Partito Socialista: anno nuovo, scuola nuova?
San Marino. Che l’apertura dell’anno scolastico coincidesse con un probabile sciopero non è una novità. Forse lo è solo per chi, in questo mese e mezzo, si è interessato ad altro.
Circa due mesi fa la Segreteria alla Pubblica Istruzione aveva tentato di chiudere come poteva ogni polemica sulla scuola dicendo che alcuni plessi delle elementari non saranno chiusi e che le voci che circolano nel Paese sono prive di fondamento. Il nostro Partito, il 29 luglio scorso con una specifica nota stampa, denunciava la “sottile” strategia del Segretario alla Pubblica Istruzione.
La mancata ratifica del decreto, in agosto, avrebbe significato iniziare l’anno scolastico con gli effetti di legge in vigore e quindi fregarsene degli insegnati, delle famiglie, delle 2000 firme e anche dell’intero sindacato che ne chiede il ritiro e così è stato. E così facendo la scuola, argomento cenerentola della Segreteria Podeschi, sarà ancora rimessa in discussione aprendo tensioni nel Paese.
A chi giova tutto questo? Alla scuola, al corpo docente ed alle famiglie? Diremmo proprio di no. Per un settore importante e vitale per il futuro del Paese come quello della scuola, è imprescindibile un confronto tra tutte le parti in causa che possa sfociare in un nuovo progetto di legge. A suon di decreti non si fanno le grandi riforme ma si ammazza il confronto democratico.
Partito Socialista