La spending review parte dall’uso degli immobili
San Marino. Daniele Bartolucci su Fixing
La spending review entra nel vivo e tra le aree di intervento più concrete c’è la “Riorganizzazione degli spazi degli uffici ed affitti passivi”, come anticipato anche da San Marino Fixing nelle scorse settimane. Oltre a questo macro tema, c’è ovviamente il complesso riassetto organizzativo della Pubblica Amministrazione (personale, uffici e servizi), il settore Sanità, la Scuola e gli Esteri. Consegnata nei giorni scorsi la relazione con le proposte di interventi in cui evidenziare le criticità e le soluzioni alle stesse, condivisa con tutte le parti sociali che hanno contribuito al gruppo di lavoro attivato lo scorso 17 ottobre. Nella relazione sono stati affrontati diversi aspetti, a partire da un’analisi puntuale dei dati di Bilancio dello Stato e degli Enti pubblici dal 2012 al 2016, per finire con le delle indicazioni e contributi pervenuti dalle Associazioni Datoriali, dall’Unione Sammarinese dei Lavoratori – USL, dalla Commissione di Controllo della Finanza Pubblica e dal PDCS. Ovviamente la parte più interessante è quella delle “proposte di intervento” formulate dal Governo, che ha anche attivato “specifici sottogruppi la cui attività continuerà quale strumento di attuazione delle indicazioni di revisione della spesa”.
AFFITTI DA DISDIRE E DA NON RINNOVARE
Uno dei compiti più complessi deputato agli uffici pubblici è stata l’analisi dello status quo e alla rendicontazione dei costi, ma anche delle necessità di ogni settore. Su indicazione anche delle associazioni di categoria, che hanno presentato come noto un documento unitario, uno di questi è senza dubbio quello degli immobili dello Stato, sia quelli di proprietà, che quelli dati o ricevuti in affitto. A tal fine è stato incaricato l’ Ufficio Pianificazione Territoriale, che ha rendicontato ogni evidenza, dando anche le indicazioni necessarie alla revisione della spesa, a iniziare dai contratti di locazione passiva da disdire e da non rinnovare. Pur evidenziando diverse situazioni particolari, l’Ufficio indica un unico contratto da disdire “urgentemente”, ovvero quello per il Palazzo della Fondazione Graziana Graziani, che scade il 30/04/2020. Sono invece da non rinnovare: Sede ex SAIS (il contratto di locazione scade il 31/12/2017); Federazione Sammarinese Caccia e dell’Ufficio Caccia (il contratto di locazione scade il 26/01/2018); Magazzino del Musei di Stato (il contratto di locazione scade il 30/11/2018) previo acquisto capannone da parte di AASS; Capannoni UGRAA (entrambi i contratti di locazione scadono il 31/12/2017) previo acquisto capannone da parte di AASS; Magazzino Ufficio del Turismo (il contratto di locazione scade il 31/08/2018) previo acquisto capannone da parte di AASS; Istituto Giuridico Sammarinese (il contratto di locazione scade il 31/12/2017). Oltre a due appartamenti destinati all’edilizia sociale: uno in Via A. Garibaldi (il contratto di locazione scade il 31/12/2017) e uno in Via Rivus Falzani (il contratto di locazione scade il 31/07/2018).
ANCORA TRASFERIMENTI DEGLI UFFICI PUBBLICI
Nell’ottica di ottimizzare gli spazi, da tempo sono in corso importanti trasferimenti di uffici da un immobile all’altro, e molti sono già stati completati come conseguenza della prima relazione del 2015. Attualmente è in corso di attuazione l’adeguamento degli spazi sovrastanti la cantina per la collocazione degli uffici del Consorzio Vini Tipici entro dicembre 2017. La sede attuale degli uffici del Consorzio Vini Tipici presso la cooperativa ammasso prodotti agricoli (CAPA) verrà quindi liberata per il trasferimento della Federazione Sammarinese Caccia e dell’Ufficio Caccia entro il 26 gennaio 2018 al fine di non rinnovare il contratto in scadenza il 26 gennaio 2018). Inoltre la Contabilità di Stato dovrà essere trasferita a Palazzo Giovagnoli ma solo in seguito al reperimento, tramite bando pubblico, di un immobile da acquistare per la collocazione dell’UPA e alla sistemazione e razionalizzazione dell’archivio della Contabilità di Stato.
