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Le opposizioni: il governo alzi il velo sulla faccenda titoli!

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San Marino. Le forze di opposizione mostrano crescente preoccupazione per le continue bugie che il governo e la maggioranza divulgano nel tentativo di celare agli occhi dei cittadini i propri fallimenti politici che si sostanziano in centinaia di milioni di euro di raccolta bancaria persa in qualche mese.  Le carenze governative aggravate dai continui sbagli in ambito bancario e finanziario hanno cominciato a suscitare perplessità anche all’interno della stessa maggioranza; a tal proposito le forze di opposizione si augurano che il grido di allarme lanciato dal capogruppo Giuseppe Morganti non sia liquidato dalla maggioranza stessa come uno sfogo personale, ma rappresenti l’innesco per iniziare una nuova fase.

Le forze di opposizione non intendono esprimere solo preoccupazione per la contingenza economico-politica, ma intendono altresì chiedere pubblicamente al governo chiarimenti sulle notizie pubblicate in data 9 dicembre u.s. dalla Radiotelevisione di Stato in merito all’operazione di investimento dei fondi pensione in presunti titoli spazzatura da parte della Banca Centrale di San Marino. Infatti, il governo non ha mai fornito risposte alle interpellanze avanzate dall’opposizione, trincerandosi dietro al segreto di ufficio, che peraltro, per la prima volta nella storia di San Marino, viene utilizzato dalla maggioranza come arma politica. Se così non fosse, non si comprenderebbe la ratio che ha spinto il governo a pubblicare i dati sensibili sui debitori del credito di imposta, ma non i grandi debitori delle banche.

Le forze di opposizione pertanto tornano a chiedere che il governo divulghi almeno i dati sul portafogli titoli di Banca Centrale a partire dal 2016 poiché le modalità di impiego dei soldi pubblici, quali i fondi pensione, non interessano solo l’oggi di tutti i cittadini, ma avranno conseguenze anche per il futuro delle prossime generazioni. Per questo è importante sapere se sia vero che Banca Centrale abbia investito i fondi pensione in titoli con rendimenti dell’ordine dei famosi titoli Cirio e Parmalat degli anni d’oro, persino assumendosi il rischio del tasso di cambio. Le forze di opposizione credono fermamente che i Sammarinesi abbiano il diritto di conoscere la verità sull’operato dell’ex-direttore generale di Banca Centrale, Lorenzo Savorelli, nonché dell’allora membro del coordinamento della Vigilanza Filippo Siotto in merito alla questione dell’affare titoli spazzatura in Banca Centrale, senza dimenticare di chiarire eventuali coinvolgimenti anche del governo che non ha mai risposto alle interrogazioni utilizzando il segreto d’ufficio a proprio uso e consumo. In ragione della propagandata trasparenza sarebbe anche corretto chiarire alla popolazione se l’affare titoli spazzatura di Banca Centrale sia avvenuto nel rispetto dei regolamenti interni e delle prassi prudenziali internazionali.

Le forze di opposizione si domandano se il governo abbia trovato, da annotare in appendice alle pagelle da 10 e lode che i singoli Segretari di Stato si sono auto-elargiti, anche la formula dell’investimento perfetto: quello del massimo rendimento, senza rischio. La preoccupazione, come per i succitati casi, non ricade nel livello del rendimento, ma nella capacità dell’emittente di rimborsare il capitale investito, che si apprende essere di “qualità discutibile”.

Nonostante la propaganda governativa, con il supporto di una certa stampa, stia cercando di nascondere quotidianamente la verità, è innegabile che i dati indicanti l’emorragia della raccolta bancaria – con i conseguenti danni economici e di reputazione – esprimano una crescete sfiducia dei cittadini nei confronti della politica bancaria e finanziaria del governo. A tal riguardo, le forze di opposizione non comprendono le motivazioni che spingono la maggioranza a richiedere azioni di responsabilità solo verso alcuni, senza promuovere le stesse in primis verso coloro che dovrebbero dare il pubblico esempio come l’ex-direttore generale di Banca Centrale Savorelli o il Cda di Cassa di Risparmio che ha approvato un bilancio devastante per i conti pubblici, oltretutto ad oggi impugnato presupponendone alcuni profili di irregolarità.

Le forze di opposizione colgono l’occasione per sottolineare la presenza di centinaia di persone che hanno partecipato alla serata pubblica dello scorso martedì 5 dicembre: un livello di partecipazione senza precedenti, che testimonia, non solo la preoccupazione diffusa per la crisi in cui versa il Paese, ma anche la necessità percepita dai cittadini di conoscere realmente lo stato dei fatti e la determinazione a non voler assistere passivamente al degrado di cui sono sempre più testimoni.

Le forze di Opposizione   PDCS – RETE – PS – PSD – MD