RETE-MDSI: ricchi e poveri
San Marino. Da che mondo e mondo le crisi e i dissesti finanziari colpiscono i più poveri. I pesci grossi sanno sempre come ingannare il prossimo e arricchirsi alle spalle della popolazione. In questo periodo si chiedono sacrifici ai cittadini, e se ne chiederanno di molto maggiori se non invertiamo la tendenza e non mandiamo a casa questo Governo di inetti: patrimoniale, tassa sui veicoli, minimum tax e indebitamenti folli dello Stato per salvare le banche. Sullo sfondo riforme dure su pensioni e stipendi.
Ci si potrebbe anche mettere il cuore in pace e constatare, amaramente, che tutti dobbiamo fare uno sforzo per rimetterci in piedi. Ma questo lo si può fare solo se vale per tutti, nessuno escluso, iniziando a togliere a chi ha di più. Invece no. Cari concittadini, mentre noi prendiamo sempre meno e paghiamo sempre di più ci sono personaggi che ottengono promozioni dettate dalla fedeltà al potente di turno, e nelle banche controllate dallo Stato pare ci sia chi si aumenta lo stipendio nel silenzio assoluto, da solo, affidandosi incarichi inesistenti. Così il Governo aumenta lo stipendio dei manager e dei dirigenti, eliminando il tetto degli stipendi che tutti i cittadini avevano votato in massa.
E nel frattempo il membro del CdA di una banca, che già è ben pagato, si auto-assegna ulteriori 60.000 euro per tenere i “rapporti con l’ordine degli avvocati”. Non sa (domanda retorica) che quei 60.000 euro equivalgono a vari stipendi annui di una persona normale! Quello che sta succedendo nelle banche controllate dallo Stato, Cassa di Risparmio e Banca Centrale, grida vendetta e ci auguriamo che la magistratura faccia chiarezza prima che questo Governo riesca a bloccare anche quella!
Le consulenze date a grappoli, a 40-50.000 euro a botta, ad amici e amiche per incarichi inutili, la connivenza con i Savorelli di turno che hanno depredato il nostro Paese nel silenzio più assoluto mentre il Governo si guarda bene dal perseguirli (anzi, idealmente al suo fianco, ne conferma l’operato minimizzando sul furto del caso “titoli”), sono un oltraggio.
Gli avanzamenti di carriera dati a membri di CdA “accondiscendenti”, che hanno lasciato che si compissero manovre eterodirette in cambio di una piccola prebenda personale, sono la dimostrazione di una continuità nel depredare gli ultimi spiccioli rimasti, colpendo i cittadini per salvare la faccia e il portafoglio di gente di partito con le radici nel passato.
Faremo chiarezza e colpiremo coloro che sfruttano il proprio ruolo per tornaconti personali. Coloro che si inventano mansioni per garantirsi stipendi d’oro immeritati. Coloro che servono il potere ciecamente prestandosi ad ogni nefandezza. Coloro che usano i benefit del proprio ruolo per spese personali, rubando come ruba un ladro di galline, avidi di denaro come dei morti di fame!
Non c’è niente da fare: la suddivisione sociale rimane sempre quella tra ricchi e poveri: i primi sempre più ricchi e sfacciati, coi loro legami con il potere, i secondi sempre più presi per i fondelli e tartassati. A meno che i secondi, cioè noi persone normali, non alzino la testa e pretendano giustizia! Cari concittadini, alziamo la testa contro queste continue, sfacciate provocazioni.
Movimento RETE – Movimento Democratico San Marino Insieme