Politica

Ciavatta: un’organizzazione ruota intorno a San Marino per farlo saltare

Giochi del Titano

San Marino. Qualche tempo fa, il presidente di Cassa di Risparmio Fabio Zanotti, intervistato da Rtv sulla questione della vendita degli Npl, aveva risposto: “La Repubblica ha bisogno del mio silenzio!” Viene invece il dubbio che sia lui, Fabio Zanotti, ad avere bisogno del silenzio della Repubblica. È questa un’opinione che sorge spontanea leggendo sul sito del Movimento Rete la trascrizione dell’intervento del capogruppo Roberto Ciavatta, pronunciato in occasione dell’ultima convocazione della commissione finanze. Un intervento che, stando alle cronache, non ha ricevuto risposte. Poiché vi si leggono azioni e atti che sollevano più di una perplessità, come il conto interbancario per muovere i soldi di un tale Ashraf, e consulenze che non hanno nessuna necessità di esistere, se non quella di elargire privilegi agli amici degli amici, abbiamo pensato di rilanciarlo sul nostro giornale. Merita di essere letto tutto con attenzione.

Roberto Ciavatta. Approfitto della risposta ad un’interpellanza che ci è stata consegnata ieri in cui chiedevamo come opposizioni alcuni elementi su Cassa di Risparmio, sulle consulenze attivate nel 2017 e domande anche sull’incarico fornito dal governo alla società Oliver Wyman nella persona del dott. Arcelli. La risposta, come spesso accade, è tutt’altro che soddisfacente. Viene allegato, per quanto riguarda Oliver Wyman, un disciplinare di incarico che fa seguito ad una delibera del Congresso di Stato. Come è solito, ci viene fornita solo la parte che fa comodo al governo. Si legge in premessa: “Al presente disciplinare viene allegato sotto la lettera a) il documento relativo alle condizioni generali di contratto che costituisce parte integrante del presente disciplinare”. Ovviamente a noi l’allegato A non è stato fornito, questo che abbiamo in mano non è un disciplinare di incarico ma il “proposito” di fare un accordo. Noi da questa commissione chiediamo di venire messi a conoscenza anche dell’allegato al disciplinare laddove vi siano elementi particolari molto interessanti. Ricordiamo infatti che nella seduta della commissione esteri di qualche giorno fa, lo stesso Arcelli – dopo aver avuto incarichi in Cassa di Risparmio, dopo aver avuto incarichi col governo – è diventato anche ambasciatore della Repubblica di San Marino. Questo del resto è il modo di fare solito di questo governo che avendo pochi contatti, appena ne ha una cerca di dargli tutti i premi possibili per evitare di perderlo.  Si vede molto bene, Segretario Celli, con tutti gli incarichi che avete fornito quest’anno nei cda con persone che hanno fatto dei disastri e se non sono dovute andare dopo pochi mesi.
Purtroppo questo è il dato di fatto allarmante, perché se si tratta di persone per bene e preparate, può andare bene, ma se si tratta di persone arrivate qui per conoscenze, la cosa è drammatica ed espone il sistema ad una serie di agguati che vengono da fuori.

E mi rivolgo proprio alla prima parte di risposta alla interpellanza laddove chiedevamo di fornirci una serie di elementi relativi alle consulenze attivate di Carisp. Oggi incontreremo cda e dott. Trombone, stiamo parlando di una fase estremamente delicata di cassa di risparmio, una fase in cui sarebbe indispensabile tagliare le spese il più possibile per cercare di tornare all’utile quanto prima. E invece c’è un elenco, solo per il 2017, di 750mila euro di consulenze l’obiettivo delle quali spesso è identico, cioè ci sono tre consulenze che hanno condotto come obiettivo ad un documento unico. Documenti finali delle consulenze che in numerosi casi non sono neanche stati approvati dal cda perché il cda nel frattempo si è dimesso. Parlo del cda di Romito, Segretario Celli, proprio quello che aveva nominato lei e che si è dimesso in quattro e quattr’otto. In altri casi si tratta dei documenti del piano industriale di Cassa di risparmio, costati, tramite la Boston, 180mila euro … appena approvato è stato disdetto, tanto che il nuovo cda ha dovuto attivare una nuova consulenza per fare un nuovo piano industriale. Questa sì che è grande efficienza!

