CSU sulla lettera anonima: l’obiettivo è liberare la gestione dei Fondi pensione?
San Marino – Nei giorni scorsi si è riunito il Direttivo FULI per predisporre l’iter che porterà, nell’ambito dello svolgimento del 19° Congresso Confederale CSdL, in programma il 29 e 30 novembre, ai Congressi delle quattro Federazioni. Quello della FULI-CSdL, in particolare, è stato fissato per martedì 6 novembre presso il Palace Hotel e riunirà circa 150 delegati, in rappresentanza degli oltre 2.100 iscritti sui quasi 4.000 lavoratori attivi e disoccupati che aderiscono alla CSdL; delegati che verranno eletti in occasione delle decine di assemblee che avranno luogo nei prossimi mesi di settembre ed ottobre, e che poi parteciperanno al 14° Congresso di Federazione e al 19° Congresso Confederale.
Inevitabilmente la discussione è scivolata sulla lettera anonima che ha tentato di gettare fango su diversi Dirigenti della CSU, a cui il Direttivo FULI ha espresso solidarietà, incitandoli a non farsi condizionare, assieme a tutti gli altri, nel portare avanti l’azione del movimento dei lavoratori, sfociato nello sciopero generale del 30 maggio scorso, con il quale le migliaia di manifestanti hanno chiesto “verità” e rivendicato “unità” per la risoluzione dei tanti e gravi problemi del Paese.
Evidentemente c’è chi teme che la CSU possa guastare i piani a qualcuno, al punto da cercare di screditarne i vertici tentando di farli passare come corrotti – ovviamente senza citare i relativi corruttori – e ciò risulta particolarmente evidente nel passaggio in cui è nominato anche l’attuale Segretario Generale della CSdL relativamente all’aggiudicazione degli investimenti del Fondo Pensioni.
I vigliacchi estensori della lettera anonima sanno bene che il Consiglio per la Previdenza opera da ben prima che il Segretario CSdL assumesse detto incarico attraverso un regolamento condiviso da tutte le sue componenti, per cui citare due persone come se avessero il potere di condizionare le altre dieci (prima del 2012 erano altre 6), equivale a far insinuare il dubbio che il presunto sistema corruttivo sarebbe stato in realtà molto ampio all’interno di questo organismo.
“È forse questo l’obiettivo – ha affermato il Segretario FULI Enzo Merlini – ovvero liberare la gestione dei Fondi Pensione da lacci e lacciuoli? La recente ordinanza del Giudice Morsiani relativa al ‘caso titoli’ fa trasparire che vi sono interessi esterni molto forti verso le risorse che il Paese può offrire, nonostante la crisi, ed il Fondo Pensioni è forse quella più appetibile.”
“A questo proposito – ha incalzato Merlini – la recente proposta di BCSM, che pare abbia il consenso del Governo, di investire tale gruzzolo in obbligazioni bancarie a lunga scadenza, garantite dallo Stato, peraltro senza che ancora si conosca la reale consistenza dei crediti non performanti e la situazione patrimoniale dei singoli istituti, mi pare alquanto pericolosa. Forse che la garanzia di uno Stato che ancora non ha definito con un ampio consenso come stabilizzare la finanza pubblica può tranquillizzare le migliaia di lavoratori e pensionati?”
Per tornare alla lettera anonima, il Direttivo FULI-CSdL ha apprezzato la sua immediata trasmissione all’Autorità Giudiziaria da parte della CSU con la richiesta di fare chiarezza nel tempo più breve possibile. A questo proposito Enzo Merlini ha ricordato: “Già in occasione del Congresso della FULI dell’autunno 2014, alla luce delle ordinanze del Tribunale che descrivevano un diffuso sistema di corruttele, traente linfa da un’economia basata in gran parte sul segreto bancario e sull’anonimato societario, affermavo che la classe politica e le forze sociali, le quali avrebbero dovuto assumersi la responsabilità di condividere riforme radicali, devono godere di un ampio consenso determinato anche dalla certezza di non aver ‘beneficiato’ di quel sistema. Auspicavo e auspico ancora che tutte le persone politicamente esposte, e così pure i Dirigenti Sindacali e delle Associazioni di categoria, siano passate ai raggi X dalla Magistratura per accertare ciò. Non so se questo sia già avvenuto (e magari non è stato reso pubblico): della qual cosa mi compiacerei.”
“Ora è necessario – ha proseguito Merlini – che nei confronti dei sindacalisti citati nella lettera anonima e di tutti coloro che hanno ricoperto incarichi dirigenziali, compreso quindi il sottoscritto, venga certificata la loro onestà e trasparenza, così come è necessario che vengano allo scoperto gli estensori e mandanti della lettera. Nel frattempo, ‘Uniti per il Paese”, continueremo senza paura la nostra battaglia per la ‘verità’ sulla situazione delle banche e la ricerca dei responsabili del loro dissesto, per fare in modo che i primi a pagarne le conseguenze siano costoro, e non i lavoratori ed i pensionati.”
FULI-CSdL Federazione Unitaria Lavoratori Industria