Grandi manovre in aerea riformista
San Marino. Si sono ritrovati di nuovo al tavolo del confronto per la creazione di un grande progetto politico che unisca le forze dell’area riformista. PS e PSD, dopo il comunicato congiunto dei mesi scorsi, hanno di deciso di strutturare l’obiettivo attraverso incontri bilaterali. Non ci sono preclusioni, al progetto sono chiamati partiti e movimenti, sia di maggioranza, sia di opposizione. Il collante, è il giudizio comune su temi di attualità, come la crisi finanziaria ed economica e il timore delle conseguenze che potrebbero riverberarsi sul welfare. “Sono in pericolo – hanno sottolineato – conquiste sociali come lavoro, sanità e istruzione”. “Un Incontro importante – ha commentato Alessandro Mancini – non solo per l’analisi compiuta ma anche per le prospettive che le forze politiche devono mettere in campo per dare speranza al paese”.
Non si parla ancora di un nuovo soggetto politico, ci vogliono tempi e modi per far crescere le idee. “C’è un’area socialista riformista che in questo momento è troppo frazionata e non rappresenta al meglio i suoi tanti elettori” ha analizzato il segretario socialista. Ma ancora ci sono diverse sensibilità, anche dentro il PSD. Dalibor Riccardi ha invitato alla prudenza: “Nessuno è contrario al progetto a priori ma bisogna trovare le condizioni migliori perché sia dibattuto e sostenuto in ogni sua fase all’interno del partito”. Insomma, il capogruppo ritiene un errore spingere sull’acceleratore senza il confronto con la base, l’unica a poter decidere. “Spetta poi alla classe dirigente – ha spiegato – interpretare la sua volontà.”. La questione verrà affrontata negli organismi anche se il segretario Nicola Ciavatta ha ricordato che il suo mandato congressuale è proprio quello di rilanciare il dialogo con le forze riformiste. Non escludendo quindi anche SSD. “Ovviamente – ha aggiunto – non deve essere un’operazione verticistica, la base ci dirà che strada prendere anche se dobbiamo essere noi vertici a dimostrarle che siamo in grado di instaurare un dialogo lasciando da parte vecchie ruggini”. Condivide quanto sostenuto da Mancini: c’è bisogno di riaggregare un’area evidentemente troppo frammentata e che ha come comune denominatore la difesa dello stato sociale. Gli incontri bilaterali vanno quindi avanti. Psd e Ps si confronteranno a breve anche con Movimento Democratico.