UNA SEDE PER RTV MA NON IL POLO DELLA SICUREZZA
In ogni caso, gli immobili non basteranno e servirà attivare nuovi bandi per l’acquisto (o alla locazione con riscatto di immobili). Fatto salvo che la nuova sede di RTV (attualmente a Palazzo Kursaal, che deve essere liberato) resta una priorità, come quella di un’area per la sede del Servizio Trasporti Pubblici posta in posizione baricentrica all’interno del territorio (da individuare in fase di realizzazione del nuovo strumento di pianificazione territoriale), risulterebbero impellenti l’acquisto di spazi ad uso ufficio di superficie non inferiore a 900 mq complessivi da destinare a sede della Direzione Autorità Aviazione Civile e Navigazione Marittima, dell’UPA, dell’Ufficio di Controllo e Vigilanza delle Attività Economiche (UCVAE) e dell’Ufficio di Stato Brevetti e Marchi e dei relativi archivi e depositi; un capannone da acquistare da parte di AASS e poi ceduto in locazione all’Ecc. Camera da adibire a magazzino UGRAA (nel caso non dia esiti favorevoli la rinegoziazione dei contratti di locazione), a magazzino AASLP e a magazzino Ufficio del Turismo; gli spazi necessari al futuro Ufficio Attività Economiche qualora venga attuato quanto previsto dal Progetto di Legge “Bilanci di Previsione dello Stato e degli Enti Pubblici per l’Esercizio Finanziario 2018 e Bilanci Pluriennali 2018/2020” che prevede l’accorpamento dell’Ufficio del Lavoro con l’Ufficio Industria Artigianato e Commercio e con la Cancelleria Commerciale.
Infine, nelle previsioni e disposizioni della relazione del 13 marzo 2015 c’era anche il “Polo della Sicurezza”, ovvero la realizzazione di un edificio o di un complesso di edifici collegati dove si sarebbe dovuto insediare la Gendarmeria, la Protezione Civile, l’Interpol, eventualmente la Guardia di Rocca e il nuovo Carcere della Repubblica di San Marino a lato della sede attuale della Polizia Civile. Un progetto che, alla luce delle nuove analisi, è stato scartato, anche perché non sarebbe opportuno avere tutti i corpi di polizia insediati in un unico sito.
IL GRUPPO DI LAVORO
L’articolo 15 della Legge 7 agosto 2017 n. 94 ha istituito un gruppo di lavoro con il compito di ridurre e riqualificare la spesa del Settore Pubblico Allargato attraverso l’analisi dei processi gestionali ed amministrativi, delle modalità di gestione e di erogazione dei servizi e delle forme e misure di contribuzione a diverso titolo alla sfera privata. Il gruppo di lavoro è stato quindi incaricato di redigere, entro il 30 novembre 2017, una relazione con le proposte di interventi in cui evidenziare le criticità, basandosi anche sulla vecchia relazione presentata in data 31 maggio 2013 dal Gruppo Tecnico per la revisione della spesa pubblica, istituito ai sensi dell’articolo 5 della Legge 21 dicembre 2012 n.150. Sulla base di queste proposte, il comma 7 dello stesso articolo, ha dato mandato al Congresso di Stato di formulare e sottoporre al Consiglio Grande e Generale, per la sua approvazione, un piano esecutivo di intervento e riduzione e riqualificazione della spesa teso a raggiungere il risultato della diminuzione della spesa corrente del 10% nei prossimi tre esercizi finanziari e precisamente: del 2,5% nel 2018 con riferimento al dato assestato 2017, del 3,5% nel 2019 e 4% nel 2020 sempre con riferimento all’assestamento 2017. Il gruppo di lavoro, insediatosi il 17 ottobre, è composto dai Segretario di Stato per le Finanze e il Bilancio e dal Segretario di Stato per gli Affari Interni, Funzione Pubblica, oltre a diversi Dirigenti pubblici ovviamente, ma anche da 2 rappresentanti indicati dai gruppi consiliari di maggioranza e 2 da quelli di minoranza; 1 rappresentante per ciascuna organizzazione sindacale (CSdL, CDLS e USl); 1 rappresentante per ciascuna associazione datoriale (ANIS, OSLA, USOT, UNAS e USC). A titolo di cronaca, le associazioni di categoria, escluso solo USC, hanno presentato un documento unitario contenente indicazioni e proposte per ridurre la spesa corrente e anche per rilanciare l’economia del Paese.
IL CASO
Tra gli immobili dello Stato figura anche la “Palazzina allo stato grezzo dell’Ospedale di Stato” di Via La Toscana, un tempo destinata ad ospitare vari uffici pubblici, come da relazione Spending Review del 2015, tra cui l’Ufficio Prevenzione Ambientale (UPA) e anche lo stesso l’Ufficio del Lavoro. Purtroppo però si è scoperto che la palazzina stessa non è idonea perché non sicura dal punto di vista sismico. E per tale motivo si stanno infatti cercando altre soluzioni per gli uffici menzionati. Non solo, nella nuova relazione per la revisione della spesa pubblica si fa precisa menzione più volte di questa situazione, tanto che alla fine, l’indicazione che viene fornita è che la palazzina venga addirittura demolita. Un caso su cui prima occorrerà fare luce.