Politica

Adesso.sm: un attacco mediatico per aggredire il sistema

Giochi del Titano

San Marino. Gran parte di San Marino, nei giorni scorsi, ha reagito indignata all’attacco dei media che hanno teso a diffondere sul territorio italiano un’immagine negativa della Repubblica.

Prendendo spunto dalla difficoltà che stiamo attraversando diventa facile la strumentalizzazione delle notizie, soprattutto quando si condiscono con tutta un’accozzaglia di dati vecchi e informazioni false che tendono a raffigurare negativamente il nostro sistema finanziario.

L’obiettivo, soprattutto quando si minaccia dall’esterno la non erogazione di stipendi e pensioni, diventa chiaro: generare panico e sfiducia, affinché sia poi più semplice aggredire il nostro sistema.

Adesso.sm non nasconde le proprie preoccupazioni, riaccese dalle dimissioni presentate dal Direttore di Banca Centrale, ma vuole anche sottolineare come la complessa vicenda della trasmigrazione degli attivi e dei passivi di Asset Banca in Cassa di Risparmio abbia messo in evidenza la fiducia che i risparmiatori ripongono nel sistema.

La banca storica più importante di San Marino, oggi partecipata in modo consistente dallo Stato e da questo pienamente garantita nelle sue già avviate (con successo) ricapitalizzazioni, non solo è in grado di proteggere il risparmio, ma anche di remunerarlo in modo adeguato.

Questo importante risultato, unito alla preziosa opera avviata dal Direttore Raffaele Capuano tesa a ritrovare piena sintonia con il resto del sistema bancario, ha rassicurato le banche sui necessari ma sostenibili interventi di rafforzamento dei patrimoni e delle governance, maturati in conclusione di quel processo di trasparenza di cui l’AQR ha rappresentato il momento più significativo.

La lettera di dimissioni del Dott. Capuano ha dei contenuti forti: denuncia, in particolare, “mancanza di certezze giuridiche ed economiche” relativamente al proprio ruolo; parla di incertezza rispetto alla reale volontà di internazionalizzare il sistema, ponendo vincoli più ristretti; denuncia poi con forza una condizione di forte incertezza nella tutela della privacy, uno dei diritti fondamentali della persona, relativamente alla ormai nota perquisizione della propria abitazione, che avrebbe rappresentato la classica “goccia che ha fatto traboccare il vaso”, inducendolo a dimettersi.

Alla luce di queste segnalazioni risulta evidente la necessità di andare ad approfondire le dinamiche o le incomprensioni avvenute, anche nel funzionamento degli organi dello Stato o nella stessa organizzazione di Banca Centrale, in cui il Direttore non ha evidentemente trovato la collaborazione auspicata, scontrandosi addirittura con un ambiente ostile.

Adesso.sm, interrogandosi anche sulla valutazione in merito alle politiche necessarie per mettere in sicurezza il sistema finanziario inserendolo nel contesto internazionale, considera grave il danno causato alla Repubblica da chi, dall’esterno, come avvoltoio in attesa, intende approfittare del momento di debolezza economica, o, peggio, dall’interno, contribuisce a generare incertezza pur di scardinare il lavoro di trasparenza, rafforzamento e cambiamento nel modo di condurre le banche che cercano di promuovere Governo e maggioranza.

Fanno infine rimanere esterrefatti le recenti dichiarazioni di alcune forze politiche, in particolare della DC, che addirittura giustificano l’attacco mediatico di questi giorni da parte dei principali organi di informazione italiani, derubricandolo a logica reazione alle politiche di governo, strumentalizzando così in modo irresponsabile le difficoltà che loro stessi hanno generato monopolizzando il mondo bancario per decenni.

Non sono le politiche di trasparenza a creare sfiducia, sono i disastri provocati con la gestione allegra dei soldi dei risparmiatori che hanno provocato sconcerto.

Adesso.sm ha già avviato una profonda riflessione sulle iniziative che minano continuamente l’azione del governo, destabilizzando un Paese che cerca di uscire dalle difficoltà senza riguardo per l’interesse generale, convinti che San Marino abbia bisogno di compiere delle scelte forti con determinazione e la massima coesione per uscire dalle secche.

 

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