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Consiglio: approvato il decreto 101

Giochi del Titano

San Marino. Approvato il decreto 1001: “Provvedimenti a garanzia della stabilità economica della Repubblica di San Marino”, dopo un lungo dibattito iniziato venerdì scorso e proseguito anche nella seduta di ieri fino a tarda notte.

I lavori del Consiglio si sono aperti nel pomeriggio con l’omaggio al compianto Ambasciatore Guido Cellati Ceccoli da parte del segretario di Stato per gli Affari Esteri, Nicola Renzi, che ne ha ricordato l’incarico e i riconoscimenti ricevuti dentro e fuori il Titano: “Un uomo- ha sottolineato- che ha costruito un pezzo di Storia della Repubblica”.

Si è poi tonati subito al comma 18, dedicato alla ratifica dei Decreti delegati e decreti legge, riprendendo il dibattito al decreto legge n.101, rispetto cui l’opposizione aveva chiesto di “fermare le bocce” e non procedere alla ratifica.

“In questi mesi abbiamo visto di tutto – ha detto Pasquale Valentini, PDCS –  adottare decreti di domenica, il decreto che prevedeva il trasferimento di Asset in Cassa, ancora non avvenuta, abbiamo visto la riconferma del credito di imposta esteso anche ad aziende che danno occupazione, abbiamo visto 10 decreti legge in due mesi sulle banche, di cui sarebbe da discutere l’urgenza, visto anche il 1° agosto scorso, dalla sera alla mattina, ci siamo ritrovati 200 mln di euro di debiti in più. Ma il massimo è questo decreto con cui viene commissariata Banca Centrale quando se ne proclamava l’autonomia e su cui si è già cambiato idea già in agosto e oggi addirittura viene abrogato l’articolo 2.”

Marianna Bucci, Rete, ha rincarato la dose: “Questo decreto è in modalità ‘mordi e fuggi’, nel modo di operare di questo governo, ad uso e consumo di poche persone, non a carattere universale. Ogni momento è buono per piegare le leggi alla volontà del Segretario di turno, è l’imprinting lasciato dalle passate legislature, anche dai precedenti governi, non è l’imprintig del solo Adesso.sm.”

Lorenzo Lonfernini, RF, ha riportato la barra sull’asse governativo: “Questo decreto fu promulgato nel momento convulso delle dimissioni di Savorelli e c’era il rischio che agisse per disseminare i suoi veleni, aveva già ritirato il gradimento al presidente di Cassa, Romito, non allineato a Savorelli, o a Marcello Forcellini membro del Cda. Lo stesso direttore Bcsm prospettava per Cassa soluzioni non sostenibili. Ma superata l’emergenza, è possibile procedere all’abrogazione dell’articolo 2. L’Articolo 1 resta in vigore Gatti ne sostiene illegittimità: ma quanti provvedimenti ‘forzati’ in ambito bancario sono stati emessi negli ultimi 10 anni?”

Altrettanto ha fatto Eva Guidi, SSD: “Non siamo in un gioco in cui c’è chi vince e c’è chi perde, qui perdiamo tutti. Come ha fatto presente il capogruppo Morganti, siamo preoccupati per questo continuo dibattito sul sistema banche. L’usare parole forti, mandare messaggi non rassicuranti: nel settore finanziario la fiducia è la base, ci vuole tanto per costruirla, basta un attimo per distruggerla.”

Come dicevamo, il dibattito è stato lunghissimo anche in sede di repliche, ma alla fine, ognuno è rimasdto sulle proprie posizioni. Nel momento dell’esame dell’articolato, sono stati respinti gli emendamenti del Pdcs all’articolo 1, volti a stabilire in capo alla vigilanza di Bcsm, e non al Ccr, la decisione in merito alle svalutazioni dei crediti, e all’articolo 2 per prevedere la possibilità del Ccr di dare un parere sulle decisioni dell’Autorità di vigilanza di Bcsm in merito a provvedimenti straordinari sui soggetti vigilati. Accolto invece l’emendamento soppressivo dell’articolo 2 presentato dal governo.

Alla fine, l’Aula si è espressa sull’intero decreto che è stato ratificato con 33 voti a favore, 21 contrari e 2 astenuti. I lavori sono proseguiti in notturna con l’esame e la ratifica dei successivi decreti scorporati.

 

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