In queste consulenze intanto salta all’occhio un elemento: Ria Grant Thornton e Grant Thorton Consultants, sono lo stesso gruppo (viene detto in premessa dal presidente Carisp Zanotti), riceve incarichi dal cda di Romito, Borri da quella gente lì, quelli che poi sui social scrivevano “sammarinesi non sapete fare niente, date retta a noi…” ce li ricordiamo no? E vi ricorderete anche che appena arrivati la loro preoccupazione è stata quella di quintuplicare il loro gettone, ma non solo, anche creare dei gruppi interni per cui, nonostante fossero 5 membri nel cda hanno fatto i sottogruppi da tre in cui aumentavano i loro compensi. A cosa servivano quei sottogruppi? A dare consulenze. E a chi le davano? Tutte alla Grant Thornton.
Così l’8 maggio viene data una prima delibera di incarico, il 21 luglio2017 vengono dati 3 incarichi, tutti lo stesso giorno, 3 incarichi per 30mila+52mila+60mila uno per analisi dei crediti delta (venuta molto bene , visto che li stiamo vendendo oggi), l’altro per specifiche tematiche di natura fiscale riguardante il gruppo Delta e l’ultimo per l’assistenza all’area Finanze della Carisp, sostituita poi da un’altra con lo stesso oggetto. Il 5 luglio altre 2 consulenze sempre alla Grant Thornton, per la due diligence su Asset banca e una per la due diligence fiscale e legale sempre per Asset banca. Non poteva essere solo una, due gliene abbiamo dovuti dare di incarichi. Questi 5 incarichi a Grant Thornton hanno condotto a 2 documenti, che non sono mai passati in cda perché il cda si è dimesso! Quando noi vi dicevamo “attenzione, avete messo dirigere la più  importante banca sammarinese un gruppo di persone che se ne frega della gestione di quella banca”  voi ci deridevate, forse non avevamo tutti i torti.

Ma c’è di più, e qui vengono le cose interessanti. Noi chiediamo nell’interpellanza chi personalmente fosse tecnicamente presente per queste società in Cassa di Risparmio. Per la Grant Thornton Consultants l’assistenza all’area finanza e all’area bilancio di Carisp, cioè due robine non da poco, il consulente unico è Raffaele Mazzeo, che un mese dopo viene messo in Banca Centrale. Raffaele Mazzeo viene pagato da Carisp, delibera quali debbano essere l’amministrazione, le risultanza di due diligence, il supporto per il recepimento delle note integrative e quant’altro , decide qual è la politica di Carisp dopodiché diventa il Vigilante di Carisp (nominato nella vigilanza di Banca Centrale) in concomitanza con il passaggio di Roberto Moretti: dal cda di Carisp  anche lui va in Banca Centrale senza poi volerci dimenticare che, il Consiglio Direttivo di Banca Centrale, due componenti, Antonio Kaulard e Fabio Zanotti che sono lì presenti quando vengono acquistati titoli da banche sammarinesi che non si capisce bene da dove vengano, quando viene fatto saltare il sistema bancario attraverso delle valutazioni di bilancio paradossali e parossistiche su Carisp, loro invece dal vigilante passano al vigilato. Raffaele Mazzeo unico consulente di Grant Thornton per Carisp…in realtà c’è indicato un certo Carlo Citro che però come qualifica risulta indicato come “assistente del dott. Mazzeo”. Nella Ria Grant Thornton c’è una tale consulente John Mazzeo, noi abbiamo ricevuto ieri la risposta ieri quindi non abbiamo avuto il tempo di verificare, ma non credo che ci saranno tanti Mazzeo nel mondo.

Dunque questo è lo stato delle cose, uno stato di grave dissesto non solo economico ma anche morale e politico. Ormai abbiamo la politica che si abbassa a dare il suo placet a qualsiasi tipo di forzatura e minimizza ogni tipo di forzatura. Tanto che ormai ne siamo abituati: pensiamo solamente agli incarichi dello studio Bazzani che viene assunto su Carisp su spinta di Fabio Zanotti… è un suo conoscente, un suo amico, vuoi non dargli 180mila euro all’anno per seguire Cassa di risparmio? Da chi viene sostenuto, subito, appena Zanotti lo presenta? Da Moretti che dice: “Bravissimo Zanotti, ci ha portato un avvocato di grandissima qualità e me lo porterà anche in Banca Centrale.” E infatti se lo porta in Banca Centrale. Quindi abbiamo lo stesso studio notarile che tutela e difende un soggetto vigilato (Cassa di Risparmio) e dall’altra parte tutela e difende il vigilante (Banca Centrale). Proviamo a immaginare se Banca Centrale dovesse attivare delle procedure su Carisp, cosa fa difende e attacca allo stesso momento?

