Politica

Clima surreale ed imbarazzante in Commissione IV

Giochi del Titano

San Marino. Quella del confronto con i Presidenti degli Ordini professionali in merito all’articolo 79 del Testo Unico doveva essere un’occasione d’oro per trovare finalmente una soluzione condivisa per sbloccare la situazione relativa all’applicazione del suddetto articolo. Il Presidente dell’Ordine degli Avvocati ha infatti illustrato le conseguenze di quell’articolo, la cui inapplicabilità, già ampiamente annunciata in fase di dibattito della legge, si è poi verificata immediatamente dopo l’approvazione del nuovo Testo Unico: bloccate le compravendite di privati, banche e finanziarie, aste pubbliche. E non si tratta della valutazione di una singola categoria. Da quanto emerso tutti i professionisti che hanno avuto a che fare con questo articolo, si sono ritrovati in una situazione di stallo. Nonostante queste dichiarazioni, il Segretario Michelotti nega la gravità della situazione, che ricade su tutti coloro che vorrebbero acquistare o vender eun immobile a San Marino. L’opportunità di trovare soluzioni si scontra con l’improvvisazione politica. Anziché giungere in aula con una soluzione condivisa con gli Ordini, Michelotti porta in aula due opzioni che non soddisfano nemmeno la sua maggioranza. Soluzioni di cui gli stessi Ordini non erano a conoscenza, trovandosi a dover valutare ed esprimersi lì per lì su delle bozze di testo appena consegnate.

Le opposizioni proprio il giorno prima avevano sollecitato la Segreteria a consegnare con un minimo di anticipo una proposta, giunta la sera prima della Commissione. Non avremmo mai pensato che quel testo non fosse mai giunto nelle mai degli Ordini i quali si sarebbero dovuti esprimere tecnicamente in merito. Delle due proposte una, progressiva, modifica quegli articoli di legge considerati inapplicabili, mentre con l’altra si interviene con un decreto risolutivo nell’immediato.

L’imbarazzo ha raggiunto l’apice quando il segretario Michelotti ha dichiarato che lui stesso non concordava con una delle due proposte da lui sottoscritte. “Un consigliere di maggioranza mi ha chiesto di portarla ma a me non piace”, si giustifica così Michelotti, denotando una probabile spaccatura nella maggioranza oltre ad una sua incapacità a risolvere tale problematica. Peccato che si tratti proprio della proposta, quella del decreto, maggiormente condivisa dagli Ordini, i quali dichiarano la necessità di intervenire in modo risoluto anziché con modifiche che, non agendo sulla sostanza, rischiano di creare ulteriori ripercussioni.

Le forze di opposizione hanno quindi richiesto con un ordine del giorno che il governo intervenga celermente con un decreto legge, ma la maggioranza, impreparata alla situazione surreale, ha deciso di chiedere altro tempo. Evidentemente siamo di fronte ad un governo borioso che prima crede di poter fare tutto da solo, poi quando emergono i problemi anziché prendersi la responsabilità delle proprie azioni e risolvere la situazione, sceglie di dare priorità alle dinamiche politiche prendendo tempo per dirimere le scaramucce interne piuttosto che collaborare coi professionisti e trovare con loro una soluzione condivisa.

I commissari di opposizione della Commissione IV

 

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