in conto interessi (510 milioni di euro al 2%) va quantificata su base annua in circa 10,5 milioni di euro.
In tale senso per raggiungere l’obiettivo dello 0,83% del surplus di bilancio in rapporto al Pil, per l’esercizio finanziario 2019 vanno reperite risorse finanziarie per circa 40 milioni di euro.
Per raggiungere questo obiettivo di bilancio nell’esercizio 2019 si ipotizzano le seguenti soluzioni:
· Maggiori entrate derivanti da Revisione Imposta Generale sui Redditi e da identificazione di nuove entrate di carattere extra tributarie:
· Minori uscite derivanti da Riforma del Sistema Previdenziale:
· Maggiori entrate (straordinarie) derivante da seconda rata della sanatoria edilizia:
· Maggiori entrate tributarie derivanti da ripresa economica:
· Minori uscite derivanti da riduzione della spesa pubblica:
Per il raggiungimento dell’obiettivo minimo dello 1,5% del surplus di bilancio in rapporto al Pil, per l’esercizio finanziario 2020 vanno reperite risorse finanziarie aggiuntive – rispetto al 2019 – per circa 15 milioni di euro (si noti infatti che nel 2020 non vi saranno le entrate derivanti dalla sanatoria edilizia).
Per raggiungere questo obiettivo di bilancio nell’esercizio 2020 si ipotizzano le seguenti soluzioni:
·Maggiori entrate tributarie derivanti dal consolidamento della ripresa economica:
· Maggiori entrate derivanti dall’introduzione dell’Imposta sul Valore Aggiunto (I.V.A.):
Per il raggiungimento dell’obiettivo del 2% del surplus di bilancio in rapporto al Pil, per l’esercizio finanziario 2021 vanno reperite risorse finanziarie aggiuntive – rispetto al 2020 – per circa 4 milioni di euro.
Per raggiungere questo obiettivo di bilancio nell’esercizio 2021 si ipotizzano le seguenti soluzioni:
· Maggiori entrate tributarie derivanti dall’ulteriore consolidamento della ripresa economica.