RETE-MDSI: il disegno criminale della cricca di Confuorti per depredare il paese
San Marino. Chi ha supervisionato il commissariamento, la liquidazione coatta di Asset banca e la sua incorporazione in Carisp? Chi ha confezionato il bilancio in perdita da – 534 milioni di Cassa di Risparmio?
Chi ha deciso per la “spalmatura” delle perdite in 25 anni?
Chi ha illustrato il piano strategico per gestire le poste di bilancio di Cassa di Risparmio e i crediti Delta?
Chi ha visionato i dati dell’AQR, i dati della clientela inviati da tutte le banche a Banca Centrale?
Chi ha lavorato sulla riorganizzazione di Banca Centrale?
Chi ha deciso quali ispettori di vigilanza licenziare?
Chi ha scritto la finta lettera minatoria rivolta all’ex presidente di Banca Centrale Wafik Grais?
Chi ha deciso gli orari in cui andavano inviati i comunicati di Banca Centrale?
Chi ha scritto e emendato i 3 decreti di luglio 2017, quelli per cui i sammarinesi hanno manifestato sul Pianello?
Chi ha regalato 155 milioni di euro alle banche concedendo loro la possibilità di convertire il credito di imposta in debito pubblico (74 milioni solo al Cis di Grandoni)?
Chi ha bloccato i conti dei correntisti di Asset trasformando in obbligazioni quelli sopra i 50.000 euro?
Chi ha tolto temporaneamente i poteri al Comitato amministratore di Fondiss e creato lo spazio temporale per mettere in atto “L’operazione titoli” grazie alla quale Banca Centrale ha sborsato 50 milioni di euro per comprare da banca CIS i titoli di Confuorti e coprire così la posizione debitoria di Advantage Financial, delle parenti di Confuorti e della moglie di Siotto (membro Vigilanza Banca Centrale), socia di Confuorti?
Chi ha coperto i propri debiti al CIS con i soldi di Banca Centrale, tra cui quelli del Fondiss?
FRANCESCO CONFUORTI!
Questo è quanto emerge dalle ricostruzioni della polizia giudiziaria negli atti di indagine del Tribunale. Confuorti compare sotto diversi nomi: F. FC. A. Francesco, ma è sempre lui. È lui il dominus, è lui che decide. Da oltre un anno denunciamo le infiltrazioni, all’interno delle istituzioni sammarinesi, di personaggi legati a Francesco Confuorti, il finanziere italiano presidente e amministratore delegato della società Advantage Financial. Da oltre un anno avvertiamo i membri di maggioranza e governo riguardo gli interessi di Confuorti a San Marino, riguardo le sue pedine nei punti chiave (Cassa di Risparmio, Banca Centrale).
Da oltre un anno chiediamo ai membri di maggioranza e governo di prendere sul serio la documentazione che abbiamo loro consegnato. Ma niente da fare. Ci hanno accusato di essere complottisti, visionari, mistificatori che hanno il solo scopo di “dare una spallata al governo”, ci hanno detto che Confuorti è fantomatico, che non esiste. Invece le carte del Tribunale stanno facendo emergere una realtà ben diversa, quella che avevamo già prospettato un anno fa forse in maniera anche troppo ottimistica perché il “cerchio magico” di Confuorti è ben più ampio di come lo avevamo ipotizzato. Gli atti del Tribunale riguardo l’indagine sull’operazione titoli riportano i dialoghi via email, sms, chat tra Lorenzo Savorelli, l’ex direttore generale di Banca Centrale (quello del dito medio), Filippo Siotto e Mirella Sommella (vigilanza banca centrale), il coinvolgimento dell’ex presidente Grais e il cda montepaschiano di Carisp.
Il tribunale sta lavorando ma il paese è ancora sotto attacco. Le pedine riconducibili a Confuorti sono ancora ben presenti in Cassa di Risparmio, in Banca Centrale (l’ispettore Ugo Granata ad esempio) e il governo sta continuando a portare avanti iniziative e piani che affondano le loro radici proprio nella galassia Confuorti.
E di fronte a tutto questo Adesso.sm fa finta di niente, riduce tutto a una marachella, non ci pensa neppure ad affrontare i risvolti politici di quanto sta accadendo. Forse perché è consapevole che durante tutto il 2017, abbiamo fornito loro una infinita serie di occasioni per cambiare rotta, per evitare di arrivare a questo punto, per far saltare la cricca (ordini del giorno, mozioni di sfiducia, esposti): bastava che si levasse una sola voce contraria all’interno della maggioranza e invece il silenzio è regnato sovrano. Adesso.sm ha preferito dare la spallata al paese.
Movimento RETE – Movimento Democratico San Marino Insieme