DIM su Cassa di Risparmio: finito il Natale, continuano i bagordi
San Marino. Leggiamo con estrema preoccupazione l’indiscrezione secondo cui Cassa di Risparmio si appresterebbe a cedere in blocco i suoi crediti deteriorati.
Per capirci, si tratta di quei soldi che la banca ha prestato e non riesce a recuperare, e che il CdA montepaschiano dimessosi nei mesi scorsi (quello che teneva in copia dei suoi lavori proprio uno dei grandi debitori in questione) ha considerato totalmente irrecuperabili: Cassa aveva crediti per “100” con “Tizio”? Bene, il CdA ha stabilito che non ne tornerà nessuno, dunque invece di “100” a bilancio c’è “zero”, e così via fino a registrare perdite per i famosi 534 milioni di euro.
Il governo ha sempre detto che il recupero dei crediti deteriorati sarebbe stato curato da una società pubblica sammarinese, all’interno della quale ricollocare parte dei dipendenti del sistema bancario a cui la goffaggine di Adesso.sm ha fatto perdere il posto di lavoro.
Con un colpo di teatro i dipendenti Asset (ma solo i sammarinesi) vengono riassunti (quasi tutti) in Cassa, ma solo per 3 mesi, poi si vedrà… e gli NPL, il cui recupero avrebbe potuto essere la loro rioccupazione e un introito significativo per lo Stato, viene ceduto a una società estera che pare intanto si prenda un cachet di €50.000 a settimana per fornire a Cassa una strategia per… indovinate? Per gestire gli NPL.
In pratica Cassa, cioè noi, ha pagato €50.000 a settimana, non si sa per quante settimane, un colosso americano per dirci: gli NPL ve li compro io, a prezzo stracciato.
Atteggiamento prudenziale, dicevano loro e pappagallavano i governativi. Atteggiamento predatorio, diciamo noi.
Abbiamo informazioni secondo cui diversi crediti fiscali (qualche decina di milioni), siano nel frattempo rientrati in Cassa, nonostante fossero stati portati a “zero” cioè svalutati completamente. Dunque non è il caso di rivedere quel bilancio farlocco? Perché più di 200 milioni di crediti fiscali di Cassa, verso i quali Cassa ha già vinto cause in Italia, sono stati azzerati? Caso strano, vero? Cassa vince delle cause, sa che arriveranno questi denari ma non sa quando, e alcuni amministratori nominati dalla politica e dimessisi il giorno dopo aver provocato il terremoto, li hanno considerati come non recuperabili.
Se in aggiunta consideriamo che il governo ha messo la garanzia dello Stato su ogni perdita di Cassa, quindi ha indebitato per 534 milioni lo Stato (ognuno di noi per più di 16.000 euro), dobbiamo constatare che se di quei 534 milioni di perdita ne dovessero, ad esempio, tornare 100 milioni, lo Stato sarebbe comunque impegnato a coprire la perdita totale di Cassa. E i 100 milioni recuperati a chi andrebbero?
Siamo stati tacciati di complottismo.
Un complottismo come quello che ci faceva temere che gli NPL venissero ceduti a società esterne, mentre i membri di maggioranza ripetevano il ritornello di Celli: “No, la gestione sarà data ad una società pubblica!”
Un complottismo come quello che ci faceva denunciare la contiguità delle nomine di Celli con debitori e potentati. Elementi confermati, tristemente, dai fatti e dai fascicoli aperti dal tribunale, che qualcuno vorrebbe far tacere.
L’immobilismo della maggioranza nei confronti del governo ci fa presagire esiti infausti per la nostra Repubblica.
Denunciare l’ottusità e la cecità di chi è perennemente al servizio del re non è certo un esercizio retorico, specialmente in un paese che è abituato ad emarginare e denigrare le voci fuori dal coro.
Movimento RETE – Movimento Democratico San Marino Insieme