Politica

I cittadini sono stanchi di una trasparenza sbandierata, ma non praticata

San Marino. Ancora una volta è incredibile e paradossale che la coalizione Adesso.sm tenti di mistificare la realtà, indicando fra le priorità che stanno alla base della sua azione politica quella di “fare trasparenza nel settore bancario”. È dall’inizio dell’anno, dalle prime mosse di questa maggioranza e del suo Governo, che il PDCS, insieme agli altri partiti di opposizione, ha chiesto trasparenza, ottenendo sempre un rifiuto categorico a fornire qualsiasi elemento di chiarezza su comportamenti a dir poco opachi e ingiustificati.

Viene da chiedersi: la lettura fatta in Consiglio Grande e Generale dal Segretario Celli di una relazione redatta in 7 giorni dal Commissario di Asset Venturini per giustificare la chiusura di una banca, quando lo stesso Commissario parla di “brevissimo tempo a disposizione”, di “mancata conoscenza” di documenti basilari e di “approssimazione nelle valutazioni riportate “, per Adesso.sm, è “fare trasparenza” sulla vicenda Asset? Ancora: ignorare nel contempo completamente l’ordinanza del tribunale che accoglieva la richiesta di sospensione cautelare del Commissariamento, partendo proprio dalle modalità dell’operato di Banca Centrale e dai vizi riscontrati, identificati in “sviamento di potere, difetto di motivazione e difetto di istruttoria”, significa ricercare questa trasparenza?

E’ “fare trasparenza” in Cassa di Risparmio, sostituire un mese prima della sua scadenza naturale il CdA, impedendogli di presentare regolarmente il bilancio, nominarne in fretta e furia uno nuovo  con un presidente senza i requisiti di onorabilità e, dopo averlo “obbligato” a formulare in modo alquanto rocambolesco un bilancio con un deficit di 534 milioni di euro, dare poi il ben servito (e ben pagato) anche a questo CdA e proporne un terzo che appena insediato avallasse un nuovo bilancio con un deficit riportato a 54 milioni?

Infine, per rimanere solo su alcuni dei fatti più eclatanti, aiuta la trasparenza dare copertura per nove mesi all’azione di Banca Centrale con la giustificazione dell’autonomia, anche di fronte a segnalazioni documentate di comportamenti lesivi del ruolo di garante super partes che tale organismo deve avere, per arrivare poi a decidere nell’arco di poche ore di licenziare in tronco il Direttore Savorelli e di togliere con un DL ogni potere decisionale alla stessa Banca Centrale, proprio in quelli che sono per legge i suoi poteri straordinari in materia di vigilanza?

Questo modo di intendere la trasparenza e, conseguentemente, di agire volendo far credere che sia l’unico percorso possibile per il risanamento del nostro sistema bancario è la causa del discredito che si è riversato sul sistema stesso e della sfiducia che ha colpito correntisti e risparmiatori. La popolazione è stanca di una trasparenza sbandierata, ma non praticata. Già, per dare un segnale di ravvedimento, si potrebbe essere più rispettosi verso i cittadini cominciando a dire dove si pensa di trovare le consistenti risorse pubbliche che saranno necessarie, perché non è convincente proclamare astrattamente che ora ci sono tutte le condizioni per un rilancio. Anche se alcune criticità del sistema bancario sono antiche, il danno che un certo modo di operare in questi mesi ha generato sull’intero sistema economico finanziario sammarinese e sull’interesse pubblico generale è sotto gli occhi di tutti.

 PDCS