Politica

Religione cattolica nelle scuole: firmato accordo San Marino-Santa Sede

San Marino. A Palazzo Begni la firma – da parte del segretario agli Esteri Nicola Renzi e del Nunzio Apostolico Monsignor Emil Paul Tscherrig – dell’accordo bilaterale tra la Repubblica di San Marino e la Santa Sede per l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche. Presenti anche l’ambasciatore della Repubblica di San Marino in Santa Sede Maria Alessandra Albertini e, in rappresentanza della Diocesi, il Vicario Generale Monsignor Elio Ciccioni.
Nel siglare l’accordo, evidenziata l’importanza dell’insegnamento della religione cattolica nella formazione dei giovani, ma anche le relazioni sempre più strette tra San Marino e Santa Sede, in una comunanza di valori.

L’Accordo prende le mosse dall’O.d.G. presentato in Consiglio Grande e Generale nel febbraio 2017, che identifica il valore della cultura religiosa nel processo educativo della persona; si ricollega inoltre alla convenzione bilaterale tra i due Stati del 2 aprile 1992, che riconosce nei valori e nei principi della religione cattolica l’identità stessa del popolo sammarinese, la cui storia si intreccia alla leggenda del Santo Marino.
La religione cattolica continuerà pertanto ad essere impartita in tutte le scuole pubbliche sammarinesi, con uno status e una dignità formativa e culturale pari alle altre discipline curriculari; al contempo sarà assicurata ampia libertà di scelta allo studente, o a chi per lui, senza che ciò costituisca motivo di discriminazione.
L’Accordo fa infine riferimento a una successiva regolamentazione fra le Autorità istituzionali e la Diocesi locale, al fine di determinare i programmi e le modalità organizzative dell’insegnamento, i criteri per la scelta dei libri di testo, i profili degli insegnanti e il loro reperimento.
L’occasione odierna ha altresì rappresentato un momento di incontro e confronto sui numerosi temi propri del rapporto bilaterale. Renzi si è detto soddisfatto per la prosecuzione di relazioni eccellenti ed esclusive; stessa positiva valutazione e la volontà di rafforzare ulteriormente la cooperazione è pervenuta dall’Alto Plenipotenziario della Santa Sede.

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