Queste sono tutte anomalie che, se preoccupassero solo 4 membri di opposizione forse poco conterebbero, ma allarmano soprattutto chi ci guarda da fuori! Dopo è inutile venire qui con Banca Centrale, con quei due personaggetti che dovrebbero tornare a casa domani perché solo danni possono fare all’interno di quel consesso. Perché nessuno nega che siano necessarie delle riforme, ma non possono farle delle persone che hanno incompatibilità di questa natura! Mazzeo sanzionato da Bankitalia (per carenza di controlli) non potrebbe avere ruoli in Italia, noi gli facciamo fare il controllore…e infatti la vigilanza è saltata per aria grazie a lui! E adesso gli diamo il compito di fare delle riforme in Banca Centrale per renderla più operativa senza nemmeno che sappia ciò che dice. E io mi chiedo: avete confrontato il documento che ci avete dato la volta scorsa con qualche tecnico che non sia Mazzeo, che non sia di quella cricca lì? Io qui lo dico a titolo personale ma ne sono convinto, si tratta di una organizzazione che ruota attorno alla Repubblica di San Marino, non so di quale tipo, ma è un’organizzazione che sta facendo saltare l’intero sistema, e sono estremamente preoccupato. Perché vedo solo un’ipotesi, al di là delle semplificazioni e dei tentativi di tenere a bada la cittadinanza, vedo solo due possibilità. Il governo si sta impegnano in ogni modo per cercare di attivare delle linee di credito, per cercare di fare arrivare dei soldi a San Marino e oramai vista la situazione che ha creato, è indispensabile. Ma nelle condizioni attuali – con una Banca centrale di questa natura che ha fatto ridere il FMI, che fa ridere qualsiasi persona che capisca di banche – a San Marino non potrà mai venire un investitore serio.

Io sono estremamente preoccupato perché se arriveranno delle linee di credito saranno linee di credito che ci esporranno nei confronti di Bankitalia, ci esporranno! Perché potranno arrivare a San Marino solo liquidità e danaro che non possono essere portati altrove con queste condizioni qua: abbiamo una vigilanza che è saltata per aria, io voglio sapere quali sono i controlli e le ispezioni di Vigilanza da quando c’è questa vigilanza qui…non sanno nemmeno dove mettere le mani! (ho fatto questa domanda l’altra volta ma non c’è stato modo di ricevere risposta).

Noi ci troviamo con una situazione drammatica e io sono convito che questo governo stia cercando in tutti modi di trovare dei finanziamenti, va bene anche se passano per degli egiziani mezzi falliti che vivono nel circondario, debitori di banche che però incassano qualche decina di milioni…perché poi dopo fuoriesce sempre qualche cifra da quei dieci milioni… però, sono certo che nel momento in cui questo governo avrà tentato tutte le strade e dovesse non riuscire a fare entrare questa mole di denaro che serve per tenere in piedi il sistema (non serve per rilanciare lo sviluppo ma per tenere in piedi il sistema che è saltato) questo governo staccherà la spina. Perché l’unico interesse che ha questo governo è non doversi trovare lui nelle condizioni di dover mettere le mani nella carne e nel sangue dei sammarinesi, ma questo è quello che avete creato. Io non so come si esce da qui, evidentemente non potete saperlo neanche voi. Però avete creato una situazione estremamente drammatica, come se ne esce? Ne parleremo dopo nel piano di stabilità, ma c’è una piccola frase tra le tante sciocchezze di quello che non è un piano di stabilità ma un programma elettorale, c’è una frase condivisibile, che è quella di ripartire dalla credibilità. Non possiamo non ripartire dalla credibilità: verso i nostri interlocutori, italiani ed esteri. Per ripartire con la credibilità, certi personaggi vanno allontanati non vanno sostenuti. Noi non possiamo avere a capo delle nostre istituzioni e della nostra Vigilanza persone che non avrebbero un lavoro nella Banca d’Italia.

Dobbiamo recuperare le potenzialità che abbiamo, quelli che sono stati allontanati nel corso del tempo, e ripartire dal 2016 cioè da quando il Memorandum con Bankitalia era scritto nero su bianco su un documento di banca di Italia (ancora on line) se solo si fosse attivata la centrale dei rischi. Cosa che ci siamo ben guardati dal fare perché dovevamo difendere, nascondere i debiti di Confuorti, che poi sono scomparsi perché glieli ha comprati proprio Banca Centrale. Non solo Confuorti, un altro grande debitore era tale Ashraf.  Mohamed Ali, si chiama come il suo omonimo che glieli ha passati tramite un conto in banca Cis. E ovviamente ci troviamo di fronte ad una Banca Centrale che piuttosto che “regolare”, apre un conto corrente intestato al Cis su cui far passare i soldi di un privato per comprare una banca privata. E ce lo dice qui dentro, in quest’aula. Ovviamente noi abbiamo integrato segnalazioni che crediamo sia un nostro dovere come pubblici ufficiali, svolgere.

Chiediamo di mettersi una mano sul cuore, sulla coscienza perché se si vuol non far saltare in aria questo paese, credo dobbiamo metterci a fare verifiche dettagliate e portare a San Marino solo persone che non possono essere messe in discussione per i loro deliri. Si sta facendo esattamente il contrario, si stanno portando persone che fuori di qui non potrebbero lavorare.