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RETE-MDSI: “Turki, benvenuto.sm”

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San Marino. Il report finale del Fondo Monetario Internazionale (FMI) conclama la bocciatura del Governo targato Adesso.sm su tutta la linea portata avanti nell’ultimo anno. Se da un lato viene certificata la stagnazione dell’economia sammarinese che cresce pochissimo al cospetto di realtà simili alla nostra, che al contrario hanno incrementi anche a due cifre, a destare preoccupazione è l’incremento del rapporto debito/Pil passato in un anno dal 22% al 56%, dovuto soprattutto alle perdite di Cassa di Risparmio.
Non può passare inosservata la tiratina di orecchie del FMI e la conseguente retromarcia di Celli rispetto ai 200 milioni di titoli di debito pubblico portati con un blitz nell’assestamento di bilancio di agosto e poi miseramente ritirati.
Non può passare inosservata la certificazione di un bilancio dello Stato per l’anno 2018 farlocco in cui non sono stati posti a bilancio i 480 milioni a coperture del debito di Cassa, nonostante che in sede di approvazione tutta l’opposizione avesse rimarcato la loro assenza. Ora assistiamo alla sceneggiata della delibera post-datata di riparazione che esce fuori dal cilindro dopo il ritorno a casa del FMI e così probabilmente il bilancio dello Stato dovrà essere rifatto.
E non può passare inosservata la bocciatura della conversione del Credito di Imposta concesso alle banche in titoli di debito pubblico. Il FMI ha sentenziato che la conversione comporterebbe un ulteriore incremento del debito pubblico che diventerebbe insostenibile per il nostro Paese.  Anche in questo caso assisteremmo ad una patetica retromarcia del Segretario Celli che a luglio aveva deciso di regalare quasi 200 milioni di euro alle banche, ma per fortuna a tutto c’è un limite! Sorpresa delle sorprese…a dircelo è il FMI.
A proposito del Credito di Imposta, ci chiediamo se il compratore arabo del CIS sia stato informato che non verrà più convertito in titoli di debito. Non sarà facile spiegargli che ha comprato una banca sulla fiducia (che probabilmente servirà a lui per fare altro), con la promessa che 74 milioni di carta straccia sarebbero stati tramutati in titoli di credito nei confronti dello Stato, e che invece rimarranno tali…carta straccia.
Pare di trovarci difronte ad una sceneggiatura di un film di Totò, in cui il protagonista riusciva a vendere ad ignari turisti la fontana di Trevi. Crediamo che Turki avrà ben poco da ridere nel ritrovarsi a fare la parte del turista.
Lui che poteva permettersi una villa a Malibù, un atollo polinesiano, uno chalet nel Canton Vallese, invece ha scelto di venire a vivere a San Marino dove abitava Piruncin, sulla costa dietro all’Azzurro.

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