Politica

La sanatoria e gli effetti bancari sui beni immobili ipotecati

San Marino. La sanatoria sui beni immobili, così tanto discussa e comunque approvata lo scorso anno, ha provocato la reazione delle banche. È un aspetto che forse non era stato preventivato, ma è un cittadino a farlo notare dopo aver ricevuto una lettera dalla sua banca. Lui, arrabbiato, a sua volta scrive su Facebook una lettera aperta al Segretario al territorio.

“Egregio Segretario al Territorio, con questa mia missiva la volevo informare, in caso non ne fosse a diretta conoscenza, della lettera che in data odierna (12 aprile 2018, ndr) la BANCA AGRICOLA COMMERCIALE di San Marino ha inviato a me, e penso anche a tutti gli altri correntisti che hanno Ipoteche con questo Istituto, una lettera nella quale dice che: attenzione alla sanatoria edilizia in atto sui vostri beni con legge 147/2017 in quanto, se non sarete in regola con la sanatoria attuale, i vostri beni immobili avranno sicuramente dei deprezzamenti, e questo si ripercuoterà sugli immobili dati in garanzia verso la nostra Banca pertanto… “

Cosa significa? Semplicemente che chi ha un immobile ipotecato dovrà presentare ulteriori garanzie. E questo ha scatenato le ire non solo dello scrivente, mai dei tantissimi che hanno postato un commento o hanno condiviso la denuncia. Il cittadino si chiede anche quanti capannoni sono in regola e se le aziende, già penalizzate dalla crisi, dalle tasse, dalla patrimoniale, eccetera, dovendo tirar fuori altri soldi da questa strozzatura bancaria, riusciranno a stare in piedi. O piuttosto, preferiranno chiudere.
“Credo che al momento della delibera – annota il cittadino –  nessuno dei 60 consiglieri si sarebbe aspettato una presa di posizione da parte delle banche di questo tipo. Ora signori miei ne pagheremo le conseguenze e tanti chiuderanno per questo balzello che serve solo a chiudere un buco, ma non una falla delle dimensioni che sappiamo, mentre farà ulteriormente affossare tanta, ma tanta gente… Viva San Marino!”

Abbiamo omesso il nome del cittadino non tanto per questione di privacy, visto che la sua denuncia è pubblica, quanto piuttosto perché al di là del nome, è il problema generale che lui solleva, ad essere assolutamente degno di essere preso nella massima considerazione da chi di dovere.

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