Politica

Rete e MD su Cassa di Risparmio: un uomo solo al comando

San Marino. Sono passate appena 2 settimane dall’incontro avvenuto a Palazzo Begni fra le forze politiche al termine del quale Celli dichiarava: “Non abbiamo alcun elemento informativo rispetto alla possibilità che il Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio si stia apprestando a cedere in blocco i crediti deteriorati (NPL) appartenenti alla medesima istituzione bancaria”.
Qualche giorno dopo il Consiglio Grande e Generale a fronte delle continue voci in merito ad una possibile cessione dei NPL, approvava all’unanimità un ordine del Giorno in cui si prevede che eventuali proposte di cessioni siano passate preventivamente al vaglio della commissione finanze ovvero poste all’attenzione del paese prima di assumere qualsiasi decisione in merito.
Voi direte “ma è logico”! In un Paese normale, davanti ad una decisione così importante che prevede la vendita in perdita di crediti a cui lo Stato dovrà far fronte, sarebbe la logica ad imporre una ampia condivisione con tutte le parti politiche e sociali del paese. A San Marino no, non funziona così!
A San Marino il presidente di Cassa di Risparmio, durante la riunione di venerdì 19 Gennaio, porta a conoscenza di tutte le forze politiche che esiste una trattativa avviata da tempo per la cessione degli NPL, che entro fine mese si apriranno le buste con le offerte economiche, che la volontà è di cedere il pacchetto crediti di Delta, anzi non se ne può fare a meno (secondo lui). Tutto questo nello stupore generale di forze politiche di opposizione e maggioranza, governo e membri del CdA di Cassa stesso presenti a quella riunione.
Fa specie vedere i volti allibiti di chi dovrebbe lavorare fianco a fianco con il Presidente di Cassa di Risparmio Zanotti, quindi presumiamo che nemmeno loro conoscessero i dettagli della trattativa di cessione.
Ma lo è ancora di più vedere un Segretario di Stato che appena qualche giorno prima dichiarava di non esserne a conoscenza, e la maggioranza che lo sostiene non assumere nessuna posizione.
Insomma, dalle facce, abbiamo capito che Zanotti è un uomo al comando che, da solo, può decidere le sorti di una banca che rappresenta il Paese intero.
Del resto la storia si ripete. Già in passato un uomo solo, al comando di Cassa di Risparmio, aveva portato la banca e tutto il paese verso l’affaire Delta e gli NPL da esso generati, con il beneplacito anche di padri di membri dell’attuale Congresso di Stato.
Siamo molto preoccupati, anche perché è vivo il ricordo legato alle recenti vicende giudiziarie in cui solo alcuni mesi fa il vecchio CdA di Cassa scambiava mail con certi avvoltoi della finanza che nutrono da tempo interessi sul nostro sistema finanziario.
Ci chiediamo chi stia governando questa Repubblica, e soprattutto chi e in quale modo abbia dato mandato a Zanotti di intavolare la trattativa tenendo all’oscuro il Paese?

Movimento RETE  – Movimento Democratico San Marino Insieme 

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