Il PSD e lo sceicco bianco che svende illusioni
San Marino. Lo sceicco bianco, nel celebre film di Fellini, non compare mai direttamente sulla scena ma resta invisibile. La correlazione pare evidente se riferita agli “eroi” – oggi in carne e ossa – che si muovono in questa ed in altre vicende di attualità nostrane. Quanto valgono i sogni dei sammarinesi considerati alla stregua di ingenui provinciali? Perché, in questa comparsata che può apparire lieve, si prende atto che è iniziata la svendita delle illusioni.
Proprio non si riesce a mantenere la rotta della cautela, del buon senso, della responsabilità, spesso, all’opposto, si scade addirittura nella caricatura, nella parodia, nella farsa, nel macchiettistico. La torre da 33 piani, l’hotel a 7 stelle, l’aeroporto al quale viene spontaneo accostare la monorotaia delle meraviglie. Ci chiediamo quale sia il valore aggiunto in questo tipo di sparate, oltretutto le abbiamo già sentite in passato. Dov’è la prospettiva? Confezioniamo un ibrido tra modello monegasco e lussemburghese?
Viene da domandarsi cosa pensino quegli imprenditori seri che ancora scommettono sul nostro Paese. All’ennesimo “libro dei sogni”, poco originale, non credibile, totalmente insostenibile e mal rappresentato, diciamo: no! La politica deve saper dire: no grazie! Ci siamo già passati recentemente, abbiamo una dignità, abbiamo una storia di cui siamo fieri ed orgogliosi. La politica ha il ruolo di elevarsi rispetto a proposte mirabolanti, deve tracciare la rotta, tenere il timone, ed evitare di inseguire e percorrere strade imprudenti.
Di argomenti che avviliscono purtroppo ce ne sono a bizzeffe. È stata da poco assegnata l’ennesima consulenza per il “progetto paese” con annessa partenza dei relativi denari verso la solita multinazionale, per arrivare non si sa dove, perché con quello che Adesso.sm definisce il “tavolino autarchico” – associazioni sindacali datoriali ed opposizioni – ci si ragionerà poi. Adesso paghiamo poi vedremo.
L’approccio megalomane sulle residenze elettive poi, altro tema che deve far riflettere il Governo e tutti i sammarinesi: solamente 2 rilasci in così tanti mesi è un risultato pessimo, considerando addirittura il limite posto ad un massimo di 100 richieste. Serve riportare al centro dell’attenzione la percezione sul futuro di San Marino, i suoi collegamenti con il resto del mondo e l’Europa soprattutto.
Con le notizie pubblicate su giornali internazionali riguardanti San Marino, la perdita di posizioni nella classifica internazionale “Doing Business”, emerge il poco impegno di questo Esecutivo volto ad accrescere la reputazione del nostro Paese all’esterno, unico mezzo attraverso il quale si possa ritornare appetibili e finalmente aperti al mercato europeo; in queste condizioni nessun investitore internazionale porterà qua i suoi capitali. Non ne basta solamente uno, dobbiamo rifiutare l’idea che sia soltanto uno.
Quindi la maggioranza torni con i piedi per terra: è assurdo che parli lei di allarmismo, di clima da “guerra civile”; un Paese assiste alla noncuranza del socio – Governo – mentre viene approvato un bilancio di Cassa di Risparmio in perdita di 534 milioni, poi corretto con il pasticcio della spalmatura in 25 anni, questo il vero comportamento che genera e ha generato allarmismo! Ve lo dicemmo – le opposizioni tutte – in ogni modo che tutto ciò andava evitato.
I fatti che riguardano il mondo bancario rimangono inesorabilmente all’ordine del giorno, anche grazie alle recenti mascherate, e alimentano un circolo vizioso che sta diventando incontrovertibile. Governo e maggioranza si dovrebbero preoccupare dei danni arrecati al sistema finanziario, figli di atti e fatti concreti che la propaganda di parte non riesce più a celare, perché le ripercussioni sono diventate reali e si toccano con mano. Adesso andate avanti, ma badate bene, ci state andando da soli, senza il Paese.
PSD