Politica

Pdcs: rischio di implosione per l’ISS, tutti i medici sono in fuga

San Marino. Abbiamo già denunciato da tempo che il numero dei medici che lascia il posto di lavoro presso il nostro Ospedale è in aumento. La situazione è allarmante ed in molti reparti non solo sono venuti meno importanti professionalità ma solo la grande disponibilità degli operatori, anche oltre gli orari e turni di lavoro, evita il tracollo dei servizi. Il Segretario Santi in sede consiliare ha affermato che si insegue quotidianamente l’emergenza legata dalla fuga dei medici ma le scelte effettuate confermano l’assenza di un progetto sanitario e politico capace di invertire il declino in atto. È ormai evidente il piano di azione del Segretario Santi e del Comitato Esecutivo ‐ attivazione di collaborazioni e convenzioni per tamponare l’interruzione dei servizi; ‐ l’emissione di bandi di concorso internazionali per l’assunzione di personale ‐ come dal recente decreto delegato 12 marzo 2018 n 26.
Sono soluzioni che denotano il fallimento di ogni pianificazione sanitaria.
Gli accordi di collaborazione e consulenza avvengono con costi sproporzionati ‐ basta confrontare le recenti delibere del Comitato Esecutivo ‐ e non garantiscono rapporti continuativi di servizio. Così é per la convenzione nell’allergologia, nelle specialistiche, nella cardiologia per gli ecodoppler. Costi superiori ai medici in organico, non garantiscono continuità di servizi e di reperibilità determinando gravi lacune come recentemente avvenuto per la reperibilità in cardiologia. E’ inutile fare bandi internazionali prima di aver stabilizzato il rapporto di lavoro dei medici che già operano nell’Ospedale. Concediamo ai medici italiani la residenza ma non emettiamo i concorsi o stabilizziamo il loro rapporto di lavoro e gradualmente cercano altre soluzioni professionali altrove.
Interveniamo subito per frenare l’implosione dell’ I.S.S.
‐ stabilizzazione dei rapporti di lavoro per i medici già in servizio;
‐ attivazione di accordi di prestito di medici in forza presso altri nosocomi;
‐ attivazione degli accordi sottoscritti dal Segr. Mussoni con l’Università Cattolica di Roma per riservare posti a studenti sammarinesi interessati a seguire il corso di laurea in medicina o specializzazione per avviare una pianificazione del futuro della nostra Sanità.
‐ In passato erano già stati attivati accordi per il prestito di medici da altre strutture sanitarie di Ferrara e Roma.
‐ regolamentare in maniera chiara la libera professione per offrire condizioni concorrenziali con quanto già avviene negli altri Paesi.
Non ci possiamo rassegnare al declino della nostra Sanità.
Tanti errori non possono trovare la giustificazione solo nell’incompetenza di chi governa oggi la Sanità. Respingiamo con forza l’alternativa di una chiusura di servizi e reparti e favore di strutture dell’Emilia Romagna che potranno beneficiare delle entrate per le prestazioni ai nostri cittadini anziché investire le nostre risorse nel ricreare i poli di eccellenza distrutti dalla politica fallimentare di Adesso.sm.
Gruppo Sanità del PDCS

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