La questione NPL infiamma il Consiglio
San Marino. È la prima seduta dell’anno per il Consiglio Grande e Generale, e il clima è rovente. I rumors sulla possibile vendita degli Npl di Cassa di Risparmio e la stipula di una convenzione per il credito agevolata al Polo della moda, sono alcuni dei temi sollevati nel corso del comma comunicazioni su cui i consiglieri di opposizione incalzano governo e maggioranza. Ma soprattutto, dagli interventi odierni emergono dettagli e posizioni rispetto all’incontro avvenuto ieri a Palazzo Begni tra tutti i gruppi consiliari e una delegazione di governo guidata dal segretario di Stato per le Finanze Simone Celli, incontro voluto dal governo per condividere il piano da sottoporre al Fmi per la richiesta di supporto tecnico e finanziario.
“Il clima di collaborazione non c’è” mette subito in chiaro Gian Matteo Zeppa, Rete, stigmatizzando il metodo e i ritardi dell’apertura fatta all’opposizione. “Non c’è perché cercate il dialogo a giochi fatti – insiste – si chiede alle opposizioni di fare sistema chiamandola in causa soprattutto per Cassa, problema dei problemi, evidenziato anche dal Fondo Monetario, che sostiene che la svalutazione degli oltre 500 milioni di Carisp vanno messi a bilancio”. È un attacco su più fronti, a partire dall’ipotesi di finanziamento al FMI. C’era la possibilità di rivolgersi all’Italia ma la via con Roma non è stata giudicata percorribile nel breve periodo perché con le elezioni manca il referente. “Eppure Celli – fa ancora presente Zeppa – non ha menzionato Bankitalia che non è organismo politico”.
Si mettono in discussione i rapporti con l’Italia ma Nicola Renzi rassicura: “Sono buoni come mai in passato. È attivo il tavolo tecnico con il Mef. I contatti sono costanti.”
“Non ci avete detto – incalza Federico Pedini Amati – se è stato aperto un canale di dialogo per chiedere all’Italia una linea di credito insieme al Fondo Monetario Internazionale”.
Iro Belluzzi, Psd, pone le condizioni: “Si dichiari già oggi che l’operazione di svendita Npl non avverrà mai, allora si può ragionare per ripartire, altrimenti gli inviti fatti a partecipare ai tavoli, sembrano essere solo strumentali per passà la nottata”.
“È stato steso il tappeto rosso per la vendita – dice Elena Tonnini – ieri c’era già chi si sfregava le mani”.
Il Pdcs risponde presentando due Ordini del giorno: il primo chiede che il Congresso di Stato “blocchi ogni eventuale iniziativa tesa alla vendita dei crediti Delta” e lo impegna affinché “ogni decisione in merito avvenga esclusivamente se autorizzata con delibera assunta dai due terzi del Consiglio Grande e Generale”. Il secondo rinnova l’impegno ad istituire una bad bank pubblica per la gestione dei crediti deteriorati di Cassa entro gennaio, impedendo che siano gestiti “da soggetti diversi da società pubbliche sammarinesi”.
Anche Alessandro Mancini, Ps, chiede di risolvere la partita degli Npl di Cassa che pesano sul debito pubblico e invita la maggioranza a impegnarsi attraverso un Odg per chiedere che sia istituita una bad bank pubblica su cui dirottarli. “Il Fondo – spiega – non ha fatto altro che fare i conti e ha sommato il debito di Cassa di risparmio, la passività di 534 mln di euro, quale parte integrante del debito pubblico”.
Da maggioranza e governo giungono le rassicurazioni sulla non volontà di vendere gli Npl di Carisp: “Non c’è alcuna intenzione da parte della maggioranza di procedere alla cessione degli Npl senza aver di nuovo interessato il Consiglio su questo tema” assicura Giuseppe Maria Morganti, Ssd.
Smentisce anche Guerrino Zanotti, Segretario di Stato per gli Affari interni: “Il governo- anticipa- convocherà i rappresentanti di tutti i gruppi consiliari insieme al Cda di Cassa per ragionare intorno a un tavolo sulla gestione degli Npl, c’è impegno di aprire il confronto nei prossimi giorni”.
Nello scontro entrano anche i 40 milioni di finanziamento concessi da banche italiane con il tramite del Cis al Polo della Moda. Gli interessi verranno pagati per l’80% dallo Stato sammarinese come credito agevolato “a condizioni non favorevoli al paese” attacca Davide Forcellini, Rete, che non risparmia critiche ad un Governo “che lavora contro il paese e la cui agenda politica viene dettata da speculatori”.
Tema cavalcato anche dalla Dc. Marco Gatti chiede verifiche del comitato valutatore sul rispetto della convenzione e il riferimento in Consiglio. “Siamo in violazione a quanto deciso in Aula – afferma a sua volta Teodoro Lonfernini – qualunque tipo di variazione alla convenzione non può essere decisa dal Congresso”.
Nel corso della seduta di oggi pomeriggio sono inoltre stati presentati altri Odg: Grazia Zafferani di Rete solleva la questione relativa all’arresto in Italia per maltrattamenti del responsabile della comunità toscana “Forteto” in cui sono stati ospitati e adottati fino agli anni ’80 dei bambini sammarinesi. Nell’Odg chiede tra l’altro di “valutare la possibilità di intraprendere azione di responsabilità nei confronti della comunità il Forteto e di effettuare un’audizione in Commissione consiliare sanità con il servizi minori entro i 31 marzo 2018 sulle motivazione che hanno portato all’affidamento dei bambini”. Quindi un altro Odg sottoscritto da tutti i gruppi di opposizione con cui i capigruppo chiedono di “soprassedere all’apertura e discussione del comma 6 riguardante la presa d’atto e sostituzione dei membri di opposizione dimissionari della Commissione giustizia”. La seduta prosegue in seduta notturna.