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Passa con i soli voti della maggioranza l’odg sulla spending review

Giochi del Titano

San Marino. Il Consiglio Grande e Generale affronta per tutta la seduta odierna il tema della spending review, proseguendo il dibattito di ieri notte, al comma 17, “Presentazione del piano esecutivo pluriennale delle misure finalizzate alla riduzione e riqualificazione della spesa corrente”, sulla relativa relazione portata in Aula dal Segretario di Stato per gli Affari Interni Guerrino Zanotti. Il dibattito è molto partecipato e diversi consiglieri di maggioranza, come lo stesso Segretario, rilevano con favore il clima propositivo e civile in cui si svolge il confronto, malgrado da parte dell’opposizione non si manchi di portare critiche alla relazione, considerata troppo generica e priva di proposte e obiettivi, lamentando l’assenza di un’agenda di interventi puntuali. Tema più volte sollevato è quello della riduzione delle retribuzione del personale e, in particolare, la proposta di ridurre di un’ora l’orario settimanale dei dipendenti pubblici. Il Segretario Zanotti annuncia che verrà presentata formalmente al tavolo aperto con i sindacati già domani “una proposta per il taglio della spesa degli stipendi”.

Al termine del dibattito, non si giunge a una condivisione sull’ordine del giorno conclusivo presentato dalle forze di maggioranza. In dettaglio, il testo approva da parte del Consiglio la relazione del Segretario di Stato per gli Affari interni che identifica “le priorità per imprimere una svolta della gestione del settore con due obiettivi: ridurre l’incidenza della spesa sul bilancio dello Stato; organizzare il lavoro affinché efficienza, qualità e professionalità trasformino la Pa in un vero motore per l’economia”. Quindi individua che tali obiettivi siano conseguiti “mediante: la revisione dell’organigramma, anche attraverso accorpamenti e riorganizzazione degli uffici; l’individuazione di compiti e obiettivi per i dirigenti sui quali dovranno essere ex post valutati; (..) la formazione dei pubblici dipendenti; la valutazione preventiva degli organi di controllo sui provvedimenti normativi che richiedono spesa; la razionalizzazione degli acquisti, gli interventi di solidarietà generale e intergenerazionale, contenimento del costo del personale in ottica di equità”. Infine l’Odg “invita la Segreteria di Stato per gli Affari interni e l’intero Governo a mettere in atto al più presto gli interventi amministrativi e normativi capaci di raggiungere gli obiettivi sopraesposti, tenendo presente il necessario confronto e la contrattazione con le parti sociali in primo luogo in materia di rinnovo contrattuale e interagendo con l’imminente applicazione della normativa Icee”.
I gruppi di minoranza rifiutano il testo di Adesso.sm: “Non è in linea con quello che è stato il dibattito- sintetizza Alessandro Mancini, Ps- e non dà un indirizzo né politico, né tecnico”.   Per Giuseppe Maria Morganti, Ssd, al contrario l’Odg dà un mandato politico al governo, quello di trasformare la Pubblica amministrazione: “Chi si sottrae, o ha qualcosa da difendere o non ha le idee chiare o lo fa per partito preso, perché è all’opposizione e deve respingere tutto”. Prima di terminare la seduta l’Odg viene messo al voto: il testo viene approvato con 27 sì. Le minoranze non ritirano la scheda, anche per mettere in luce le difficoltà interne della maggioranza. I lavori riprenderanno domani con l’esame dei progetti di legge in prima lettura.

SMNA

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