Sanità: ecco cosa cambia
San Marino. Attrarre e inserire stabilmente in organico persone e competenze migliori; favorire la mobilità interna fra ruoli e funzioni diverse; valorizzare le singole risorse; raggiungere l’equità nella remunerazione secondo criteri di meritocrazia.
Sono alcune delle finalità del Pdl “disciplina della dirigenza medica dell’ISS”. Si tratta di 31 articoli che verranno portati in Aula a Luglio. Tante le novità, a partire dal superamento delle disparità di trattamento economico e di avanzamento di carriera. Vengono quindi istituiti profili professionali unici e ben definiti, ciascuno con mansioni, competenze e remunerazioni chiare e identiche per tutti.
Si va poi verso la tanta annunciata “meritocrazia”, legando parte del compenso al raggiungimento di obiettivi prestabiliti e attraverso valutazioni disposte per legge. Il Dirigente, poi, sarà soggetto ad un periodo di prova di sei mesi. Per rendere l’ospedale più “appetibile” si regolamenta la libera professione sia intra che extra-moenia, convenzionata o anche allargata, con possibilità di scelta da parte del professionista di un rapporto esclusivo o non con l’ISS.
Come risposta al precariato, è prevista la possibilità del tempo indeterminato dopo periodo di prova e previo apposito bando.
Al personale medico in servizio verrà quindi applicata una nuova struttura retributiva composta da una parte fissa e una variabile di risultato. Per assicurare i trattamenti in essere è stata quindi inserita una norma di salvaguardia: si tutela così chi, nel passaggio alla nuova legge, dovesse subire un deferimento del suo attuale stipendio.
Riguardo al tetto massimo dei 100.000 euro, si rivede il limite per i professionisti dell’Iss. Nodo cruciale è quello relativo ai medici sammarinesi e residenti in pensione. In limitazione al momento di emergenza potranno, in deroga alla legge, continuare a svolgere il proprio lavoro presso l’ISS ad orario ridotto. (Fonte: San Marino RTV)