Politica

Fusioni bancarie: si sta valutando la fattibilità

San Marino. Dopo i rumors, le preoccupazioni dei sindacati e delle opposizioni il segretario Celli parla chiaro: “Nessuna novità – dice – il dato è consolidato. Già durante la campagna elettorale, Adesso.sm parlava esplicitamente della necessità di avviare un processo di rafforzamento del sistema, anche attraverso l’ipotesi di accorpamento fra istituti di credito” e non fa mistero sulla lettera indirizzata ai vertici Carisp. Anzi, entra nel merito: “Nella nostra qualità di rappresentanti pro tempore del socio Eccellentissima Camera di Cassa di Risparmio, abbiamo chiesto alla Governance, al CDA, di valutare la possibilità e la fattibilità di eventuali aggregazioni con altri istituzioni bancarie”.
Perché aggregazioni? “Il consolidamento cui il Governo insieme a Banca Centrale sta lavorando è inevitabile”. L’obiettivo è molteplice: “Vogliamo un settore finanziario locale più forte ed efficiente. Dal consolidamento e dall’aggregazione riteniamo che possa emergere un settore in grado di competere anche all’esterno e in grado di avviare quel processo di internazionalizzazione indispensabile per dare prospettiva futura al comparto e soprattutto, prima preoccupazione, assicurare risparmi dei depositanti nelle banche sammarinesi”.
Salvaguardia dei risparmi, salvaguardia del lavoro: “Il processo di consolidamento potrebbe comportare la riorganizzazione nel numero di lavoratori impegnati nel settore finanziario. Ma solo quando avremo elementi concreti – dice Celli – avvieremo una fase di concertazione profonda per salvaguardare occupazione”.
Guarda alla stagione referendaria, che in questi giorni compatta le minoranze e che ha molto a che vedere con i temi in materia finanziaria, sposando in toto le posizioni della maggioranza: “Il confronto sarà massimo; siamo disponibili a ragionare su tutte le scelte da fare. L’auspicio è che la stagione referendaria non sia solo strumento per rallentare o interrompere il processo di risanamento”. (Fonte: San Marino RTV)